Treia - La porta è aperta
Stralcio del discorso tenuto dal prof. Alberto Meriggi il 4 ottobre 2013, giorno di San Francesco, nella Sala Conferenze dell'Hotel Grimaldi, per presentare la nuova associazione "Treia Adesso" di cui è portavoce. (*)
Vorremmo far notare una cosa che ci sta molto a cuore: avremmo desiderato che fin da stasera al posto mio si presentasse un volto giovane che per età ed idee incarnasse meglio e più compiutamente lo spirito di ciò che si sta facendo, vale a dire tentare di rinnovare sia l'approccio politico che sociale ed il modo di gestirli. Dobbiamo dire che diversi giovani di Treia hanno già mostrato curiosità e chiesto informazioni, ma per ora nessuno se l’è sentita di affrontare direttamente questo primo impatto. Li aspettiamo!
L’importante è stato partire e l’Associazione "Treia Adesso" è sorta in modo spontaneo per volontà di alcuni cittadini treiesi di diversa estrazione sociale, culturale e politica e di età diversa, con alle spalle esperienze diverse, la maggior parte proveniente dalla società civile. Alcuni sono totalmente estranei alla vita politica attiva ma comunque pronti ad impegnarsi in questa nuova avventura locale per un progetto democratico di rinnovamento e di speranza.
Dunque questo gruppo, e lo voglio sottolineare con forza, è solo un gruppo promotore assolutamente pronto a fare spazio a tutti coloro che vorranno incamminarsi in questo nuovo sentiero della vita politica treiese, un sentiero soprattutto aperto ai giovani, ai quali si rivolge in particolar modo questa iniziativa, affinché siano proprio loro a prenderla in mano, a farla crescere e a gestirla. Porte aperte a tutti, dunque, ma soprattutto a chi vorrà diventare protagonista attivo in questa nuova realtà di cambiamento.
Dunque questo gruppo, e lo voglio sottolineare con forza, è solo un gruppo promotore assolutamente pronto a fare spazio a tutti coloro che vorranno incamminarsi in questo nuovo sentiero della vita politica treiese, un sentiero soprattutto aperto ai giovani, ai quali si rivolge in particolar modo questa iniziativa, affinché siano proprio loro a prenderla in mano, a farla crescere e a gestirla. Porte aperte a tutti, dunque, ma soprattutto a chi vorrà diventare protagonista attivo in questa nuova realtà di cambiamento.
E qui è importante sottolineare un aspetto fondamentale che si basa su uno dei principi cardini delle idee propugnate dal nostro ispiratore Matteo Renzi: questa associazione locale apre le porte a tutti in modo trasversale, certo si colloca nell’alveo democratico, ma è aperta alle adesioni anche di coloro che hanno avuto esperienze politiche diverse e che oggi vedono con favore e convinzione -e non per convenienza personale- i progetti di un cambiamento.
Questo movimento che sta nascendo a Treia, sia ben chiaro fin d’ora, non nasce ponendosi di fronte un bersaglio da colpire, un nemico da combattere, né nelle persone né nei partiti, andremmo contro lo spirito di rinnovamento se dicessimo di non volere questo o quello o di non stare mai con questi o con quelli: certo un limite discriminante ci deve essere e starà nella totale adesione alle posizioni democratiche dentro le quali sarà necessario riconoscersi.
Certamente gradiremmo che il nostro bacino di utenza fosse il più ampio possibile, dentro il quale avremmo piacere che confluissero tanti giovani, magari quelli che anche a Treia hanno votato per il Movimento Cinque Stelle e che già oggi, come pare, appaiono assai delusi da quella scelta. Sono i benvenuti coloro che negli ultimi tempi hanno deciso di non andare nemmeno a votare disgustati dalla vecchia politica, sono anche i benvenuti coloro che sono rimasti delusi da personali passate esperienze. Insomma, porte aperte a tutti accomunati però da un costante impegno rivolto verso una nuova politica.
Siamo convinti che Matteo Renzi rappresenti oggi nel panorama politico italiano il punto di riferimento e di sintesi più alto, capace di raccogliere provenienze diverse e di offrire alle nuove generazioni un progetto politico sganciato dalle vecchie categorie e di proporlo con un linguaggio che sa parlare di futuro e di speranza.
A questo punto qualcuno ci potrà chiedere se era necessario e urgente impegnarsi anche qui per una avventura di questo tipo. Siamo convinti di si. Anche Treia ha urgente bisogno di una nuova politica del fare svincolata dalle vecchie logiche novecentesche di gestione del potere, di una politica che, invece, dovrà basarsi soprattutto su un continuo dialogo con i cittadini, un dialogo che miri costantemente alla soluzione dei problemi e alle necessità delle persone.
