A integrazione dell'articolo http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/01/regione-marche-e-misteri-militari-come.html scrive Gianni Lannes: "Nei terremoti in corso dall'inizio dell'anno di naturale c'è niente. Si tratta di attività sismiche indotte dai riscaldatori ionosferici in uso alle forze armate degli Stati Uniti d'America che stanno procurando disastri in gran parte del mondo, scagliando energia elettromagnetica contro le faglie sismiche attive: Iran, Usa, Messico, Venezuela, Cile, Giappone, Grecia, Nuova Zelanda, Romania, Egitto, Spagna, Turchia, Cipro, Filippine e soprattutto Italia.
E' in atto una guerra ambientale non convenzionale e non dichiarata, vietata dalla Convenzione internazionale Enmod in vigore dal 1978.
Nel Belpaese, tanto per fornire un esempio calzante, solo il 1 gennaio 2014 l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato dalle ore 13:30 alla ore 16:40, ben 20 venti scosse nelle seguenti regioni: Piemonte, Toscana, Umbria, Marche e Basilicata. Tutte ma proprie tutte le aree colpite presentano ipocentri superficiali, ossia dai 4 ai 23 chilometri di profondità. Addirittura il 16 dicembre 2013 è stata registrata nel Golfo di Napoli una scossa con ipocentro a zero chilometri (caso unico al mondo).
Ergo: la Natura non è responsabile delle azioni criminali dall'uomo in divisa e doppiopetto ordinate dai maggiordomi di Washington.
Se si estende l'analisi del predetto fattore ipocentro, dal 1999 ai giorni nostri si accerta inequivocabilmente che, appunto, il 99 per cento dei terremoti che hanno colpito l'Italia vantano una profondità "rasoterra" (per usare un eufemismo), indice di una matrice artificiale, ovvero indotta da attività bellica."
(Fonte: http://terrarealtime.blogspot.it/2014/01/litalia-trema-in-onda-esperimenti.html)
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