Ripristino dei terreni inquinati grazie ad una pianta che è stata demonizzata, ma più che demoniaca a noi pare faccia veri e propri miracoli.
CanaPuglia, partendo da Brindisi, ha avviato il progetto C.A.N.A.P.A. (Coltiviamo Azioni per Nutrire Abitare e Pulire l’Aria)
Siamo all’inizio di una rivoluzione, perché la canapa povera pianta diffamata per ragioni politiche ed economiche, diffamata perché poteva rappresentare l’alternativa alla civiltà della plastica, è una pianta sorprendente per tutto ciò che può dare. In più tra le tante caratteristiche c’è la capacità di assorbire i metalli pesanti, quindi di essere ideale nei territori inquinati per le bonifiche, e quindi la piantagione di canapa a ridosso di insediamenti industriali che hanno una forte storia di impatto ambientale inquinante, ha anche un significato di riqualificazione dei terreni.
E come ci ha raccontato Andrea Carletti, presindete di Assocanapa Puglia e della società agricola Terra del sole, che avevamo intervistato in occasione della coltivazione sperimentale effettuata l’anno scorso, “il progetto proseguirà probabilmente anche a Priolo Gargallo, nei pressi di Siracusa, dove sorge un importante polo petrolchimico. Abbiamo avuto i primi contatti con la Syndial, società del gruppo Eni che gestisce l’impianto, per utilizzare la canapa per bonificare i terreni. E’ un’area di 5mila metri quadrati e stiamo valutando la fattibilità del progetto”.
Tra le varie doti della canapa che possono favorire l’ambiente in cui cresce, la pianta, che radica in profondità, contribuisce a migliorare il terreno in vista delle coltivazioni future, anche a rotazione. Inoltre, come altri vegetali, ha doti di fitorimediazione, un processo per il quale, tramite l’azione di assorbimento dell’apparato radicale della pianta, vengono estratti dal terreni componenti organici o inquinanti come i metalli pesanti...
Notizia inviata da Domenico D'Ambrosio
(Fonte: Canapaindustriale.it)
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