La situazione di continua emergenza nello smaltimento rifiuti in varie parti d'Italia mi stimola a riaprire la discussione sul come risolvere questo problema ormai incancrenito e congenito con la società dei consumi.
Ma la soluzione politica è sempre la stessa. Si discute sul dove ubicare nuovi impianti inquinanti ma il discorso della diminuzione dei rifiuti, già da parecchio tempo portato ai vari tavoli di concertazione, sia da noi che da altre associazioni, viene ignorato e le soluzioni amministrative sono rimaste ferme all’utilizzo delle discariche od inceneritori, mentre di fatto sono accantonati la raccolta differenziata ed il riciclaggio spinto.
Però, secondo me, prima di pensare a queste due opzioni più ecologiche, occorre attuare l'abbassamento del livello consumista, cioè impedire la produzione di rifiuti, attraverso la consapevole e personale azione di ognuno di noi, faccio esempi pratici: rinunciare alle bustine di plastica e girare con una borsa, rifiutare imballi superflui, reperire il proprio cibo direttamente dai produttori locali, interrompere l’uso smodato di elettrodomestici, lavorare con le mani, stare meno davanti al computer e televisioni e di più nei boschi e nei campi….
La battaglia contro la produzione rifiuti e gli sprechi energetici deve partire dalla casa di ognuno, dalla consapevole e personale azione di ognuno di noi. Non posso far a meno di affermare che se non iniziamo da noi stessi il processo non parte. Se qualcosa dell'organico è avanzata va bene per compost, o per gli animali selvatici, smetterla poi con l'acquisto di giornali e riviste cartacee è un altro passo, chi ha un caminetto od una stufa a legna può raccogliere le cassette della frutta buttate nei secchioni o la legna secca delle potature, in casa si può usare una sola lampadina a basso consumo dove serve, senza lasciare lumi accesi ovunque, per bere si può usare l’acqua del rubinetto magari depurata con germi di kefir o komboucha, per spostarsi si possono usare i piedi o per distanze maggiori recuperare la vecchia bicicletta riposta in cantina. Tutto ciò dovremmo farlo non soltanto perché siamo poveri e non ci possiamo permettere lussi (vista la crisi economica), dobbiamo considerare invece che i cosiddetti lussi non sono altro che pesi e compulsioni indirette.
Infine chissà se la stessa semplicità di vita non sia la giusta soluzione per finalmente far pace con se stessi e con la Terra, smettendola di appesantirla con le nostre deiezioni “consumiste”?
Non c’è bisogno di nuove “sceneggiate” politiche giacché non possiamo salvare il cadavere di questa società -secondo me- ma dobbiamo già sin d’ora gettare le basi per un’autoconsapevolezza ecologica ed autosufficienza a partire dalla persona e dai piccoli gruppi. Se non salviamo l’intelligenza mettendo in pratica ciò che è strettamente nel nostro ambito di azione, come potremo riuscire ad innescare il cambiamento epocale che tutti presagiamo?
Andiamo sul concreto e dimostriamo con dignità umana che è possibile per ognuno di noi abbassare il livello del consumismo e della produzione rifiuti, cambiamo abitudini alimentari, interroghiamoci sul “necessario” per una vera qualità di vita. Se ritorniamo ad essere modesti come i monaci francescani, od i bikku buddisti, che vivevano ecologicamente, salveremo noi stessi dallo sfacelo e veramente potremo salvare il mondo, non “questo” ovviamente ma quello della Civiltà Umana.
Paolo D’Arpini
Rete Bioregionale Italiana
Rete Bioregionale Italiana
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Di questo e simili temi se ne parlerà durante l'Incontro Collettivo Ecologista 2013 - Vedi programma: http://www. circolovegetarianocalcata.it/ 2013/01/07/premesse-per-l%E2% 80%99incontro-collettivo- ecologista-del-22-e-23-giugno- 2013/
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rinunciare alle bustine di plastica e girare con una borsa: LO FACCIAMO
rifiutare imballi superflui: PURTROPPO NON DIPENDE PROPRIO DA NOI
reperire il proprio cibo direttamente dai produttori locali: LO FACCIAMO, CI FACCIAMO ARRIVARE IL CASSETTONE BIOLOGICO UN VENERDI’ SI’ E UNO NO INSIEME IL GIORNALE;
interrompere l’uso smodato di elettrodomestici: AF. FA LAVATRICI A TUTTO SPIANO PERO’ LE COMPRO IL DETERSIVO BIOLOGICO..
lavorare con le mani: COE MANO CE LAVORO AL COMPUTER
stare meno davanti al computer e televisioni e di più nei boschi e nei campi: MAGARI
Se qualcosa dell'organico è avanzata va bene per compost o per gli animali selvatici: SIAMO IN DIFETTO PERO’ AL LIMITE AVANZA UN PO’ DI FRUTTA CHE I GATTI NON SI MANGIANO;
smetterla poi con l'acquisto di giornali e riviste cartacee è un altro passo: MANNAGGIA, SONO IL MIGLIOR CLIENTE DELL’EDICOLA SOTTO CASA
chi ha un caminetto od una stufa a legna può raccogliere le cassette della frutta buttate nei secchioni o la legna secca delle potature: SALTIAMO IL GIRO
in casa si può usare una sola lampadina a basso consumo dove serve: PIU’ O MENO, SI’
senza lasciare lumi accesi ovunque: ASSOLUTAMENTE SI’
per bere si può usare l’acqua del rubinetto: SI’
magari depurata con germi di kefir o komboucha: DOVREI INFORMARMI ANCHE SE MI VORREI FARE LO IONIZZATORE PER FARE L’ACQUA ALCALINA
per spostarsi si possono usare i piedi o per distanze maggiori recuperare la vecchia bicicletta riposta in cantina: RIPOSTA IN CANTINA? VADO IN BICI A PALL IN TRIBUNALE ORMAI DA 8 ANI
i cosiddetti lussi non sono altro che pesi e compulsioni indirette: QUALCHE VOLTA CEDO ALLE COMPULSIONI, CONFESSO
ognuno di noi abbassare il livello del consumismo e della produzione rifiuti: ABBASTANZA SI’, TUTTO SOMMATO
cambiamo abitudini alimentari: A CASA VEGANO E DIGIUNI
interroghiamoci sul “necessario” per una vera qualità di vita: A LIVELLO DI BENESSERE MA NON DI SCIUPIO
Se ritorniamo ad essere modesti come i monaci francescani, od i bikku buddisti, che vivevano ecologicamente, salveremo noi stessi dallo sfacelo e veramente potremo salvare il mondo, non “questo” ovviamente ma quello della Civiltà Umana: OK
Va bene, mi do un 7, va, ciao, Vittorio Marinelli
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