Tra le tante affermazioni di uno dei più grandi scienziati del nostro tempo, Albert Einstein, quella che più mi ha colpito: “Dalle mie osservazioni ho scoperto che due cose sono immense: l’Universo e la stupidità umana; sull’Universo ho qualche dubbio.”
Dal mio osservatorio, ho dovuto confermare che l’uomo utilizza una percentuale molto bassa del proprio cervello.
Tanti anni fa affermai che gli uomini più geniali lo usavano al massimo al dieci per cento. Andando avanti e con l’avvento del brain imaging, strumenti questi con i quali è possibile osservare il cervello mentre esprime emozioni, concetti, stati trascendenti, creatività e quando elabora progetti, abbiamo potuto constatare che quel dieci per cento è difficilmente raggiungibile. Quindi, abbiamo enormi potenzialità inespresse, ampiamente dimostrate anche dalle mie Teorie Neuropsicofisiologiche sui processi di lateralizzazione emisferica che spero vengano studiate bene, affinché l’uomo si appropri del proprio cervello ed inizi ad usarlo creativamente per raggiungere quella serenità e quella creatività che possano favorirlo nella realizzazione di un mondo in cui l’ignoranza possa essere sconfitta da una Conoscenza e da una Educazione che mettano in grado l’essere umano di essere saggio sin dai primi anni di vita.
Per tali ragioni, fui proposto Premio Nobel per la Pace nell’86 e nel 2000 per il Premio UNESCO per l’Educazione ai Diritti Umani.
LA DIGNITA’ PATRIMONIO GENETICO DI TUTTI GLI ORGANISMI ESISTENTI
Se rimuoviamo la stupidità umana di cui tanto parlava Einstein dai cervelli, sarà abbastanza facile per chiunque comprendere le ragioni per cui il genoma di tutti gli organismi esistenti non va manipolato e quindi, rispettato.
Tra gli anni settanta-ottanta, dopo aver verificato che il metodo statistico applicato alle discipline scientifiche impediva di accedere a quella forma di intelligenza di cui ogni essere umano e la Natura sono dotati, e osservando inoltre la parcellizzazione e la settorializzazione del sapere che hanno portato alla creazione di molte discipline scientifiche e specializzazioni che non comunicano tra loro, compresi quanto era importante l’Integrazione delle Scienze per mettere in luce il Dinamismo della Natura, del mondo biologico e di noi stessi.
Non si può quindi prescindere da un Metodo Scientifico Multidisciplinare ed Integrato per lo studio della Natura e della nostra stessa Natura.
E’ con tale approccio scientifico che io ed altri abbiamo potuto verificare che la Natura non fa errori, poiché è regolata da leggi fisiche perfette. Gli errori vengono visti tali dall’uomo, proprio perché non conosce le “ragioni evolutive” della Natura.
Gli atomi, le molecole, le cellule e l’intero organismo comunicano costantemente e accumulano i loro successi evolutivi proprio nelle memorie genetiche, i cui risultati ci vengono forniti dall’espressione fenotipica, “emozionale” e comportamentale, nonché evolutiva, degli infiniti organismi esistenti.
Mi viene da sorridere quando ascolto le affermazioni di grandi specialisti, come genetisti, biologi, chimici, biochimici, infarciti di un sapere che nega a priori l’Intelligenza della Natura e con tali affermazioni decidere il destino dell’ecosistema e dell’intera umanità.
Come possono i giudici decidere “OGM si” e “OGM no”, come possono gli uomini politici o anche religiosi, come possono gli economisti (categoria, questa, da tenere costantemente sotto osservazione) assumersi la responsabilità del benessere psicofisico e spirituale della Natura e dell’umanità?
