In questi giorni si commemora il disastro di Chernobyl, avvenuto nell’aprile del 1986, ma questo non può essere considerato un fatto episodico, poiché abbiamo visto che di incidenti ne sono accaduti diversi altri negli anni seguenti...
Le centrali attive sul nostro pianeta ad oggi sono 435 e in fase di costruzione altre 65 per un totale di 500 potenziali mine che potrebbero cancellare la vita su questo pianeta e, attenzione, stiamo parlando dell’atomo cosiddetto “amico”, se dovessimo parlare dell’atomo bellico allora potremmo dire che abbiamo già ipotecato il futuro di questo pianeta perché se malauguratamente dovesse scoppiare una nuova guerra mondiale, allora sarebbe veramente la fine.
Inoltre, se per un malaugurato caso, tutti questi contenitori di scorie radioattive si rompessero e lasciassero uscire il veleno atomico, la vita dei mari in poco tempo scomparirebbe. E allora cosa lasciamo alle popolazioni future? Un pianeta minato, pronto ad esplodere e distruggere ogni forma di vita…bella prospettiva per i nostri discendenti che un giorno ci malediranno per aver negato loro il futuro.
E allora cosa possiamo proporre? Per prima cosa, anche se capisco che è un pensiero troppo utopistico, mettere al bando e disattivare tutti gli ordigni bellici atomici del pianeta, poi chiudere tutte le centrali nucleari presenti sul globo. Oggi la scienza e la tecnologia hanno dimostrato che l’energia si può ricavare non solo dal Sole, dall’acqua e dal vento, ma dal movimento del mare, dalla differenza di potenziale elettrico tra il suolo e l’atmosfera, dall’energia cosmica che ci bombarda ogni giorno ( neutrini ), dalla stessa forza di gravità, ecc.
Finalmente, grazie a menti eccelse iniziando da Tesla e finendo a Rubbia, sono state trovate strade nuove e non più drammaticamente pericolose, come il nucleare, per soddisfare le esigenze di energia da parte delle nazioni. Allora, cosa si aspetta a mettere in sicurezza il nostro pianeta? E’ indubbio che va radicalmente modificata la mentalità nostra e dei politici che fino ad oggi ha indirizzato le scelte energetiche sul nucleare e sull’utilizzo dei combustibili fossili; mentalità condizionata dalle tante lobby finanziarie, industriali, belliche, ecc. che di fatto gestiscono il nostro futuro, vedi, in piccolo, l’ultima questione sulle trivellazioni dei nostri mari per succhiare qualche sporca goccia di petrolio.
E’ necessaria quindi una grande rivoluzione culturale e spirituale per salvare l’umanità. Se continuiamo a delegare agli altri (lobby) il nostro futuro, allora è finita! Noi di Accademia Kronos, nel nostro piccolo, intanto facciamo la nostra parte, se poi ogni abitante del pianeta facesse la propria parte in nome del futuro dei nostri figli e nipoti, allora il MONDO FORSE POTREBBE SALVARSI!
Filippo Mariani
( Stralcio di un articolo di Accademia Kronos)
Nessun commento:
Posta un commento