Sono la chimera, animale fantastico immaginato, o visto, o sognato, forse nel vaneggiamento di una febbre, o dopo qualche bicchiere di troppo, sono un misto tra capra, leone, serpente, uccello…fatto sta che sono diventata famosa a simboleggiare le tre stagioni estate, inverno e primavera, in onore di Tinia, il Giove etrusco.
C’è chi dice che porto sfortuna, proteggo molti palazzi signorili, giardini, e luoghi sacri. Sono qui da tanto tempo, mi creò uno scalpellino di Apiro, su una lastra di pietra bianca delle cave di Cingoli. Venni posta sul portale di un importante tempio, e incutevo timore e rispetto insieme agli altri fregi, floreali e animali. Poi per colpa di qualche terremoto, rimasi sepolta ed abbandonata sotto le macerie, finchè venni recuperata da un muratore sensibile e messa qui, a 4 metri di altezza su questo muro spoglio, dove nessuno mi può rubare, ma nemmeno notare, insomma non mi caga nessuno.
Io ho visto tante cose, tante vesti, tanti fuochi, tante stagioni… tu che passi sfrecciando qui sotto con la tua auto, con la tua fretta, la tua indifferenza, tu che credi di aver capito tutto… non sai proprio niente…
Solo tu vecchietto, che passeggi intorno alle mura tutte le mattine, e mi saluti alzando il cappello con un simpatico “buongiorno pio bove” dentro di te hai capito che sono ancora viva, più di quei giovanotti che incroci e non rispondono nemmeno al tuo saluto…
Simonetta Borgiani
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