giovedì 19 aprile 2012

"Israele"? - Un enorme campo di concentramento per palestinesi con divieto di accesso agli stranieri



Israele al tramonto


Non ho paroooole!
Altro che Sudafrica dell'Apartheid, assediati tutti i confini con la Palestina ed impedito a chiunque di entrare, non ci posso credere, bisogna continuare a mentire ma se devi mettere una firma ed impegnarti a non rispettarla ti condanni alla deportazione ed a non entrare mai più, che brutta gente  e brutta situazione, dopo + di 60 anni di occupazione e di ruberie sono ancora capaci di dichiararsi un paese democratico.
Saluti,  Valeria Sonda -
dirittiglobali@peacelink.it



Sunday, April 15 2012
Independent commentary and news from Israel & Palestine
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Saturday, April 14 2012
Exclusive: ‘Political contract’ required to enter Israel?
A Swedish tourist trying to enter Israel was made to sign a “contract” promising she won’t get in touch with “pro-Palestinian” organisations, and acknowledging she’ll get deported if she “gets caught doing even one of these things.” Meanwhile, Prime Minister’s Office released a letter that will be handed to deported Flytilla activists: Go to Syria.
Check this out. This is a “contract” that a Swedish citizen was required to sign upon entering Israel via the Eilat land crossing:



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Israele: ufficiale picchia pacifista danese (VIDEO)

Israele: ufficiale picchia pacifista danese (VIDEO)
Botte e manette ai pacifisti pro-palestinesi. Un grave episodio di violenza, ripreso da numerose TV, di un ufficiale dell'esercito israeliano che colpisce un attivista danese in faccia col calcio del fucile. Cio' che avviene normalmente, quando non ci sono le telecamere. Ad incastrare Shalom Eisner, vice-comandante delle brigate della Valle del Giordano, un video pubblicato su Youtube dagli attivisti dell'International Solidarity Movement nel quale viene ripreso mentre picchia, con il suo fucile M-16, Andrea Ias, un ragazzo danese disarmato che stava partecipando ad una gita in bicicletta nella Valle del Giordano. L'attivista cade a terra, viene soccorso dai suoi compagni e trasportato in ospedale con ferite al volto.
Un grave episodio di violenza, ripreso da numerose TV, di un ufficiale dell'esercito israeliano che colpisce un attivista danese in faccia col calcio del fucile.
L'episodio è avvenuto sabato 14 aprile quando un gruppo di circa 250 attivisti ha deciso di fare una manifestazione silenziosa in bici lungo la strada 90 - che collega Gerusalemme a Tiberiade - per protestare contro le politiche di apartheid e contro le forti restrizioni di movimento in vigore nella Valle del Giordano. Gli attivisti sono stati bloccati da decine di soldati israeliani presso il villaggio palestinese di al-'Auja (area di Gerico) e alcuni di loro sono stati picchiati, feriti ed arrestati. "Eravamo venuti solo per divertimento, non ci aspettavamo nessuna forma di maltrattamento da parte dei soldati israeliani" ha dichiarato uno degli attivisti al quotidiano Haaretz - stavamo solo camminando lentamente intonando cori di liberazione della Palestina".

E il sostegno nei confronti delle azioni del soldato è arrivato sia dall'esercito che dal mondo politico d'Israele: il portavoce dell'IDF Yoav Mordechai durante un'intervista a Radio Israele ha detto:"Si tratta di immagini dure ma non posso separare gli episodi del video dalle vicende reali che sono durate per più di un'ora e che hanno visto episodi di violenza anche da parte dei palestinesi e degli anarchici". Anche il membro della Knesset, Micheal Ben Ari, dell'Unione Nazionale ha dichiarato: "l'ufficiale dell'IDF ha fatto ciò che né Bibi [Netanyahu] né Aharonovich avrebbero avuto il coraggio di fare. Bisogna agire con mano pesante contro i radicali di sinistra. Essi non difendono i diritti umani ma i diritti dei terroristi e dei pro-arabi".

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