Con il Decreto
legge 63/2013 l’Italia ha recepito la Direttiva comunitaria
2010/31/UE
Tra
le novità introdotte dal nuovo Decreto, entrato in vigore il 6
giugno 2013, c’è il concetto di "prestazione energetica”
degli edifici: per gli edifici di nuova costruzione, quelli
sottoposti a ristrutturazioni importanti, in caso di vendita o di
nuova locazione di edifici o unità immobiliari, sarà necessario
produrre l'APE ovvero l'Attestato di Prestazione Energetica e non più
l’ACE (Attestato di Certificazione Energetica): si tratta di un
metodo di calcolo che tiene conto delle caratteristiche termiche
dell'edificio, nonché degli impianti di climatizzazione e produzione
di acqua calda. La nuova metodologia di calcolo delle prestazione
energetiche degli edifici, così come previsto dal decreto, entrerà
in vigore con l'emanazione di prossimi provvedimenti (per
informazioni vedi Ministero
Sviluppo economico).
Introducendo
nella normativa italiana la definizione di “Edifici a Energia Quasi
Zero” – ossia strutture in grado di utilizzare pochissima energia
per il loro funzionamento e progettate seguendo criteri costruttivi
all’avanguardia, rispondenti alla direttiva europea 2012/27/UE - il
Decreto prevede che entro il 31 dicembre 2014 venga attuato un Piano
nazionale che comprenda l’indicazione del modo in cui si applica
tale definizione, gli obiettivi intermedi di miglioramento della
prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il
2015, informazioni sulle politiche e sulle misure finanziarie o di
altro tipo adottate per promuovere il miglioramento della prestazione
energetica degli edifici.
Il
nuovo provvedimento stabilisce che a partire dal 31 dicembre 2018 gli
edifici di nuova costruzione utilizzati da Pubbliche Amministrazioni
e di proprietà di queste ultime devono essere progettati e
realizzati quali edifici a energia quasi zero; dal 1 gennaio 2021
questa disposizione viene estesa a tutti gli edifici di nuova
costruzione e quindi anche a quelli di edilizia privata.
Il
Decreto vuole inoltre mettere ordine tra le norme regionali, fornendo
un quadro univoco con parametri minimi comuni in tutta Italia: ad
esempio tutti gli annunci immobiliari dovranno indicare la classe
energetica, l'indice di prestazione energetica e quello
dell'involucro. Il decreto precisa cosa dovrà contenere
necessariamente l'attestato di "prestazione energetica".
(Fonte: notizie ARPAT)
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