giovedì 30 giugno 2016

Stato o mafia? La legalizzazione della cannabis avvicina i due "enti" - La canapa bioregionale deve tornare a crescere libera nei nostri campi e giardini



Dopo il bollino su  gioco d'azzardo,  tabacco e liquori previste nuove entrate per lo stato (che verranno spese in armi e prebende ai politici).  Scrive Ansa: “Approderà in aula alla Camera la proposta di legge per la legalizzazione della coltivazione della cannabis. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo della Camera. Il 25 luglio 2016  si svolgerà la discussione generale e dal giorno dopo inizierà il voto. Il testo è stato proposto e depositato dall'Intergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis..."

Insomma si procede spediti  verso la  “legalizzazione della cannabis”, ovviamente per motivi di “cassa” poiché legalizzare la canapa porterebbe enormi utili alle casse dello stato… Così si apre un’altra frontiera delle tasse, dello sfruttamento popolare,  e si passa alla vendita della canapa con il bollino di stato. Veramente non sarebbe la vera canapa, quella da sempre coltivata in Italia, ma una canapa “aggiustata”, da sballo… 


Secondo me, non dovremmo andare verso la legalizzazione bensì verso la liberalizzazione e non chiamare questa pianta cannabis, marijuana ecc, dandogli l’accezione di “droga”, ma chiamarla con il suo nome comune: canapa. Solo la canapa esiste, un’unica pianta che a diverse latitudini e climi ha proprietà diverse, esattamente come l’uva (come scritto nel mio articolo: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/08/12/la-canapa-bioregionale-non-e-droga/).



Finché la canapa bioregionale non potrà ritornare libera nei nostri campi e giardini, assieme a tutte le altre piante medicinali, alimentari e di varia natura, non potremo mai attuare una sana ecologia botanica. Mentre la legalizzazione della “cannabis” porterà ad un ulteriore indebolimento della società, soprattutto del mondo giovanile. 

La soluzione -come ripeto- è la liberalizzazione della coltivazione della canapa bioregionale, dai molti usi e con basso tasso di cannabinolo.


Paolo D’Arpini


Rete Bioregionale Italiana
Via Mazzini, 27 - Treia (Mc)

Tel. 0733/216293


Agguato OGM al desco degli italiani



Il 2% dei campioni esaminati sul territorio nazionale era contaminato con OGM secondo i dati del Ministero della Salute. La percentuale raddoppia nel caso di produzioni proveniente dall'estero. Bloccato riso geneticamente modificato proveniente dalla Cina.

Il Ministero della salute, in collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM) e l’Istituto superiore di sanità, predispone dal 2006 un Piano nazionale triennale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) negli alimenti, finalizzato alla programmazione e al coordinamento delle attività di controllo svolte in questo specifico settore da parte delle Autorità sanitarie regionali e provinciali, in applicazione, sia della normativa quadro del settore degli OGM, i regolamenti comunitari nn. 1829/2003 e 1830/2003, sia del regolamento CE n. 882/2004 relativo ai controlli ufficiali.

Il numero complessivo dei campioni appartenenti a diverse matrici alimentari, prelevati 2015 e analizzati, è stato di 804, di cui 688 sul territorio e 116 all’importazione.

Controlli sul territorio

Esaminando i dati relativi al territorio, su 688 campioni prelevati e analizzati, la percentuale di quelli positivi è stata del 2%.
Questo conferma sempre di più la consapevolezza crescente degli operatori del settore alimentare, che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, sia l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto. Sono stati campionati prodotti trasformati e materie prime principalmente a base di mais, di soia e di riso.

Controlli all'importazione

L’attività all’importazione si è mantenuta costante, con i 116 campionamenti effettuati, e ha consentito di intercettare 4 partite non conformi per la presenza di riso GM non autorizzato proveniente dalla Cina. Ciò conferma quanto sia fondamentale che gli uffici di frontiera, prime Autorità sanitarie coinvolte nella nazionalizzazione e commercializzazione di prodotti alimentari provenienti dai Paesi terzi, contribuiscano attivamente alla realizzazione di quanto programmato proprio in relazione al ruolo essenziale che rivestono nella catena dei controlli ufficiali.

