Verde urbano
Con decreto
22 gennaio 2014, il Ministro delle politiche
agricole, alimentari e forestali di concerto con il Ministro
dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ed il
Ministro della salute ha adottato il piano di azione nazionale per
l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari come previsto dal D.
Lgs. 150/2012 di recepimento della Direttiva
2009/128/CE.
Dettagliatamente
gli obiettivi generali che si prefigge, al fine di ridurre i rischi
associati all’impiego dei prodotti fitosanitari, sono i seguenti:
- ridurre i rischi e gli impatti dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità,
- promuovere l’applicazione della difesa integrata, dell’agricoltura biologica e di altri approcci alternativi,
- proteggere gli utilizzatori dei prodotti fitosanitari e la popolazione interessata,
- tutelare i consumatori,
- salvaguardare l’ambiente acquatico e le acque potabili,
- conservare la biodiversità e gli ecosistemi.
Il piano, entrato
in vigore, a metà febbraio scorso, si pone l’obiettivo di ridurre
impatto dei prodotti fitosanitari anche in aree extragricole
frequentate dalla popolazione, quali le aree urbane, le ferrovie, i
giardini, le scuole, gli spazi ludici di pubblica frequentazione e
tutte le loro aree a servizio.
Le azioni
previste per raggiungere i sopra-menzionati obiettivi sono molteplici
e articolati in svariate sotto misure. Le principali azioni da
mettere in atto risultano le seguenti:
1) Formazione
assicurare un’azione di formazione sui rischi connessi all’impiego dei prodotti fitosanitari,
assicurare un’azione di formazione sui rischi connessi all’impiego dei prodotti fitosanitari,
2) Informazione e
sensibilizzazione
garantire un’informazione alla popolazione sui rischi associati all’impiego di prodotti fitosanitari,
garantire un’informazione alla popolazione sui rischi associati all’impiego di prodotti fitosanitari,
3)Controlli delle
attrezzature
assicurare un’azione di controllo, regolazione e manutenzione sulle macchine irroratrici,
assicurare un’azione di controllo, regolazione e manutenzione sulle macchine irroratrici,
4)Divieto di
irrorazione area
prevedere il divieto di irrorazione aerea, salvo deroghe in casi specifici, ad esempio quando non sia possibile applicare metodi alternativi o quando l’irrorazione aerea presenti evidenti vantaggi per l’ambiente e la salute umana,
prevedere il divieto di irrorazione aerea, salvo deroghe in casi specifici, ad esempio quando non sia possibile applicare metodi alternativi o quando l’irrorazione aerea presenti evidenti vantaggi per l’ambiente e la salute umana,
5)Disposizioni su
manipolazione stoccaggio e smaltimento
prevedere che manipolazione, stoccaggio, smaltimento dei prodotti fitosanitari e dei loro contenuti siano sempre correttamente eseguiti,
prevedere che manipolazione, stoccaggio, smaltimento dei prodotti fitosanitari e dei loro contenuti siano sempre correttamente eseguiti,
6) Favorire
l‘agricoltura biologica
prevedere la difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari delle colture agrarie, al fine di salvaguardare un alto livello di biodiversità e la protezione delle avversità biotiche delle piante, privilegiando le opportune tecniche agronomiche,
incrementare la superficie agraria destinata all’agricoltura biologica dove si utilizza la difesa integrata volontaria,
prevedere la difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari delle colture agrarie, al fine di salvaguardare un alto livello di biodiversità e la protezione delle avversità biotiche delle piante, privilegiando le opportune tecniche agronomiche,
incrementare la superficie agraria destinata all’agricoltura biologica dove si utilizza la difesa integrata volontaria,
8) Indicatori di
verifica e monitoraggio delle azioni
individuare indicatori utili alla misura dell’efficacia della azioni poste in essere con il piano e favorire un’ampia diffusione dei risultati del monitoraggio.
individuare indicatori utili alla misura dell’efficacia della azioni poste in essere con il piano e favorire un’ampia diffusione dei risultati del monitoraggio.
Il piano non
incide sulle competenze delle ARPA, che consistono nell'eseguire
regolarmente la ricerca dei residui di pesticidi nell'ambito dei
piani di monitoraggio delle acque
superficiali e sotterranee della nostra regione.
Ridurre l'impatto non significa eliminare i danni! Vuole soltanto dire che si troverà qualcosa d'altro, meno inquinante, ma sempre inquinante!!! Assurde leggi per lasciare le cose come stanno!
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