Caro Saul,
il mio viaggio estivo è giunto al termine, e non mi resta oramai che volgere lo sguardo all'autunno delle foglie e del mio vagare, dato che mi aspetterà un altro anno di fuoco ove frequenti saranno i momenti di vero delirio.
Ho pensato molto al nostro incontro, è stato qualcosa di sempre presente in me durante questi ultimi giorni di libertà. E' stato tutto molto, molto anomalo: spesso le esperienze che intraprendo mi arricchiscono sì, ma aggiungono solo un pò di saturazione al colore senza cambiarne mai la tonalità, mentre in quella notte non sono riuscito a chiuder occhio da tanto che avevo il cervello occupato e ancora in costante lavorazione come quello di un filosofo ammattito. Che vuoi farci, io sono uno che quando con la mente (anche se è solo uno scarno specchio dell'Essere) riesce ad intravedere quello spiraglio che si affaccia alla Verità, che riesce ad oltrepassare la facciata con l'intuito, allora la fa sua e la interiorizza tutta d'un fiato come dopo aver fatto una grande scoperta.
E i discorsi sull'Essere in sé privo di ogni maschera o velo di Maya, l'imparare ad andare oltre l'imitazione dei grandi modelli e la grande fedeltà alla Verità che si rivela con la "famigerata e maledetta Grazia", penso che mi abbiano fatto raggiungere un tale livello di libertà a cui difficilmente sarei arrivato da solo e che in più ho avuto la fortuna di vedere e incontrare con i miei occhi nella tua vita passata e in quella che stai conducendo attualmente.
Tutto ciò incuriosisce e fomenta ancor più il mio anelito alla Ricerca, ovviamente verso quella che noi chiamiamo Verità.
Chevvuoichetidica, sarà stato l'ambiente magico di Treia che mi ha ricordato un pò quei paesini medievali sperduti nella Toscana in stile boccaccesco, intrisi di una bellezza antica e solenne; sarà stata quella casa grandiosa e iperspaziosa con quegli affreschi rinascimentali e quei bei soffitti alti, che invece d'opprimere lasciano spazio ai pensieri e alla vita. Sei stato tu, che (dopo aver sorpassati quegli enormi scogli meramente linguistici che nascono con l'incontro bizzarro tra un mistico di stampo orientale e un futuro psicologo filosofeggiante di stampo prettamente occidentale), mi hai accolto con la bontà di un padre, la preziosa frugalità di un monaco, la saggezza di un guru e, come dici tu, con la semplice ma autentica condivisione dell'Esserci, della tua Presenza.
Insomma, tornando alla terra, grazie di cuore, ma grazie davvero, mai e poi mai avrei pensato di stare così bene lì a parlare e condividere il tempo assieme, è significato molto per me e per il mio percorso personale di crescita. Colgo dunque la ghiotta occasione per annunciarti a questo punto:
1) che al fine di ricaricarmi lo spirito e di ritornare alle cose importanti dopo tante ore su aridi libri o su inutili lavori che mi aspetteranno, mi piacerebbe molto venirti a trovare ogni tanto e condividere assieme quello che può essere una vita di semplicità, vegetarismo, meditazione e confronto.
2) che sarò ben lieto di affiancarti nel blog la rete delle reti o in altri tuoi lavori, e, anche se con una frequenza non oltre il mensile, di intervenire con qualche articolo ben meditato.
3) che avrò necessariamente bisogno anche del tuo aiuto per quel progetto di gruppo di cui ti ho accennato per creare un Circolo (magari "dei cercatori", come quello che fece Gurdjieff a suo tempo) e perché no, magari organizzare attività tutti assieme un po' da me e un po' da te.
Ma il lavoro è lungo e ancora tutto da svolgere, il tempo sarà rosicato e bisogna ancora iniziare. Speriamo di farcela. Intanto un forte abbraccio a te e a Caterina che ha reso possibile tutto ciò e che può venirmi a trovare quando vuole nel mio "sottosuolo" autunnale.
A prestooooooo
Stefano Andreoli
“La verità è simile a Dio: non si rivela direttamente; dobbiamo indovinarla dalle sue manifestazioni” (Goethe)
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Risposta di Saul Arpino
Evoè, Stefano, evoè! La fila di oo finali nel presto... non lo rende più prossimo. Anzi, forse lo allontana, perché crea aspettativa. Una delle cose, poche invero, che mi disse il saggio Nisargadatta Maharaj (di cui ti consiglio di leggere Io Sono Quello), fu: "Non esiste il domani, c'è solo l'adesso". Una verità talmente ovvia che è nell'esperienza di ognuno ma nessuno ne tiene conto, tanto siamo protesi verso il futuro (rielaborando i ricordi in funzione di un ipotetico miglioramento nel tempo). Fermarsi nell'adesso è "realizzazione" e siccome già ci siamo.. non è qualcosa che possiamo "ottenere". E così il discorso intrapreso a Treia si conclude... e Tu Sei Quello.
Nel cinema della mente verranno proiettati ancora fotogrammi di vita vissuta, assieme, da soli, avventure, silenzi, chiacchiere... lasciamo svolgersi il tutto mentre la pellicola gira e ci porta la consuetudine del conosciuto.
Bene, son contento, mi sembra che il nostro dialogo sia fiorito.... L'intelligenza quando è molto ricettiva assume forme meravigliose, come cristalli di neve benedetta.
Buona permanenza in te stesso... Saul
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Risposta di Caterina Regazzi
Grazie a te, carom Stefano, per aver preso Treia e Paolo come tappa del tuo viaggio, mi fa piacere che ti sia trovato bene per tutto, quella casa rappresenta buona parte della mia vita e di vite "altre" che sono le mie origini e non me ne staccherei mai. Ora che Paolo la vive, è un po' come se l'avesse fatta resuscitare, un corpo-casa boccheggiante e asfittico, finalmente rianimato. Anche tu passando di là, ci avrai lasciato un po' della tua energia, della tua giovinezza, del tuo spirito.
Ciao, Caterina
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