E’ d’altro canto evidente la crescente attenzione delle Autorità e degli operatori dei Paesi terzi alla rispondenza dei prodotti da immettere sul mercato dell’UE ai requisiti previsti dalla normativa europea sugli OGM, tanto che i respingimenti frontalieri segnalati con il sistema RASFF nel 2015 sono stati solo 5, riguardanti prodotti a base di riso provenienti dalla Cina.


di C. S. pubblicato il 21 giugno 2016 in Tracce > Italia

mercoledì 29 giugno 2016

Foiano della Chiana, dall'8 al 10 luglio 2016 - Permacultura: Tendere all'autosufficienza

"Tendere all'Autosufficienza", cioè come progettare un podere in Permacultura, è il titolo del corso che Stefano Soldati terrà in Toscana dall'8 al 10 luglio 2016, presso Le Terre dell'Iris Via Poggi Grassi, 4,  Foiano della Chiana


Molti di voi conoscono già il mio impegno nel benessere psichico, spirituale e fisico dell'essere umano, ma forse non tutti sanno quanto questo impegno sia devoluto in misura altrettanto cospicua, se non maggiore, al benessere dell'ambiente. Dobbiamo capire che l'ambiente non è un luogo che ci circonda soltanto ma è la nostra vita stessa; noi viviamo GRAZIE all'ambiente. Senza aria, senza luce, senza terra e senza acqua la VITA non sarebbe possibile. Nel mio percorso sciamanico ho imparato a conoscere, rispettare e onorare la preziosità e la bellezza della vita in ogni sua forma e manifestazione perché tutto è vivo e la vita è un dono costante a cui ogni essere ha diritto. Un diritto che deve necessariamente essere rispettato.

La Permacultura, come lo sciamanesimo, non è una tecnica bensì uno stile di vita equo e solidale basato sulla conoscenza, sul rispetto e sulla collaborazione con la logica della natura. Un sistema che ci consente di superare le trappole dello sfruttamento, della dipendenza, della competizione e della prevaricazione e ci permette di esercitare la libertà che viene dalla collaborazione e dallo scambio e la potenza della sinergia, della collettività e della diversità.

In questa esistenza mi è stata data la possibilità di vivere in campagna ed è da qui presso "Le Terre dell'Iris" che dò il mio contributo, consapevole che farlo non soltanto è possibile ma è anche facile, divertente e fortemente appagante.

Le T erre dell'Iris è un progetto di azienda agricola che vuole essere ecosostenibile ed autosufficiente. Si prefigge di custodire varietà ed ecosistemi locali e allo stesso tempo sperimenta l'introduzione sinergica e compatibile di nuovi elementi per permettere una produttività sostenibile senza sfruttamento e indipendente da sostanze chimiche. Il podere si estende su una superficie di 7 ettari e, al momento, custodisce più di un centinaio di varietà di Iris, una buona selezione di erbe aromatiche e di piante da frutto locali, un oliveto ed un boschetto. Segue le filosofie e le tecniche sia sinergiche e permaculturali che radioniche e di queste ultime sperimenta l’energia delle forme della geometria sacra applicate alla terra per incrementarne la vitalità e l'utilizzo di apparecchiature radioniche ed orgoniche per problemi più specifici. Tra i progetti da realizzare a breve saranno l’impianto di alveari e la realizzazione di laghetti di fitodepurazione, ecopiscina, foodforest, doccia d a campo, compost toilet e strutture in paglia e terra cruda (Laboratori polifunzionali artistici e laboratori di trasformazione di alimenti e distillazione di oli essenziali), incluso un luogo di messa a dimora di semi donati (noccioli di frutta che andrebbero normalmente buttati e che invece siamo felici di accogliere per generare nuove piante).