Poco fa ho detto che questa Associazione nasce senza porsi un nemico da combattere, ma non è del tutto vero! Un nemico da combattere c’è e non è rappresentato da persone, gruppi e idee diverse, il nemico da combattere è il vecchio modo di far politica, una politica finora gestita in modo verticistico, chiusa nel Palazzo e poco collegata alla quotidianità delle persone.
Questo movimento che sta nascendo a Treia, sia ben chiaro fin d’ora, non nasce ponendosi di fronte un bersaglio da colpire, un nemico da combattere, né nelle persone né nei partiti, andremmo contro lo spirito di rinnovamento se dicessimo di non volere questo o quello o di non stare mai con questi o con quelli: certo un limite discriminante ci deve essere e starà nella totale adesione alle posizioni democratiche dentro le quali sarà necessario riconoscersi.
Certamente gradiremmo che il nostro bacino di utenza fosse il più ampio possibile, dentro il quale avremmo piacere che confluissero tanti giovani, magari quelli che anche a Treia hanno votato per il Movimento Cinque Stelle e che già oggi, come pare, appaiono assai delusi da quella scelta. Sono i benvenuti coloro che negli ultimi tempi hanno deciso di non andare nemmeno a votare disgustati dalla vecchia politica, sono anche i benvenuti coloro che sono rimasti delusi da personali passate esperienze. Insomma, porte aperte a tutti accomunati però da un costante impegno rivolto verso una nuova politica.
Siamo convinti che Matteo Renzi rappresenti oggi nel panorama politico italiano il punto di riferimento e di sintesi più alto, capace di raccogliere provenienze diverse e di offrire alle nuove generazioni un progetto politico sganciato dalle vecchie categorie e di proporlo con un linguaggio che sa parlare di futuro e di speranza.
A questo punto qualcuno ci potrà chiedere se era necessario e urgente impegnarsi anche qui per una avventura di questo tipo. Siamo convinti di si. Anche Treia ha urgente bisogno di una nuova politica del fare svincolata dalle vecchie logiche novecentesche di gestione del potere, di una politica che, invece, dovrà basarsi soprattutto su un continuo dialogo con i cittadini, un dialogo che miri costantemente alla soluzione dei problemi e alle necessità delle persone.
Poco fa ho detto che questa Associazione nasce senza porsi un nemico da combattere, ma non è del tutto vero! Un nemico da combattere c’è e non è rappresentato da persone, gruppi e idee diverse, il nemico da combattere è il vecchio modo di far politica, una politica finora gestita in modo verticistico, chiusa nel Palazzo e poco collegata alla quotidianità delle persone.
Anche i partiti, che sono l’essenza della vita politica in democrazia, hanno le loro colpe e mostrano grosse crepe, tutti i partiti. Da troppo tempo si mostrano attenti più ai sussulti della loro pancia che a quelli della società, delle persone, e sono sempre restii ad accogliere proposte di rinnovamento vero. Queste storture a livello nazionale, ormai insopportabili e che hanno fatto danni irreparabili, si riflettono anche nella vita politica dei territori, nella gestione amministrativa anche delle piccole realtà come Treia dove, da anni, la politica poggia sui mutevoli umori di poche persone, a volte alleate, altre volte avversarie, e dentro queste oscillazioni si muove, o meglio sta ferma, la vita amministrativa locale. Questa situazione ha prodotto effetti negativi che hanno paralizzato la gestione della cosa pubblica riuscendo ad ottenere il brillante risultato di sfilacciare una maggioranza che aveva avuto un consenso popolare superiore al 70%. Si è arrivati ad un punto in cui la gestione amministrativa va avanti grazie al senso di responsabilità dei singoli, compreso il Sindaco, ma non vedendo l’ora che finisca la legislatura.
Quando le cose arrivano a questi livelli di semplice vivacchiare nella routine si perdono tutti quegli stimoli necessari per una politica attiva del fare: l’entusiasmo, la passione, la voglia di impegnarsi al massimo, tutto si spegne e si finisce per tirare avanti solo per onor di firma.
Questo non vuol essere un attacco alle persone o ai partiti locali ma ad una politica, ormai anchilosata e superata, che non serve più. Quello che serve è che la politica ritorni in mano alla gente, che ascolti le persone e non decida nel chiuso delle sezioni dei partiti o nelle abitazioni dei capi-corrente. La politica non deve occuparsi delle ambizioni di chi la fa, ma di quelle legittime di tutti gli altri.
