Avevo scritto in un
precedente articolo che a Treia il futuro sindaco si chiamerà
“...oni”, visto che la competizione è fra Capponi, Cammertoni e
Mozzoni. Anche se la battuta sa un po' di qualunquismo.
E nei giorni
scorsi ho cercato di fare dei ritratti ai personaggi qui nominati. Ho
parlato in diverse occasioni delle sensazioni vissute partecipando
agli incontri con Franco Capponi e con Daniela Cammertoni ed oggi
è la volta di Andrea Mozzoni.
Andrea, un giovane
giornalista di 33 anni, lo conoscevo già da anni poiché quando era
consigliere delegato per il turismo al Comune, mi faceva da trait
d'union per inviare i comunicati ai giornali locali, per la
divulgazione delle iniziative culturali del Circolo, fornendoci
anche altre collaborazioni logistiche. Per questa ragione, non
avendo ancora la sua lista fatto un pubblico incontro qui a Treia, e
volendo -per par condicio- parlare anche delle sue proposte ed idee,
l'ho invitato a casa a bere un tè pomeridiano (rigorosamente alle 17
ora solare) e fare una chiacchierata amichevole davanti al finestrone
aperto della cucina, con il sole che volgeva al tramonto
trasmettendo un calore di cui si sente veramente il bisogno, dopo il
maltempo dei giorni scorsi.
Treia - Crepuscolo - Foto di Loredana Lausdei
E siamo stati a goderci il
tepore sino al crepuscolo. Beh, il tramonto è bello anche se
qualcuno dice che l'alba è più significativa, peccato però che
arrivi ad un'ora impossibile... Comunque, secondo Carlos Castaneda,
il momento in cui ci si può sciogliere allo spirito è proprio
quello del tramonto e così è stato anche per noi. In fondo non
avevamo programmi o intenzioni specifiche da attuare, solo uno
scambio di sensazioni e pareri sulla situazione treiese.
Non che non sia stato
toccato l'argomento “amministrativo” ma l'abbiamo fatto in forma
leggera, senza dare un valore assoluto a quanto andavamo
raccontandoci. Già questa è una bella cosa.. sapere che non
esistono verità preconcette ed assolute, che non si deve convincere
l'altro e che se c'è qualcosa di buono è solo nell'atteggiamento
reciproco di ascolto e condivisione. Una politica intimista, direi,
forse propria quella che servirebbe per una cosa pubblica a misura
d'uomo.
“...prima di candidarmi
a sindaco – mi ha detto Andrea – esistevo e mi occupavo della
comunità e del sociale, gratuitamente, per come sentivo di fare
senza essere obbligato da nessuno, e così continuerò ad esistere ed
a fare qualsiasi sia il risultato elettorale!”
Sì, perché per Andrea partecipare è un modo di acquisire ulteriori esperienze, per dare un
senso e mantenere un'identità, attuando a partire da se stesso
un'adesione partecipata alla comunità paesana. Lui dice che questo
è un modo di rimettere in gioco l'interesse per il bene comune e
sconfiggere l'assenteismo e la disaffezione per la politica.
“Il nostro obiettivo
principale – spiega- è quello di aprire un laboratorio sociale che
sia anche un banco di prova per i giovani che vogliono riavvicinarsi
alle tematiche sociali, anche superando il partitismo, ma non
escludendo l'impegno politico e l'esperienza maturata. Infatti per
questo abbiamo fondato l'associazione “In Movimento” che è stata
il volano per far partire la nostra iniziativa di “Meritiamo
Treia”, una lista che vuole occuparsi del presente, e vuole agire
nel possibile ora!”
Insomma l'idea di Andrea è
quella di una casa comune aldilà delle ideologie in cui riscrivere
nuove ed attive regole di confronto e partecipazione. Fra gli
aderenti alla lista sono presenti molti giovani, questo anche per
dare un segnale di cambiamento nei modi di governare e gestire la
cosa pubblica. Innanzi tutto interessandosi del locale e del
quotidiano e puntare su ciò che è possibile, rimboccandosi le
maniche tutti assieme. Senza aspettare l'intervento di santi dal
paradiso. Insomma “Aiutati che il Ciel ti aiuta!”
Mi viene in mente, per
concludere, una risposta data dal saggio Ramana a chi gli chiedeva
come si può perseguire la pace ed il bene della comunità: “La
promozione del senso di universalità e fratellanza è il più alto
fine. Con la fratellanza universale regna la pace universale, ed il
mondo intero assomiglia ad una singola casa.”
E questo vuole essere
anche il mio augurio per la comunità di Treia, indipendentemente e
superando la differenza di vedute politiche, che ogni singola casa
sia in pace.
Paolo D'Arpini
Treia - Casa Comunale
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