Affido a Stefano Soldati, insegnante esperto, sensibile, attento, impegnato e consapevole il compito di guidarci, prendendo a modello il nostro podere, su come organizzare, progettare e diventare autosufficienti e produttivi nel rispetto ecosostenibile dell'ambiente e nella valorizzazione delle proprie risorse, condividendo con lui l'esigenza di ridurre il nostro impatto sull'ambiente perché, come dice: "il pianeta Terra è uno solo".

Vi esorto a dare il vostro contributo e a partecipare numerosi.

Oltre al corso Stefano Soldati terrà un'interessantissima Conferenza sulle Costruzioni in Paglia con proiezioni di esempi di case nel mondo in varie epoche APERTA al pubblico Venerdì 8 Luglio alle ore 18:30

Letizia Girolami PhD


PER INFO: info@letiziagirolami.it

martedì 28 giugno 2016

Resoconto dell'Incontro Collettivo Ecologista - Ronciglione, 25 e 26 giugno 2016 - Bioregionalismo: "Vivere in modo gentile sulla Terra"



Il Collettivo ecologista del 25 e 26 giugno 2016, appena trascorso è stato particolare per me, per tanti aspetti.  La "location" era spettacolare; il primo pomeriggio di condivisione è stato trascorso all'interno del parco di Villa Lina, una dimora storica dei primi del '900, a Ronciglione, di cui è proprietaria una parente acquisita di Paolo, Paola Igliori, che è un posto stupendo con alberi secolari, varie strutture e fontane con giochi d'acqua. Il collettivo vero e proprio, ovvero i cerchi di condivisione del 26 invece,  sono stati fatti nel "giardino" di una dependance della villa, il cosiddetto "fienile". Una struttura soppalcata a due piani in cui abbiamo "dormito" (si fa per dire), alcuni una notte, altri due.

Dico "si fa per dire" soprattutto in riferimento alla prima notte: i due cani presenti nel recinto adiacente (un rottweiler ed un simil pastore tedesco che abbiamo cercato di farci amici inutilmente con pezzi di cibo lanciati oltre la rete) hanno abbaiato abbondantemente. Finiti gli abbaiamenti hanno iniziato le russate e il rumore di materassini che cigolavano, ecc.ecc. 

Comunque il contorno del fienile era un noccioleto spettacolare, con alberi carichi di frutti in maturazione ed anche qualche grosso castagno. Abbiamo goduto di una buona dose di ombra sia al mattino che nel pomeriggio e comunque c'è da dire che il tempo, forse un po' caldo a momenti, ci ha graziato. Il giorno della ripartenza e dell'arrivo a Treia ci ha rinfrescato con un bel temporale, che però il giorno prima sarebbe stato alquanto scomodo.

Vedo che questi resoconti sono sempre più disordinati.

Sabato  25 giugno, la partenza da Spilamberto  è stata un po' lenta: eravamo partiti dall'Emilia di buon'ora, sosta a Calcata per andare a trovare il vecchio "regno" di Paolo, e suo figlio Felix, che abbiamo trovato in gran forma. Il caldo era intenso e spossante, per cui, arrivati a Villa Lina ci abbiamo messo un po' a riprenderci e a raggiungere Sonia Baldoni e i suoi adepti, Laura, Fabrizio, Emilia e la padrona di casa. Nel frattempo oltre a me, Paolo e le nostre due amiche, Nelly e Marinella, erano arrivati Ettore e Giuseppe, Anatolia e Francesco ed altri.... 

Visita  pomeridiana al parco con raccolta di tiglio e sosta nel cerchio degli 8 alberi, visita alla Casa delle Erbe, una bella struttura ricavata da un capannone preesistente con cucina e sala conferenze strepitosa, dove l'indomani ci sarebbe stata una riunione della FAO. Poi cerchio di condivisione e presentazioni e infine cena condivisa con quello che ognuno aveva portato. Bella atmosfera. Nottata come già descritta prima.

