A volte i miracoli esistono... Caterina stasera era
uggiata per certe noie avute sul lavoro, per via di un problema con
una colonia di gatti randagi a Montese, così era un po' scoraggiata
all'idea di dover preparare la pizza con patata che ci aveva promesso. Ma
poi si è ripresa stabilendo che la pizza l'avrebbe fatta, visto che
l'impasto era già pronto, ma prima saremmo andati a Vignola, dove
era previsto un mercatino estemporaneo dei nostri amici "contadini
dietro casa".
Così, armati di sacchetta rosa d'ordinanza, alle
17.15 siamo partiti. In macchina abbiamo fatto in tempo a sentire la
notizia radiofonica del rublo svalutato "61 rubli per un
dollaro" ed abbiamo commentato le malefatte degli USA che stanno
facendo di tutto per rovinare l'economia russa con le sanzioni.
Ma
il cetriolo massimamente va in culo all'Europa, che esportava molti
prodotti in Russia ed ora non più. E poi cosa avranno fatto mai
questi russi contro l'Ucraina? Vengono accusati di ogni nefandezza
contro questa "neo democrazia colorata", eppure hanno
mandato tir carichi di viveri per aiutare gli ucraini assediati e
bombardati dai golpisti di Kiev, hanno persino accettato di continuare a rifornire
di gas indispensabile alla sopravvivenza ucraina malgrado i debiti
contratti da questo stato.
Insomma i russi non hanno
colpe ma le grandi multinazionali ed i banchieri sionisti che stanno
dietro a Obama, e che vorrebbero appropriarsi di tutte le risorse
della Russia, con tutte le migliaia di miliardi di dollari (rubati ai poveri) di cui
dispongono possono manipolare l'economia a loro piacimento e creare
crisi ovunque e comunque. Lo vediamo anche noi, con
l'impoverimento dell'Europa (e soprattutto dei paesi mediterranei), i
grossi produttori USA che inquinano e distruggono e sfruttano ogni popolo nel mondo ed ogni
risorsa del pianeta, come riescono a condizionare la politica economica mondiale (l'imminente mannaia del TTIP ne è una prova evidente). I banchieri e le multinazionali creano un
"terzo mondo ad hoc", per i loro smerci di prodotti
industriali schifosi mentre il "terzo mondo" (quello vero)
è ora ridotto nello stato di schiavitù, per gli enormi debiti contratti con gli stessi banchieri.
Con queste considerazioni
siamo arrivati a Vignola ed abbiamo parcheggiato ad una distanza dal
centro storico, dove avremmo dovuto cercare l'ubicazione di questo
mercatino locale. Caterina non era sicura di dove fosse stato
allestito: "in piazza, –diceva la mail". Camminando
davanti alle botteghe illuminate e tra l'andirivieni di macchine e
persone ho notato la pubblicità dell'ultimo film panettone "Natale
stupefacente", mentre cercavamo una stradina alternativa per non restare
asfissiati, ed abbiamo girato a sinistra sotto un portico più
tranquillo...
Dopo poco misteriosamente ed inaspettatamente ci siamo trovati proprio davanti alle bancarelle del mercatino. Abbiamo
subito riconosciuto Alberto in mezzo alle sue zucche, la pecorara
con le caciotte, Maria e le sue mele.. e lì ci siamo fermati un
momento a chiacchierare. Maria diceva di aver appena terminato di
leggere "2020, il nuovo Messia", il libro fantaecologico di cui spesso vi ho parlato ed in
cui si annuncia la fine del mondo per inquinamento. "Questa
storia lascia poche speranze... cosa possiamo fare?" Mi ha
chiesto, al che le ho risposto "impariamo a sopravvivere con
quel che abbiamo e tu sei già ben messa, non hai pretese, coltivi la
terra, sei modesta e sai che togliendoti qualche piccola crosta
residua di consumismo ce la farai a restare in vita..". In
verità la maggior parte di quei bancarellari, che per pochi euro
cedevano le loro ricchezze agricole e si guadagnavano il pane con il
sudore della fronte, sono ben capaci di sopravvivenza, e nel numero
ci metto anche una buona parte dei loro clienti (noi compresi
ovviamente).
Così abbiamo riempito la sacca rosa in modo
"stupefacente": cacciotta di pecora, mele, pote (un'erba
selvatica locale), cavolo nero, rafano, un pacco di pasta al mais ed
altre leccornie. Poi tornando alla macchina siamo passati davanti
alla bottega di un calzolaio e Caterina si è concessa, come
auto-regalo natalizio, una cintura di pelle fatta a mano, ne aveva
bisogno per un paio di calzoni usati regalateli l'altro giorno da
Lucia, una sua sua amica di Bologna.
Ma la serata non è finita
lì... Dopo aver mangiato la buona pizza (integrale lievitata con
pasta madre) condita con patate di Ivaldo, carciofini e passata di
pomodoro di Treia di Gigliola, siamo andati in Piazza Sassatelli a
Spilamberto, in un emporio etnico (El camino del Sol) in cui il virtuoso Flavio Stagni di Piumazzo teneva un concerto di
chitarra classica....
Tutto finisce in musica!
Paolo D'Arpini
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Servizio Fotografico di Caterina Regazzi:
Bella storia!
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