Chiclana de la
Frontera, cosi si chiama la città situata sulla costa
sud-occidentale della Spagna, prima al mondo ad aver avviato sul
proprio territorio un impianto di produzione di biofuel algali a
partire dai propri liquami.
Il progetto, che usufruisce di un
finanziamento attraverso il “7 ° Programma Quadro della
Commissione Europea” (7 ° PQ). Il 7 ° Programma Quadro della
Commissione Europea sostiene progetti legati all'energia, in linea
con gli obiettivi della direttiva europea 2009/28/CE. La direttiva
europea impone che il 20% di energia deve essere prodotta da
combustibili rinnovabili entro il 2020, come parte della riduzione di
anidride carbonica (CO2), con un ulteriore requisito che il 10% di
biocarburanti devono essere legate ad attività al trasporto.
Il
progetto che è stato chiamato “All-gas”, per richiamare la
parola spagnola algas, ovvero alghe, utilizza un nuovo processo
rivoluzionario per produrre bioenergia sostenibile e punta ad una
rapida crescita delle alghe a basso costo che sarà coltivata negli
impianti di trattamento delle acque reflue, cercando di superare le
questioni controverse legate alla prima generazione di biocarburanti.
Le alghe hanno molti vantaggi rispetto alla prima generazione di
colture di biocarburanti, come l'olio di palma, canna da zucchero e
colza che sono state e sono oggetto di controversie, come
l’occupazione di grandi superfici di terreno, utilizzo di molta
acqua e sottoprodotti come i fertilizzanti.
Inoltre la nuova
tecnologia permetterà di abbassare i costi legati allo smaltimento
dei fanghi di depurazione e di utilizzo di energia elettrica
necessaria per il processo di trattamento acque reflue standard
riducendo le relative emissioni di CO2. Le alghe consentono
rendimenti più elevati, la crescita è molto rapida, occupano meno
terreni e non fanno la concorrenza alla produzione di alimenti
prodotti dalla terra.
L’impianto utilizza solo acqua di scarico proveniente da strutture ricettive, case, uffici e luce del sole. Le acque vengono usate per formare stagni artificiali per poi coltivare le alghe.
L’impianto attualmente è in fase di test e sta operando all’interno di uno spazio di circa 200 metri quadrati, il primo raccolto ha l’obiettivo di fare il pieno alla prima auto entro dicembre 2013. La piena operatività sarà raggiunta nel 2015, quando pienamente operativa, la struttura sarà in grado di far crescere e trasformare quasi 3 tonnellate di alghe in un anno, abbastanza da ottenere carburante per alimentare 200 auto private o 10 camion.
(Fonte: Accademia Kronos)
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