L'indomani molti nella "casa" si sono "svegliati" presto e sono andati a fare colazione in paese. Alla spicciolata sono arrivati Stefano Panzarasa e Simona, Ciro Aurigemma e Roberto Caivano....  Altro cerchio di condivisione con proposte e pensieri sull'attuazione bioregionale, ecologica e spirituale. Le posizioni manifestate sono state differenti, ma si è sviluppata un'alchimia che ha consentito a d ognuno di lavorare anche molto sull'ascolto di sé stessi e degli altri, con partecipazione e accoglienza. Stefano ci ha allietato con alcune delle sue belle canzoni ecopacifiste.

Pranzo a Villa Lina, nella stessa sede del giorno precedente, in mezzo a un prato verde e sotto alberi secolari che ci tenevano freschi. Arrivata anche Luisa, la segretaria del Circolo Vegetariano VV.TT. che fu di Calcata. Il pranzo vegetariano preparato con cura e perizia e fantasia da Emilia è stato ottimo. Speciale la torta per festeggiare il compleanno del molto amato Paolo, una sfogliata con crema allo zenzero ricoperta da violette pansè. 

A quel punto ci voleva un riposino: io e Paolo e molti altri ci siamo diretti alle brande. Al risveglio la gradita sorpresa di vedere finalmente arrivati Giorgio Vitali e Orazio Fergnani, due novelli Don Chisciotte, preparatissimi e coraggiosi nelle loro battaglie, raggiunti dopo poco da due persone, ed altri due nuovi amici: Roberto e Rosy con una bella crostata alla marmellata di arancio. 

Di soppiatto dopo un po', mentre eravamo già in cerchio è comparsa da tra gli alberi Maria Castonovo, che ha portato una ventata di infinito e positività. Nel frattempo diversi erano ripartiti e quindi eravamo sempre all'incirca lo stesso numero, ma tutti questi movimenti infondevano sempre nuova energia alla discussione che si è mantenuta sempre ad un certo livello...

Alle 19 e 30 (del 26 giugno) abbiamo dovuto sospendere tutto in fretta: avevamo appuntamento con l'amica Ilaria, sua madre e Tania per andare a farci una pizza assieme al Lago di Vico. Abbiamo così chiuso in bellezza le due giornate, davanti ad un bel tramonto sul lago ed in buona compagnia, come buona è stata la compagnia nelle due intere giornate. La consapevolezza si fa strada in noi. Speriamo di poter essere sempre più gentili nei confronti della Natura.

Caterina Regazzi

Immagine incorporata 2



Rete Bioregionale Italiana - bioregionalismo.treia@gmail.com 

lunedì 27 giugno 2016

Albicocchi nel mondo. Informazioni cercasi per un documentario "La via degli albicocchi"


 
Cari amici, ho da chiedervi una cosa piccola. Con alcuni/alcune di voi è un discorso non nuovo.  
 
Avete voi, o conoscete qualcuno che abbia informazioni e/o ricordi sugli albicocchi che nascono da seme e danno frutti? Ce ne sono ancora in giro? Hanno ormai difficoltà a fruttificare a causa forse del cambio del clima?
 
Vorrei infatti fare il testo di un documentario dal titolo “La via degli albicocchi”. 
 
All’albicocco e al loro frutto sono molto affezionata fin da piccola. Gli alberi nascevano dalle albicocche - raccolti copiosi, al tempo! - cadute a terra e davano poi frutti senza bisogno di innesti, ottime albicocche. (Fra parentesi: seminando i nòccioli in luglio, senza più il guscio, ne nasce una grande percentuale).
 
Gli albicocchi nati da seme non venivano né potati né trattati. Almeno, papà non faceva nulla. In Piemonte si chiamano armugnà, gli albicocchi e anche il frutto. Mi incuriosisce, perché si chiamaArmeniaca vulgaris l’albicocco selvatico, albero dell'Asia centrale che è l'antenato diretto di piante coltivate in tutto il mondo e che è nella lista delle specie in via di estinzione. Quindi vorrei sapere e scusate la mia ignoranza botanica, se gli albicocchi fruttiferi nati da seme sono in pratica la stessa cosa dell’Armeniaca vulgaris!
 