Sono passati trentacinque anni, ormai, da quando ho presentato in Campidoglio a Roma la mia “Teoria Neuropsicofisiologica sulle Funzioni Superiori del Cervello Umano” e di come esso, attraverso le varie forme di energia/informazioni, sviluppa emozioni, coscienza, consapevolezza, comportamento e auspicavo, e auspico, che la stupidità dell’umanità venga rimossa da una Conoscenza Verificata che metta in condizioni soprattutto l’educazione di fornire quegli strumenti capaci di dare all’essere umano la gioia di vivere attraverso la continua scoperta di un mondo meraviglioso che vuole farci godere, e non soffrire, poiché ciò che fa soffrire è solo la non conoscenza (i condizionamenti) che condiziona i cervelli a non vedere, a non sentire, a non vivere il Dinamismo della Natura e di tutto ciò che ci circonda. E poi ci si emoziona di fronte al sorriso di un bambino, alle effusioni di un gatto, al canto di un uccellino, all’armonia di un prato fiorito e così via.
Abbiamo ormai una marea di “replicanti” che non fanno altro che ripetere informazioni date ad hoc per mantenere schiava dell’ignoranza l’intera umanità.
Ed è solo, purtroppo, l’arroganza dell’ignoranza che “perpetua” un sistema che porta dritto verso l’autodistruzione.
Sono le violazioni della Leggi di Natura responsabili dei gravi danni che affliggono l’intera umanità.
Gli errori di pochi, perpetrati nel tempo, generano con una reazione a catena grande confusione nell’ecosistema e le conseguenze ricadono sui singoli, sulle famiglie, sulla società, sulle nazioni e in tutto il mondo.
Purtroppo, dopo aver esplorato in lungo e in largo il cervello umano, a livello genetico, biochimico, biofisico, in sintesi a livello Neuropsicofisiologico, non ho trovato “colpe”, infatti nei cervelli non ci sono colpe e quindi non ci sono colpevoli. La più grande delle mie scoperte è stata proprio questa: accertare che nessun essere umano commette delitti, genera sofferenza, provoca danni, violenta l’innocenza consapevolmente. Ergo: la “colpa” ricade sull’ignoranza.
L’ignoranza è responsabile dei mali del mondo e l’unica “arma” disponibile per rimuovere l’ignoranza è una Conoscenza Verificata da un “metodo scientifico” implicito, insito nella Natura, ovvero tutta la Natura e l’essere umano contengono in sé nel proprio DNA, nel proprio genoma, uno strumento di misura per verificare tutte le informazioni che raggiungono il DNA di tutti gli organismi esistenti. Ed è soltanto la violenza perpetrata ai danni del DNA che costringe il mondo biologico, compresi gli esseri umani, ad agire, a vivere, ad esistere in maniera contraria al proprio “progetto genetico”, il quale prevede filogeneticamente ed ontogeneticamente, nel proprio tempo e nel proprio spazio, la realizzazione del proprio contenuto genetico.
Violentare ulteriormente il genoma con manipolazioni opportunistiche è il più grave dei delitti che si può commettere contro la Natura e contro noi stessi.
La smettano, una volta per tutte, questi pseudospecialisti, di colpevolizzare la Natura o il DNA, sia per le malattie, sia per gli insuccessi della realizzazione genetica dei vari organismi esistenti.
Gli errori “irreparabili” sono quasi sempre prodotti dall’ignoranza dell’uomo.
Fin da piccolo rimanevo stupefatto nel vedere come un semino messo nella terra ricevesse quei segnali capaci di dare il via alla propria realizzazione; e mi chiedevo con meraviglia che tipo di comunicazione ci fosse tra il terreno e il seme, nonché quale tipo di “tecnologia” consentisse tutto questo. Basterebbe soffermarsi a riflettere per vedere quale armonia dà vita all’ecosistema; armonia, sinfonia…tutto questo è musica per i nostri sistemi limbici, liberi di emozionarsi di fronte a tanta voglia di vivere.
Basta con le violenze, basta con le manipolazioni del suolo, dei terreni, dell’aria, dell’acqua. Basta con gli egoismi sfrenati e con lo sfruttamento di situazioni contrarie all’interdipendenza dinamica di tutti gli elementi che costituiscono il nostro ecosistema.
Sviluppiamo Coscienza e Conoscenza attraverso l’osservazione dei processi naturali, favoriamo il recupero degli equilibri, partecipiamo all’interno dell’ecosistema alla realizzazione di un mondo disponibile a tutti coloro che diventano osservatori e interpreti per favorire il riequilibrio dell’ecosistema.
