A Treia il 23 aprile 2016, nell'ambito del Forum del lavoro
bioregionale, verrà presentato il libro "Riconversione: un'utopia
concreta" di Marica Di Pierri ed altri co-autori, anche il 25 aprile,
durante la Festa dei Precursori, verranno presentati altri libri di
Mario Dal Mare, di Milena Campanella e di Lucia Nardi. Io stesso
coglierò l'occasione di questi incontri culturali per ri-presentare il
mio libro "Treia: storie di vita bioregionale". Tutto ciò mi ha fatto
venire in mente la nostra proposta, fatta ai candidati sindaci durante
la campagna elettorale di 2 anni fa, di istituire una biblioteca a
Treia. A dire il vero una biblioteca ci sarebbe già ed è quella
dell'Accademia Georgica ma è riservata a testi antichi, raccolte di
documenti ed archivio storico degli atti comunali. Quello che
servirebbe a Treia è una Biblioteca classica e mi auguro che
la presente amministrazione guidata da Franco Capponi tenga conto di
questa necessità culturale.
In questo periodo in cui c’è il rischio che la conoscenza della lingua
italiana vada affievolendosi è importante riportare l’attenzione sui
libri e sull’utilità del tempo trascorso all’apprendimento ed alla
condivisione di esperienze. La scrittura e la lettura di libri è
qualcosa che non potrà mai venir sostituito né da internet, né dalla
TV e nemmeno dalle sms dei telefonini. Infatti solo i libri possono
convogliare compiutamente sentimenti, scienza ed esperienze di vita.
Leggere un libro significa penetrare nell’anima di chi l’ha scritto e
questa è vera condivisione.
Nell'attesa che il Comune decida di aprire una Biblioteca Comunale,
ricordo ai treiesi che dal 2014 è in funzione una piccolo angolo
di lettura e scambio libri all’interno del Baretto in piazza.
Trattasi in verità di un piccolo scaffale in cui sono raccolti
libri che possono essere letti ai tavoli, oppure portati a casa,
oppure scambiati con altri libri, etc. senza alcun costo né
formalità. Questa piccola “libera biblioteca” ha il nome
significativo di “Libri in Circolazione”.
Paolo D'Arpini
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