Tante virtù! L'albicocco è anche fra i più antichi frutti coltivati ed è una specie i cui alberi sono longevi. Il suo frutto non è intaccato da mosche e vermi. Si usano i suoi “semi” per farne olio. Le albicocche secche, poi, sono ricche di ferro.
 
Ma non finisce qui. La via degli albicocchi percorre regioni difficili, ora afflitte dalla guerra - anche da quella al clima. Il longevo popolo pakistano degli Hunza d'inverno sopravviveva grazie alle albicocche essiccate in estate sui tetti; ora quell’area è afflitta dalla guerra. Anche l'Afghanistan era un frutteto, prima dei decenni di guerra, e fra le Comunità del cibo di Slow Food ci sono i produttori afghani di albicocche. In Siria prima del 2011 e della guerra le albicocche essiccate erano la base per varie preparazioni…adesso non so che fine hanno fatto… In Kirghizistan le albicocche sono importantissime; vengono essiccate sull’albero con il nocciolo e sono incredibilmente buone.  Anche iTurchia e in Iran sono tuttora una fonte di reddito. Un altro grande produttore di albicocche è l’Algeria, praticamente quasi nel deserto! 
 
Aspetto dunque informazioni da voi…

 Marinella Correggia - mari.liberazioni@yahoo.it

venerdì 24 giugno 2016

Fine giugno 2016 - Ritorno a Treia (via Calcata, Nepi, Ronciglione)



Il 25 giugno 2016 partiamo Caterina, Nelly, Marinella ed io sulla macchinetta a metano di Marinella diretti all'Incontro Collettivo Ecologista 2016. Prevediamo di passare da Calcata verso le 12.30 per una visita veloce al borgo, uno spuntino ed un saluto ad alcuni amici e parenti. Prossima tappa Nepi per un tè a casa di Luisa (la nostra segretaria ufficiale) per poi proseguire tutti assieme a Villa Lina di Ronciglione, dove si tiene l'incontro (ingresso di Viale della Resistenza 65). 

Il programma pomeridiano del 25 giugno  prevede una visita al giardino botanico ed alle 18 l'inaugurazione della Casa delle Erbe. Alle 20 accensione del fuoco rituale e condivisione del cibo vegetariano da ognuno portato. Al termine andiamo a pernottare nella struttura "Il Fienile" che si trova sempre in Viale della Resistenza, vicino la cabina enel, a circa cento metri dal cancello di Villa Lina. 

La domenica 26 giugno saremo tutto il giorno nel "Fienile" per lo scambio di esperienze e delle varie proposte e comunicazioni bioregionali. Portatevi stuoie per sedere nel prato. Il pranzo biovegetariano è preparato a cura dello staff di Villa Lina  e si tiene in un luogo che verrà comunicato lì per lì. La sera dopo la presentazione dei nuovi Quaderni di Vita Bioregionale, e di alcuni libri sull'ecologia profonda, spiritualità laica e bioregionalismo, l'incontro si concluderà con una pizzata (alla romana) in un ristoro consigliato da Ilaria sul lago di Vico. 

Lunedì (27 giugno) mattina ripartiamo facendo nuovamente tappa a Calcata, per un estremo saluto ad amici e parenti, e continuiamo poi verso Treia dove contiamo di essere a casa verso il primo pomeriggio. 

Martedì, 28 giugno 2016, facciamo una riunione di coordinamento del Comitato Treia Comunità Ideale, per definire programmi ed iniziative in corso. L'Incontro si tiene alle ore 21, in Via San Marco Vecchio n. 17/C. a Passo Treia, a casa di Lauretta e Adriano, i quali hanno già dato la loro disponibilità ad ospitarci e ad essere presenti. Spero che voi tutti possiate partecipare, è importante... 