La Verità vi renderà liberi, sani, gioiosi, armonici. Ma dov’è la Verità? Una, nessuna, centomila.
La Scienza nega che esista la Verità e per fare ciò hanno dato la colpa al cervello con le sue false percezioni; ed è per questo che si è ricorso al metodo statistico, al punto tale che alcuni scienziati ritengono che le risultanze statistiche siano vere e proprie verità, perché con tali risultanze “osano” spiegare l’uomo, la Natura ed anche, il paradosso dei paradossi, la fisiologia.
La fisiologia, per definizione, non può essere statistica, perché descrive il dinamismo che si sviluppa dalla interazione tra i vari costituenti dei sistemi “viventi” e “non viventi”.
Questa è una storia antica che non convince più nessuno, soprattutto chi non ha subìto il lavaggio del cervello da parte di pseudoinsegnanti o educatori che pretendono di istruire o educare senza conoscere l’etimologia dei termini.
Le istruzioni possono essere date a un computer perché con tali istruzioni esegua ripetitivamente tutte le sue operazioni; ben altro è l’educazione, da ex-ducere, ovvero acquisire consapevolezza, coscienza e conoscenza e non subire l’istruzione attraverso il metodo del premio-punizione, sistema questo ancora in uso, purtroppo, in tutto il mondo.
Eppure, già Pavlov dimostrò come, associando il suono di un campanellino alla presentazione del cibo a un cane e togliendo poi il cibo, bastava il campanellino per attivare funzioni fisiologiche all’interno dell’attività biologica del cane.
Che cosa hanno compreso questi studiosi e scienziati da questo esperimento? Che non esiste la Verità? O invece qual è la Verità tra il campanellino e il cibo?
E’ questo il processo che accumula stupidità nel cervello umano, poiché condizionato dal premio-punizione sperimentato ampiamente da Skinner con i topolini in una gabbia, il quale ha potuto vedere come costringere il topolino a compiere azioni contrarie alla sua natura genetica. Su queste basi, si fonda la formazione dei grandi scienziati, dei grandi esperti che poi affermano che la Verità non esiste. Lo credo bene: sono stati violentati nei loro DNA fin da piccoli a negarla, poiché le uniche verità venivano date da coloro che avevano subìto tale processo che, diventati adulti, acquisivano ruoli che li autorizzavano e li autorizzano a violentare e a condizionare con premi e punizioni il cervello umano sin dalla nascita.
Quindi, non è vero che la Verità non esiste, è vero il contrario. La Verità esiste e l’essere umano viene condizionato a non vederla, a non percepirla, in quanto viene sostituita dalle pseudo-verità subìte per avere premi e per evitare le punizioni. Tutto ciò emerge con chiarezza dalle ricerche condotte sull’attività dei due emisferi cerebrali, dove il sinistro viene condizionato e diviene dominante e il destro rimane geneticamente disponibile alla percezione fisica della realtà (Verità).
Le piante, gli animali, non istruiti, ovvero che non hanno subìto forme di violenze condizionanti con premi e punizioni, esprimono in tutto l’arco della loro esistenza tutto ciò che è utile alla loro espressione genetica, accumulata e sperimentata in migliaia di anni con la loro evoluzione. L’ignoranza dell’uomo pretende, invece, di condizionare anche il genoma delle piante e degli animali, pretende di applicare lo stesso metodo che ha subìto anche alle piante a agli animali.
Per cui, se cerchiamo le cause del perché la Natura si ribella, pensiamo un attimo ai bambini che rifiutano le violenze, la scuola, la società e troveremo così le risposte che stiamo cercando: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.
Credo proprio che sia giunto il momento di dare risposte concrete ed inequivocabili all’intera umanità.
CONCLUSIONI
Da tutto ciò emerge con chiarezza l’Etica dell’inviolabilità delle memorie genetiche di tutti gli esseri viventi, che non si basa su mere affermazioni di principi, ma su fondamenti scientifici inequivocabili.
Scienza e Coscienza devono viaggiare di pari passo: la Scienza deve fornire Conoscenza e la Conoscenza deve incrementare e potenziare la Coscienza.
