giovedì 26 maggio 2011
Presentazione del prossimo incontro della Rete Bioregionale Italiana: 18 e 19 giugno 2011 - Ospitaletto di Marano (Modena)
La scelta del momento d'incontro è voluta, sia per motivi ambientali, visto che l'assemblea si svolgerà all'aperto ed è bene sperare nel bel tempo, sia per motivi archetipali.. visto che questa stagione è considerata la più proficua dell'anno (corrisponde al momento del raccolto).
L'incontro si tiene il 18 e 19 giugno, i romani antichi consideravano questi due giorni"comiziali" quindi perfettamente idonei ad incontrarsi per discutere di cose sociali, in particolare il 19 giugno si teneva la Festa di Minerva all'Aventino, nel tempio più antico a lei consacrato che venne costruito da artigiani di origine etrusca allorchè ne introdussero il culto in età regia. Questa celebrazione dedicata a Minerva è sempre stata considerata nella cultura romana il fulcro della intelligenza umana dedita all'arte, alla cura, all'abilità manuale ed all'insegnamento. Era la festa degli artigiani ed artisti, dei medici e dei maestri, i quali riuniti nelle rispettive corporazioni, offrivano sacrifici alla Dea e banchettavano convivialmente... e noi faremo altrettanto!
Siamo anche nel periodo dell'anno sacro a Mercurio (Gemelli) e sappiamo che le sue caratteristiche sono la curiosità e la provocazione. C’è una storia indiana che può rappresentare questo modello, con una prova di saggezza. Tanto tempo fa alcuni preti vollero mettere alla prova la realizzazione dell’Uno professata da Janaka, un re che viveva l’unitarietà di tutte le cose. Essi inviarono alla sua reggia un gruppo composto da un bramino (casta sacerdotale), un intoccabile, una vacca, un elefante ed un cane. Quando il gruppo giunse davanti al re, egli inviò il bramino nel posto dove sedevano gli altri sacerdoti, l’intoccabile in mezzo agli
altri intoccabili, la vacca fu mandata nella stalla, l’elefante nella rimessa degli elefanti ed il cane nel branco reale dei cani e diede istruzioni affinché di ognuno venisse presa cura nel modo dovuto. Allora i preti lo interrogarono e gli chiesero come mai aveva separato quegli esseri: “perché li hai separati individualmente, non sono tutti la stessa cosa per te?”. Janaka rispose “sì tutti sono Uno, ma l’auto soddisfazione cambia secondo la natura dell’individuo. Ad ognuno di essi deve esser dato secondo la propria natura individuale e le proprie esigenze”.
Così vediamo che questo è il momento del passaggio, dell’attraversamento della frontiera, dall’inconscio collettivo al pragmatismo personale, si percepisce il tempo sulla base della condizione spazio temporale vissuta. Questo significa che in questo momento spontaneamente il nostro organismo si predispone ad affrontare e rispondere adeguatamente alle condizioni che si manifestano intorno a noi. Certo, si potrebbe dire, è sempre così in ogni periodo dell’anno, ma al solstizio estivo subentra una speciale “apertura”, il caldo e la maturazione dei frutti ci aiutano, recuperiamo il gap dell’autodifesa dal freddo e ritroviamo lo spontaneo aggiustamento alle condizioni a noi congeniali, l’uomo è nato all’equatore…
Questo è il primo incontro della Rete Bioregionale in cui finalmente si potrà affrontare, a viso aperto, l'argomento dell'alimentazione umana in chiave bioregionale ed è particolarmente importante che vi
partecipino tutti i simpatizzanti, esponenti e referenti della Rete. Durante la due giorni di Ospitaletto verrà presentato il nuovo numero di Quaderni di Vita Bioregionale che -grazie all'opera di Rita De Angelis e di Caterina Regazzi- riprende dopo un anno di assenza la pubblicazione... Il tema trattato è: Bioregionalismo ed Ecologia Sociale. Inoltre verranno presentate altre pubblicazioni sul tema della spiritualità naturale e dell'ecologia profonda.
Per avere tutte le delucidazioni su come raggiungere il luogo dell'incontro e sulle sistemazioni:
caterina.regazzi@alice.it ; Cell. 333.6023090
marco.lapelosa@alice.it ; Tel. 059/794369
Informazioni generali e tematiche:
Paolo D'Arpini: circolo.vegetariano@libero.it - 0733/216293
Pensiero edificante: “Nulla di valore viene completato nell’arco di
una vita, perciò dobbiamo rivolgerci alla speranza. Nulla di vero,
buono e bello acquista un senso nell’immediato contesto storico,
perciò dobbiamo rivolgerci alla fiducia. Nulla da noi iniziato, per
quanto abili e capaci, può essere completato in solitudine, perciò
dobbiamo rivolgerci all’amore ed alla collaborazione” (R.Niebhur)
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