A presto, Paolo D'Arpini e Caterina Regazzi


(Per comunicare con noi potete chiamare Caterina al 3336023090)

giovedì 23 giugno 2016

Roma, dal 12 al 16 settembre 2016 - Cooperazione Internazionale e Sovranità Alimentare

Cooperazione Internazionale e Sovranità Alimentare: un’analisi critica
dal 12 al 16 settembre 2016 presso l’Università La Sapienza di Roma
 
In un’epoca in cui “nutrire il pianeta” equivale spesso a “nutrire le multinazionali”, appare più che mai urgente e necessario ripercorrere le tappe che hanno portato movimenti sociali e società civile, in tutto il mondo, a sancire il Diritto al Cibo come un fondamentale Diritto Umano, basato sull’accesso all’alimentazione, sul diritto a produrre secondo le proprie necessità, culture e tradizioni, nel rispetto dell’ambiente e delle persone: in poche parole, sulla Sovranità Alimentare.
Obiettivi e modalità
Cinque intense giornate di studio per approfondire, in maniera critica e fuori dagli schemi, gli aspetti fondamentali della cooperazione allo sviluppo legati in particolare al tema della sovranità alimentare. L'obiettivo è quello di fornire ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze per poter lavorare nel settore della cooperazione internazionale, sia per quanto riguarda il lavoro "sul terreno", ovvero nei cosiddetti Paesi in Via di Sviluppo, all'interno di progetti e programmi, sia nell'ambito dell'advocacy e lobbying, dei dibattiti internazionali, dei processi di decision making sui quali si fondano le politiche a tutti i livelli.
Le giornate, di 6 ore ciascuna, saranno alternate da interventi frontali ed esercitazioni pratiche, con proiezioni di video, distribuzione di materiali didattici e bibliografie, e discussioni/dialoghi su quanto esposto dai docenti. I partecipanti saranno stimolati a partecipare in maniera attiva, contribuendo anche con le loro esperienze, conoscenze e capacità critiche ad approfondire il dibattito.
Iscrizione e costi: 
Per iscriversi,  ed avere informazioni sui costi, è necessario inviare CV e lettera motivazionale a summerschoolcooperazione@gmail.com entro il 10 agosto 2016. Il corso verrà attivato al raggiungimento di un minimo di 10 iscritti ed un massimo di 30.
Patrocini e collaborazioni
La summer school è organizzata da Terra Nuova e il Centro Internazionale Crocevia, in collaborazione con il COCIS, e gode del patrocinio dell'Università La Sapienza e dell'Università della Calabria.

L'attività rientra nell'ambito della campagna Hands on the land for food sovereignty



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Alessia Bartolomei
Terra Nuova - Centro per il volontariato Onlus
viale Liegi, 10
00198 Roma
skype: alebart1982
tel: +39 320 1575569

mercoledì 22 giugno 2016

Montalto delle Marche, 26 giugno 2016: "Lavandaso" - (Festa della lavanda della Valdaso)



Sono lieto di annunciare la V edizione di “LAVANDASO, Festa della lavanda della Valdaso”, che si svolgerà domenica 26 giugno 2016 presso il Mulino Sisto V, in località Contrada Lago di Montalto delle Marche. Il mulino Sisto V è un’altra perla del nostro patrimonio culturale diffuso e LAVANDASO contribuisce, tra l’altro, a farlo conoscere. L’edificio e’ un mulino fortificato del ‘300 che porta il  nome del mitico papa di Montalto delle Marche “Sisto V”.

Vi aspettiamo numerosi in questo posto incantato per vivere una giornata diversa tra tanti spettacoli, laboratori, mercatini, gastronomia tradizionale, convegni e concerti al profumo di lavanda. 

