Stamattina, 1 febbraio 2015, io e Paolo siamo andati a
fare la nostra classica colazione al baretto in piazza e la barista non ci ha dato
belle notizie: nel giro di un mese hanno subito due furti, e dire che
Treia era un luogo dove ancora si percepiva un senso di sicurezza e
tranquillità.... ormai anche qui bisogna stare all'erta...
I negozi erano quasi tutti chiusi,
ovvio, è domenica, ma non credevamo che anche il bar - forno e
dolceria in centro lo fosse ed infatti volevamo acquistare qualche
dolcetto di carnevale: frappe, scroccafusi, castagnole,
cicerchiata.... ah la cicerchiata di mia zia Augusta o di Silvana, la
cugina di mamma, ricordo che quando l'ho vista al funerale di mia
madre le ho chiesto se una volta me l'avrebbe fatta ancora e poi,
quanto mi piacerebbe imparare a farla.
Tanto che oltrepassato il
forno e la tabaccheria, chiusi, siamo andati da un edicolante. Ieri è
stato eletto il nuovo Presidente della Repubblica ed avevo quasi voglia di comprare un
quotidiano. Nella vetrina dove mette sempre libri e libretti di
cultura locale ce n'era uno che ha subito attirato la mia
attenzione: "Le Marche dolci" di Gianfilippo Centanni e
Rolando Ramoscelli, cercherò lì la ricetta di quel dolce a me tanto
caro e che mi ricorda tempi andati. Ci abbiamo trovato anche la pila
per caricare l'orologio della cucina, che segna sempre la stessa ora
(cioè quella solare).
Tornando verso casa ho sentito delle
voci che uscivano dalla Cattedrale, segno che c'era la Messa in
corso. Erano già le 9 e 20, ma ne ho approfittato per entrare e
sentirmi il finale: Don Vittorio, interrotto da qualche colpo di
tosse, gestiva la funzione aiutato nell'elargizione dell'Eucaristia ,
da un altro prelato. Dopo la Comunione si è seduto ed è rimasto
come in meditazione per 5-10 minuti. C'erano una cinquantina di
persone sistemate a buona distanza (la chiesa è molto grande), ma al
momento dello scambio del "segno di pace" tutti si
muovevano qua e là a darsi strette di mano. Anche da me, che ero
proprio in fondo, è arrivato qualcuno. E quasi tutti sono andati
all'altare a prendere l'ostia consacrata.
Alla fine della funzione il sacerdote ha annunciato per il 2 febbraio, la Candelora, alle 9 al
Duomo, la benedizione delle candele e per il 3 febbraio, San Biagio,
a San Francesco, la benedizione del Pane.
All'uscita mi sono fermata con Marisa,
una cugina di mia mamma e sua nuora Delia, a chiacchierare un po',
dei figli, dei mariti, delle madri e dei rapporti di parentela che
anche se sentiti, con i tempi che cambiano, purtroppo non sono più
quelli di una volta...
Caterina Regazzi
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