Terza Guerra Mondiale? Gestione della morte tra nuove emergenze sociali e la loro soluzione
Padova, Italia, 3-5 Novembre 2016
AVVISO IMPORTANTE: La deadline per l’invio del contributo scientifico è stata prorogata fino al 15 Maggio 2016.
A causa del processo di globalizzazione in atto e dei conflitti culturali del nostro periodo storico, il concetto di “Società umana” richiede sforzi rinnovati per migliorare le pratiche di inclusione, la pace e il benessere sociale in tutto il mondo, e per rimuovere gli ostacoli che frenano il raggiungimento di questi obiettivi. La pace non è una mera assenza di guerra e poiché il mondo è sempre più integrato, i confini politici, sociali e culturali si stanno riconfigurando e stanno facendo emergere nuove sfide che mettono a repentaglio questo bene prezioso.
Importanti ricerche internazionali dimostrano come la paura della morte sia l’elemento psicosociale in cui si è radicata la maggior parte del comportamento irrazionale. Questo Convegno ha lo scopo di descrivere da un lato in che modo la morte e la paura della morte promuovano la violenza, il terrorismo e la guerra e, dall’altro lato, di mostrare in che modo le strategie di pace e di riconciliazione possano ridurre l’effetto che la paura della morte ha sul comportamento umano. Infatti, il Convegno si propone di esplorare i temi del pensiero pacifista nel contesto delle strategie e delle pratiche internazionali non violente, adottate per trovare una soluzione pacifica al terrorismo, alla guerra e alle loro conseguenze.
Il Convegno è rivolto a scienziati, ricercatori, professionisti e studenti delle Università di tutto il mondo e alle organizzazioni no-profit per presentare le attività di ricerca in corso, così da favorire collaborazioni di ricerca tra le Università e i problemi delle società in cui esse operano.
Viene offerta l’opportunità a coloro che sono interessati a questi temi di incontrarsi per scambiarsi nuove idee, confrontare esperienze e trovare partner per future collaborazioni.
Lingue del Convegno: Inglese e Italiano
Direzione Scientifica:
Ines Testoni, Alberto Voci, Adriano Zamperini
Contatti: WorldWarIII2016@gmail.com
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Commento della bioregionalista Gloria Germani:
"Sono davvero SCONVOLTA... è possibile che ci si avvii alla WWIII penando di gestire con "organizzazione" e "specializzazione" la morte che la guerra tragicamente comporta? WWIII è un eufemismo - come tutto oggi d'altronde- oggi l'essenza della vita e del nucleo dell'essere umano sono dimenticati in un gioco di parole e di immagini (massmediali).
Non possiamo avviarci verso "new social emergencies and their solution" (cioè la TERZA GUERRA MONDIALE).
Non possiamo "fornire l’apporto delle scienze tanatologiche allo sviluppo di pratiche nonviolente nella gestione delle situazioni post-conflitto".
Pensatori, intellettuali seri e coraggiosi devono prendere una posizione irremovibile contro la guerra. Soprattutto perché la situazione che ci ha portati oggi al conflitto con il terrorismo e con l'ISIS, nasce semplicemente da un NOSTRO SBAGLIO FILOSOFICO, cioè da uno sbaglio dell'occidente che ha creato la Modernità con il mito del Progresso e della scienza newtoniana cartesiana che ha condotto
all'impero della finanza internazionale.
Gran parte di questo cose sono state espresse profeticamente da Terzani 15 anni fa e sottolineate anche nel mio libro "Terzani: La rivoluzione dentro di noi.."
Aspetto vostri commenti e spero che si apra un dibattito!
Gloria Germani - gloria.germani@alice.it
Commento ricevuto:
Carissima Gloria, sinceramente non capisco bene il problema che ti sconvolge. L'Università con cui collaboro in corsi di specializzazione in Tanatologia (studi sulla morte) mi ha chiesto di far circolare la cosiddetta Call per chi vuol partecipare ad un convegno di studio sui temi della guerra e della morte legata alla guerra e alla violenza collettiva. Mi ha chiesto in specifico di farla circolare negli ambienti impegnati sulla nonviolenza. L'invito è interessante, e per correttezza lo riporto visto che nell' "appello" sottostante non è per nulla accennato:
"A causa del processo di globalizzazione in atto e dei conflitti culturali del nostro periodo storico, il concetto di “Società umana” richiede sforzi rinnovati per migliorare le pratiche di inclusione, la pace e il benessere sociale in tutto il mondo, e per rimuovere gli ostacoli che frenano il raggiungimento di questi obiettivi. La pace non è una mera
assenza di guerra e poiché il mondo è sempre più integrato, i confini politici, sociali e culturali si stanno riconfigurando e stanno facendo emergere nuove sfide che mettono a repentaglio questo bene prezioso.
"A causa del processo di globalizzazione in atto e dei conflitti culturali del nostro periodo storico, il concetto di “Società umana” richiede sforzi rinnovati per migliorare le pratiche di inclusione, la pace e il benessere sociale in tutto il mondo, e per rimuovere gli ostacoli che frenano il raggiungimento di questi obiettivi. La pace non è una mera
assenza di guerra e poiché il mondo è sempre più integrato, i confini politici, sociali e culturali si stanno riconfigurando e stanno facendo emergere nuove sfide che mettono a repentaglio questo bene prezioso.
Importanti ricerche internazionali dimostrano come la paura della morte sia l’elemento psicosociale in cui si è radicata la maggior parte del comportamento irrazionale. Questo Convegno ha lo scopo di descrivere da un lato in che modo la morte e la paura della morte promuovano la violenza, il terrorismo e la guerra e, dall’altro lato, di mostrare in che modo le strategie di pace e di riconciliazione possano ridurre l’effetto che la paura della morte ha sul comportamento umano. Infatti, il Convegno si propone di esplorare i temi del pensiero pacifista nel contesto delle strategie e delle pratiche internazionali nonviolente, adottate per trovare una soluzione pacifica al terrorismo, alla guerra e alle loro conseguenze".
Ecco tutto! non mi sembra che ci sia scritto qualcosa di sconvolgente né che sia sconvolgente il fatto di invitare gli interessati a partecipare con una relazione a questo convegno. In quel contesto potresti dire tutto quello che tu ritieni vada detto...
Buona giornata a tutti voi!
Guidalberto Bormolini - Presidenza TuttoèVita presidenza@tuttovita.it
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Risposta di Gloria Germani:
"Caro Guidalberto
Perdonami ma mi stravolge ancora l'idea che un Università autorevole
come quella di Padova possa dare ad un convegno un titolo del genere:
WWIII?
Management of death between new social emergencies and their solution
Il primo dovere sarebbe esprimere le Ragioni per cui ogni intervento di
guerra è sbagliato..
Cercare di togliere quella cecità che non ci fa capire le ragioni degli
altri ( ma solo le nostre)
Se credi opportuno posso mandare un piccolo abstract in questo senso..."
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