mercoledì 7 dicembre 2011

Potenza: 7 dicembre 2011 - Anche l'Arte è un bene comune....



  
In questo tempo di grandi rischi mondiali e di cambiamenti epocali,   mentre persino i popoli più repressi trovano il coraggio, la consapevolezza e la determinazione di attuare le loro “primavere”,  di chiedere il rispetto dei diritti e giustizia,
nella nostra ancor troppo feudale società  è necessario dare atto a un mutamento culturale in cui l'arte - invece di aderire ai metri più deleteri di certa confusa pseudo-cultura e di essere usata come il nido velenoso di ingiustizie, cinismi,ambizioni morbose, esclusioni, etc.,   "diventi il volano di una pacifica “rivoluzione”, con cui si riesca a   perturbare ciò che è disarmonico  per ri-creare uno stato di armonia e conoscenza..."

Anche l'arte è un Bene Comune!

La presentazione a Potenza del padiglione Basilicata della Biennale di Venezia il 10 ottobre scorso ha destato un vespaio di polemiche e scontenti sia presso la società “civile” che da parte di artisti/e, non solo non invitati/e ma nemmeno informati/e dell'esistenza di una selezione per la manifestazione stessa.

Le reazioni sono solo la punta dell'iceberg dell'esigenza di una civile correttezza, par condicio e pari opportunità che dovrebbero essere alla base di una società veramente democratica, ma che, visti i fatti – sono del tutto disattese.

Ancor prima di entrare nel merito della validità degli artisti prescelti e della qualità delle opere, si tratta di verificare le modalità con cui l'evento è stato organizzato; il ricorso - peraltro abituale nell'indifferenza generale- a schemi assai opinabili e socialmente distruttivi, nei quali si manifestano nepotismi, abusi, familismi, favoritismi, impunità; omissis, compiacenze, raccomandazioni e … disinformazione ben coltivata, discriminazione, superficialità, tutti elementi che impediscono l'evoluzione della società e lesivi non solo degli artisti ma della dignità stessa dell'Arte.

La situazione di reiterata discriminazione - non importa se voluta o conseguente a disattenzione- si apparenta con un sospetto di superficialità o corruttività sistemica che rischia di superare ogni limite.

Altro che “contrastare il sistema dell'arte”, come ipotizzava il curatore Sgarbi con il titolo “l'arte non è cosa nostra”: alla luce dei fatti esso si rivela grottesco, dal momento che la miscela delle pessime abitudini già fin troppo in uso nel “sistema dell'arte”, con le scorrettezze di cui sopra, hanno fatto perdere la pazienza persino ai solitamente taciti cittadini e artisti della nostra regione.

In questo tempo di grandi rischi mondiali e cambiamenti epocali, mentre persino i popoli più repressi trovano il coraggio, la consapevolezza e la determinazione di attuare le loro “primavere”, di chiedere il rispetto dei diritti e giustizia,  nella nostra ancor troppo feudale società è necessario dare atto a un mutamento culturale in cui l'arte- invece di aderire ai metri più deleteri di certa confusa pseudo-cultura e di essere usata come il nido velenoso di ingiustizie, cinismi, ambizioni morbose, esclusioni, etc., diventi il volano di una pacifica rivoluzione, con cui si riesca a perturbare ciò che è disarmonico per ri-creare uno stato di armonia e conoscenza...

Teri Volini, artista e operatrice culturale, presidente del Centro d’Arte e Cultura Delta di Potenza

Invitiamo contestualmente artisti/e, operatori e operatrici culturali, associazioni, pubblici amministratori, Istituzioni e cittadini al Convegno - INCONTRO APERTO SULL'ARTE, in cui si possa liberamente esprimere un' idea più chiara di arte e società -
mercoledì 7 dicembre h.20,30 Caffè Letterario, c.so Garibaldi, 197 Potenza

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