Nonostante le buone
intenzioni dei governanti cinesi circa la lotta all'inquinamento
atmosferico, le loro città sono tra le più tossiche del pianeta.
L'uso smodato del carbone, norme antinquinamento delle fabbriche e
delle abitazioni, nonché dei trasporti, quasi inesistenti,
l'accentuazione del fenomeno delle isole di calore dei centri urbani,
ecc. sono tutti elementi che fanno di città come Pechino, Sciangai e
tante altre, vere e proprie camere a gas. E' di sabato 7 la notizia
che le autorità di Sciangai hanno chiuso uffici e scuole a causa
della presenza delle polveri sottili ( Pm 10 e 2,5 ) superiori di ben
25 volte il livello di sicurezza. In questa metropoli della finanza
orientale in questi giorni sembra di trovarsi nella Valle Padana in
un giorno di forte nebbia.
Infatti sono rimaste accese anche le luci
cittadine a mezzogiorno tant'era impossibile beneficiare della luce
solare. La gente per respirare ha bisogno delle mascherine, ma non
solo a Sciangai la situazione è allarmante anche nella città di
Canton, qui da una settimana la città è immersa in una spettrale
nube di smog. Un pò meglio, ma si fa per dire, a Pechino perché
benevole correnti d'aria hanno spostato parte dello smog nelle
campagne limitrofe.
Per rincorrere il boom economico globale, per
cercare di diventare la nazione leader nel commercio e nella
"ricchezza" del pianeta, la Cina sta uccidendo i suoi
abitanti. Da notizie che sono riuscire a superare la ferrea censura
delle autorità, si apprende che le morti da tumori ai polmoni e ai
bronchi, da 20 anni ad oggi sono aumentate del 300%. Patologie minori
come le allergie interessano nelle grandi città una persona su tre.
Come risposta a questo dramma dei cittadini cinesi, le autorità
sanitarie hanno deciso d'innalzare la soglia d'allarme per le polveri
sottili per
i pm 2,5 da i 75 microgrammi per metro cubo precedenti agli attuali
115. Una
bell'idea non c'è che dire..... complimenti!
Ma non dicono che sono troppi???
RispondiEliminaCiao