Da ragazzo, poco più che ventenne, provai a far politica per qualche anno e ricordo che all’epoca erano frequenti le assemblee cittadine che i partiti e i politici locali organizzavano, con una certa regolarità, in tutto il territorio comunale, anche nelle frazioni. Lì si discuteva, a volte si litigava, ma alla fine era la gente che proponeva e indicava ciò che era necessario fare. Anche la vita dei partiti era più vicina alla gente, c’erano le sezioni locali, anche nelle frazioni, dove pure si discuteva e si sceglievano gli orientamenti da seguire.
Ecco! Questa associazione si impegnerà a far politica in quel modo, ovviamente utilizzando i mezzi che la modernità oggi offre, si impegnerà ad accogliere i suggerimenti della cittadinanza, insomma si impegnerà per una politica che non decida dall’alto. Bisognerà anche cambiar metodo per la scelta delle persone che si dovranno impegnare ai vari livelli istituzionali: ad ogni livello ci si affiderà alle primarie aperte: non ci dovranno essere più liste di candidati partorite nel chiuso e nello stretto, ma essi dovranno essere indicati liberamente dalle persone.
Sento nell’aria che queste mie ultime battute fanno serpeggiare e insinuarsi tra voi una domanda. Questa associazione si impegnerà pure qui a Treia nella prossima tornata amministrativa di primavera? La risposta è si, specialmente se ci sarà una buona adesione che consentirà la creazione di una struttura operativa funzionale. Certo, abbiamo bisogno di organizzarci e di avere collaborazione e dico subito che chi volesse contattarci può farlo utilizzando l’indirizzo di posta elettronica: treiaadesso@gmail.com
Quando le cose arrivano a questi livelli di semplice vivacchiare nella routine si perdono tutti quegli stimoli necessari per una politica attiva del fare: l’entusiasmo, la passione, la voglia di impegnarsi al massimo, tutto si spegne e si finisce per tirare avanti solo per onor di firma.
Questo non vuol essere un attacco alle persone o ai partiti locali ma ad una politica, ormai anchilosata e superata, che non serve più. Quello che serve è che la politica ritorni in mano alla gente, che ascolti le persone e non decida nel chiuso delle sezioni dei partiti o nelle abitazioni dei capi-corrente. La politica non deve occuparsi delle ambizioni di chi la fa, ma di quelle legittime di tutti gli altri.
Da ragazzo, poco più che ventenne, provai a far politica per qualche anno e ricordo che all’epoca erano frequenti le assemblee cittadine che i partiti e i politici locali organizzavano, con una certa regolarità, in tutto il territorio comunale, anche nelle frazioni. Lì si discuteva, a volte si litigava, ma alla fine era la gente che proponeva e indicava ciò che era necessario fare. Anche la vita dei partiti era più vicina alla gente, c’erano le sezioni locali, anche nelle frazioni, dove pure si discuteva e si sceglievano gli orientamenti da seguire.
Ecco! Questa associazione si impegnerà a far politica in quel modo, ovviamente utilizzando i mezzi che la modernità oggi offre, si impegnerà ad accogliere i suggerimenti della cittadinanza, insomma si impegnerà per una politica che non decida dall’alto. Bisognerà anche cambiar metodo per la scelta delle persone che si dovranno impegnare ai vari livelli istituzionali: ad ogni livello ci si affiderà alle primarie aperte: non ci dovranno essere più liste di candidati partorite nel chiuso e nello stretto, ma essi dovranno essere indicati liberamente dalle persone.
Sento nell’aria che queste mie ultime battute fanno serpeggiare e insinuarsi tra voi una domanda. Questa associazione si impegnerà pure qui a Treia nella prossima tornata amministrativa di primavera? La risposta è si, specialmente se ci sarà una buona adesione che consentirà la creazione di una struttura operativa funzionale. Certo, abbiamo bisogno di organizzarci e di avere collaborazione e dico subito che chi volesse contattarci può farlo utilizzando l’indirizzo di posta elettronica: treiaadesso@gmail.com
Presto apriremo anche un sito internet i cui verranno segnalati i progetti ed i nostri appuntamenti futuri. Occorre cambiare le cose ovunque, ma anche qui a Treia, è … Adesso!
Grazie. Alberto Meriggi
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(*) Elaborazione del testo: Paolo D'Arpini
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