Nessuno sul nostro Pianeta può negare il Diritto Fondamentale alla Vita e all’esistenza: è un Diritto Inalienabile e tale valore viene sancito anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, frutto della grande sofferenza dell’intera umanità prodotta dalla seconda guerra mondiale, dove tutti i popoli hanno pagato prezzi indicibili per liberarsi dalla follia di ideologie discriminanti la vita nelle sue varie forme e manifestazioni. L’articolo 1, infatti, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo afferma che “Tutti gli esseri nascono uguali in dignità e diritti…”
Ciò significa che ciò che contraddistingue ogni essere umano è la Dignità che si acquisisce con il concepimento, per cui viene riconosciuto il Diritto all’Esistenza come valore assoluto, inalienabile, indiscriminato e come tale va sempre e comunque rispettato. La Dignità contiene in sé l’ontogenesi biologica ed anche filogenetica, le quali sono la storia evolutiva di cui ogni essere umano diviene portatore e responsabile, nel proprio tempo, nel proprio spazio, nel momento in cui diviene consapevole di tale valore.
Nell’Educazione, infatti, fin dai primi anni di vita, è indispensabile fare acquisire all’individuo la consapevolezza del valore della propria vita, ovvero della propria Dignità.
Il Valore della Dignità è estensibile anche alla Natura: tutte le specie vegetali ed animali hanno una propria filogenesi ed ontogenesi evolutiva e tutti insieme formiamo l’ecosistema. Comprendere tutto ciò significa partecipare positivamente all’evoluzione e ciò permetterebbe a noi umani di scoprire attimo per attimo le meraviglie di un mondo che educa le nostre coscienze; e ciò accade quando molti studiosi, e non, godono nell’ammirare o empatizzare con tutti gli aspetti positivi che il mondo vegetale e animale offrono a chi sa essere un buon osservatore.
In sintesi, osservare, amare e rispettare la Natura è un po’ come scoprire sé stessi e divenire consapevoli della propria storia evolutiva.
Michele Trimarchi, psicologo.
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Commento integrazione di Anthony Ceresa:
Lode allo psicologo Michele Trimarchi.
Ieri sera prima di andare a letto mi sono imbarcato nella lunga e grande foresta della vita descritta nella recensione del Trimarchi, il quale per rafforzare le sue ideologie certamente di rispetto, si è allargato in una difficile testimonianza di fatti e soggetti che richiederebbero molto tempo e specifiche informazioni estese ad altre specializzazioni nell’appurare certe verità non del tutto sostenibili in campo scientifico.
La scienza, spesso richiamata a confermare concetti interpretativi non definitivi o meglio non del tutto approvati per convincere a pieno le varie fasi o angolazioni di ragionamenti che non riescono a mettere d’accordo gli stessi studiosi in materia, dove il risultato si presenta spesso relativo, molto distanziato se paragonato in virtù dell’unica scienza a garanzia della realtà “la scienza matematica”, la quale nella sua unica perfezione è soggetta a eccezioni, errori e interpretazioni.
Lo Psicologo ci giudica tutti ignoranti, lo Psichiatra ci giudica tutti matti, il Neurologo tutti affetti da neurosi, le Religioni tutti infedeli, la Politica tutti terroristi, i Filosofi tutti incompiuti, e nella evidenza della realtà hanno tutti ragione, poiché il sapere dell’uomo dipende dal settore specifico di preparazione, dalla scuola, dalle esperienze della vita, dalla provenienza e persino dal modo di alimentarsi, dal dormire e dall’entourage. Partirò spedito da quelle forme di verità sostenute dal Trimarchi, pur sapendo che in natura non esiste una verità certa, come pure una colpa assoluta, entrambi soggette alle interpretazioni di chi è chiamato a pronunciarsi per il giudizio, e non esiste neppure l’individuo completo del sapere per vivere una vita esemplare per se e di insegnamento alla intera umanità. Chi è senza peccato, lanci la prima pietra.
E’ vero la natura ci è maestra e madre, ma nella sua benevolenza non nasconde i suoi capricci i quali condizionano tutti gli esseri viventi, come ad esempio oggi non sono dell’umore giusto, domani chissà. Se passi da quella porta o da quella strada rischi la vita. Se ti alimenti di quel frutto proibito, potresti morire.
