Siamo lieti di comunicare che il prossimo 11 dicembre 2013, con lo scopo di tutelare maggiormente le API e tutti gli altri IMPOLLINATORI si terrà a Bruxelles una riunione per discutere le nuove linee guida proposte dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).
Dati i molteplici servizi che gli Apoidei rendono agli esseri umani, e poiché è sempre più riconosciuta la loro importanza negli ecosistemi e nelle catene alimentari, la loro protezione si rivela essenziale.
Affinché l’iniziativa dell’EFSA abbia successo, occorrerà supportarla anche con l’adesione di un cospicuo numero di Specialisti, Associazioni, Enti, Comitati, autorevoli personalità, ecc. che abbiano a cuore la tutela della biodiversità e, di conseguenza, la salvaguardia dell’ambiente e della nostra stessa salute.
Partecipare a questo attuale progetto di consapevolezza e civiltà, è molto semplice, infatti sarà sufficiente rispondere a questa mail, sottoscrivendo la seguente formula:
“Come Associazione… Comitato… Università.... ecc..
Professore, Ricercatore... (specificando la qualifica)
Aderiamo/aderisco
alla Campagna dell’EFSA per la tutela degli APOIDEI,
attraverso l’utilizzo di Protocolli Sperimentali adeguati”
Fiduciosi nell’accoglienza di questo appello, che divulghiamo volentieri, anche a nome dei Promotori, ringraziamo per la cortese attenzione, e porgiamo i nostri più cordiali saluti.
......................
Oggetto:
linee guida EFSA per gli Apoidei
L’11
dicembre 2013 si terrà a Bruxelles una riunione per discutere le
nuove linee guida proposte dall’EFSA (Autorità Europea per la
Sicurezza Alimentare).
Tali
linee guida forniranno i dettagli per effettuare i test di tossicità
al fine dell’approvazione delle sostanze ad azione insetticida.
Tali linee guida, seguendo le informazioni scientifiche raccolte e
pervenute recentemente dai principali gruppi di studio
sull’argomento, risultano più restrittive, rispetto alle
precedenti, per quanto riguarda i limiti massimi consentiti delle
sostanze insetticide impiegate in agricoltura. Le informazioni
scientifiche aggiuntive riguardano in particolare gli studi condotti
sulla tossicità a lungo termine per le api da miele, i bombi e le
api solitarie.
Il
precedente modello UE di valutazione del rischio per le api mellifere
non teneva pienamente conto dei rischi derivanti dall’esposizione
cronica o ripetuta ai pesticidi, né dei potenziali rischi per le
larve1.
Le
nuove linee guida colmano queste lacune, oltre ad aggiungere modelli
specifici per i bombi e le api solitarie, propongono inoltre un nuovo
metodo per valutare l’accettabilità del danno potenziale alle api
causato dall’uso di un prodotto fitosanitario.
I
presupposti scientifici che costituiscono il fondamento delle linee
guida sono stati richiesti dalla Commissione europea e rispondono
alle preoccupazioni sempre più diffuse tra i Membri del Parlamento
europeo e le associazioni di apicoltori circa l’adeguatezza
dell’attuale modello di valutazione del rischio.
Come suggerito dalla
Commissione europea, gli esperti scientifici hanno esaminato in
dettaglio quattro ambiti chiave:
- gli effetti cronici e acuti dei pesticidi sulle api, in particolare per quanto riguarda la sopravvivenza e lo sviluppo delle colonie;
- le modalità di valutazione degli effetti a lungo termine relativi all’esposizione a basse concentrazioni;
- l’esigenza di considerare gli effetti cumulativi e combinati di diversi pesticidi;
- i protocolli di test esistenti ed eventuali nuovi protocolli che tengano conto dell’esposizione delle api ai pesticidi attraverso il nettare e il polline.
I
modelli (Specific Protection Goal, SPG), fissati in consultazione
con i gestori del rischio hanno definito il livello massimo
accettabile di danno che può essere causato alle api, misurato
rispetto a una serie di “caratteristiche da proteggere”. Per le
api mellifere, queste sono:
- sopravvivenza e sviluppo delle colonie;
- salute delle larve;
- comportamento delle api;
- abbondanza di api;
- abilità alla riproduzione.
Gli
esperti dell’EFSA hanno messo a punto un modello di valutazione che
affronta anche il rischio derivante dall’esposizione a dosi
subletali di pesticidi.
Insieme
a malattie, parassiti, cambiamento climatico e altri fattori
ambientali, tra i quali gli effetti degli organismi geneticamente
modificati2,
come possibile fattore che contribuisce alla riduzione del numero
delle api in alcune aree del mondo, vengono citate anche le
irrorazioni di pesticidi impiegate non solo in campo agricolo, ma
abitualmente usate come profilassi contro gli insetti considerati
nocivi, negli spazi esterni, sia pubblici che privati.
Poiché
i dati sui tassi di mortalità dei bombi e delle api solitarie sono
scarsi, per queste specie i modelli si basano sui dati utilizzati per
le api da miele, applicando un fattore di sicurezza supplementare,
per tenere conto delle differenze nella sensibilità ai pesticidi e
di elementi quali comportamento in fase di alimentazione e
allevamento.
Ricordiamo
che gli apoidei selvatici aumentano complessivamente del 35 per cento
le rese di 87 delle principali colture alimentari nel mondo,
attraverso il miglioramento qualitativo dei prodotti e la difesa dai
patogeni.
Nonostante
l’evidente ragionevolezza scientifica delle posizioni EFSA si è
formato un fronte compatto da parte delle associazioni di categoria
dei produttori di fitofarmaci che osteggiano i contenuti delle linee
guida EFSA.
Vista
l’importanza delle apoidei negli ecosistemi e nelle catene
alimentari e dati i molteplici servizi che esse rendono agli esseri
umani, la loro protezione è essenziale. Per migliorare la sicurezza
alimentare, proteggere la salute e il benessere degli animali e
assicurare un alto livello di protezione dei consumatori dell’UE,
le linee guida EFSA potranno svolgere un ruolo importante per
garantire la sopravvivenza delle api.
Per
questo le Associazioni deli Apicultori richiedono, insieme ad ISPRA,
che gli atteggiamenti precauzionali definiti dalle linee guida
proposte da EFSA, siano applicate ai fini della valutazioni dei
singoli prodotti relativamente alla tossicità sugli apoidei.
Per
informazioni:
Pietro
Massimiliano Bianco (Dipartimento Difesa
della Natura, ISPRA) Tel. 06 5007 4473 (ore 8-16) Cell. 329
4951403 (ore 8-22) E-Mail: pietro.bianco@isprambiente.it
Valter
Bellucci (Dipartimento
Difesa della Natura, ISPRA)
1Vedi:
Pesticidi e api: l’EFSA completa le nuove linee guida.
http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/130704.htm, 4 luglio 2013
2
Pesticidi e salute delle api: l’EFSA esamina le più recenti
conoscenze scientifiche.
http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/120523a.htm
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Con l'adesione della Rete Bioregionale Italiana e del Circolo vegetariano VV.TT.
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