L’ignoranza, di cui il Trimarchi osa citare come causa della felicità dell’uomo, è soggetta in primo luogo a comportamenti ereditari, oltre all’apprendimento scolastico e alle esperienze della vita non soltanto nell’ambito territoriale ma esteso ai 1200 angoli del mondo condizionato dal meteo, da filosofie giuste o astratte che fanno di noi esseri diversi.
La memoria genetica è in continua evoluzione ma le differenze sono percettibili soltanto nel lungo tempo.
Si sente parlare a sproposito del DNA come riconoscimento di un individuo, nulla di più falso, essendo questa analisi approssimativa in dipendenza del modo di cibarsi. Un individuo che a titolo di esempio mangia carote a Roma, troverà tantissimi fratelli filosoficamente gemelli amanti di carote sparsi per il mondo e saranno soggetti al medesimo risultato.
In natura non esiste l’uomo super saputello come non esiste l’ignorante totale, ma due modi diversi di ragionare, ossia quello creato a furor di scimmiottare per condividere con i suoi simili il sapere diffuso dai sistemi di insegnamento, e l’altro self made dalle esperienze della vita, dove entrambi sono utili per il raggiungimento dell’equilibrio nel ragionamento e comportamento nella vita.
Un altro esempio lo rileviamo da due o più fratelli, parte della medesima famiglia, stessa scuola, stesse esperienze di vita, eppure cono completamente diversi fisicamente e nella formazione del pensiero e il loro DNA sarà identico o quasi perché vivono le medesime esperienze alimentari.
Tutto intorno a noi è in continua fase di cambiamento definito meglio come OGM, i pomodori creati in oltre 150 specie differenti e li mangiamo con gusto, così come le patate, i mandaranci, l’uva e la frutta in generale coi semi o senza, ecc., sino alla procreazione fra gli esseri che si innamorano e si scelgono nell’intento di modificarsi in meglio per affrontare una vita sempre migliore, dove le zanzare e le mosche o i batteri non ci aggrediscono.
Il pericolo maggiore è un altro, col cambiamento continuo per migliorare la qualità, la produzione e i costi, entrano in gioco i brevetti e i marchi in modo da creare il monopolio delle sementi sia vegetali, sia umani con condizionamenti speculativi per trarre profitti.
Sono del parere che su questo problema dovrebbero interessarsi i Governi Nazionali con la ricerca interna per soddisfare la produzione nazionale ed evitare monopolismi da parte delle Multinazionali Globalizzate per controllare vita e morte dei popoli.
Offendere la Natura è come offendere i propri genitori, i quali nelle varie epoche hanno dato il massimo per crescere e istruire la prole nell’intento di affrontare il futuro in continua evoluzione.
Nessuno toglie meriti a Einstein, a Freud, oppure ai grandi miti del passato veri o creati, ma il mondo non può fermarsi, personalmente ero innamorato degli anni trenta, oggi invece siamo maturati anche con la critica spesso ingiusta perché non riflette i nostri interessi personali.
Pensiamo di essere a conoscenza della verità, del sapere, ma dobbiamo fare i conti anche con i peccati incarnati nell’uomo di cui l’egoismo molto diffuso a livello universale modifica le nostre coscienze.
L’uno per cento dell’umanità possiede il cinquanta per cento della ricchezza mondiale e l’altro cinquanta per cento suddiviso fra sette miliardi di esseri umani. Questi sono i reali problemi dell’umanità che in barba a tutte le regole di fraternizzazione mirano alla gloria e agli interessi, pur sapendo che non porteranno nell’aldilà il frutto delle loro speculazioni.
Sono cresciuto con la convinzione che nel sottomettere una critica, nel contempo va suggerita una soluzione migliorativa che spesso è subordinata e si formalizza nella preparazione e l’uso della coscienza, indipendentemente dal livello di studio.
I nostri politici, dalla loro angolazione pensano di fare le cose giuste, mentre dalla nostra li vediamo come mascalzoni propensi ai loro personali interessi, è una questione di coscienza e non del sapere.
Anthony Ceresa
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