Roberto Ferretti

Lavandaso - locandina

Lavandaso,  festa della lavanda di Valdaso


Domenica 26 giugno 2016
Il Comitato per la festa ” Lavandaso ” con il patrocinio del comune di Montalto delle Marche e della rivista “Vita in Campagna” presenta la V edizione di 
” – LAVANDASO – FESTA DELLA LAVANDA DELLA VALDASO – ” 
presso Mulino Sisto V – C.da Lago, Montalto delle Marche (AP).

“Lavandaso” ha lo scopo di promuovere il territorio piceno, in particolare la Valdaso, attraverso il recupero della coltivazione della lavanda, la “spighetta” come veniva comunemente chiamata nel passato.
Tale manifestazione rappresenta altresì una occasione per la valorizzazione del patrimonio delle erbe naturali, eduli officinali e tintorie, con tutte le numerose declinazioni di questi prodotti, per mettere in motocreatività, per favorire relazioni sociali, in particolare nel settore di un turismo ecocompatibile, per stimolare la fantasia, per migliorare la qualità della vita e, non ultimo, per incentivare una economia integrativa a beneficio di piccoli imprenditori creativi che non hanno grossi capitali da investire.

Programma:


MOSTRE E LABORATORI – a partire dalle h. 10:00
  • ore 10:00       INAUGURAZIONE con la MOSTRA D’ARTE: “Pionieri dell’agricoltura” un                                     progetto di Coquelicot Mafille a cura di Sibilla Arte Ass.Cult.
  • ore 16:00       ALLEGRIA DEL SALTARELLO: come muovere i primi passi (Flavia Capra,                                       Michele Bartucci)
  • ore 15.00   *   AVVICINAMENTO AL DJEMBE  (Tony Santos)
  • ore 17:00   *   PIZZICA SENSORIALE: ARTE E MOVIMENTO  (Flavia Capra, Marialuisa                                       Nasini)
  • ore 18:30   *   AVVICINAMENTO ALLO YOGA  (Antonella Degasperi)
  • ore 18:00       PASSEGGIATA FOTOGRAFICA  (Daniele Cinciripini)
  • ore 18:00       PASSEGGIATA SENSORIALE: storie racconti e paesaggi (Associazione                                           Antichi Sentieri Nuovi Cammini, Appignano)

Durante la manifestazione si svolgeranno inoltre:
*  LABORATORIO DI PANIFICAZIONE E PIZZA (Pierberardo Lucini
*  LABORATORIO DI DISTILLAZIONE DELLA LAVANDA (Luigina Lupi)
*  LABORATORIO CONFEZIONAMENTO SACCHETTI DI LAVANDA (Donatella Verdecchia)
*  LABORATORIO DI RIUTILIZZO DI MATERIALI DI RICICLO (Fausto Giusti)
*  LABORATORIO ESPRESSIVO IN TERRACRUDA (Gigliola Rosciani)

CONVEGNI E SEMINARI – a partire dalle ore 10:45

ore 10:45 Saluti Istituzionali
ore 11:00 LE MARCHE E LA DIETA MEDITERRANEA: UNO STILE DI VITA
Introduzione di Roberto Ferretti (Presidente Associazione di Tutela e Valorizzazione della Valdaso) e Lando Siliquini (Presidente Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea)coordina il giornalista Alberto Locatelli (La vita in campagna)
  • Agricoltura di qualità: il modello della cooperativa agricola di comunità Olimpia Gobbi, Roccamadre – costituenda Cooperativa Agricola di Comunità Francesco Donadini, Sapori d’Italia
  • Turismo relazionale e dieta mediterranea “Student Competition” – Adolfo Leoni, Antichi Sentieri Nuovi Cammini “Girovallando” – Antonella Nonnis, Ecomuseo della Valle dell’ Aso
  • Showcooking IL PESCE DI CAMPAGNA: STRUMMU, SARDELLE E VACCALA’

Approccio “archeo-moderno” alla nostra tradizione culinaria
Giovani ed affermati chef rivisitano in chiave moderna antiche ricette della tradizione, affiancati e coadiuvati dagli allievi della scuola alberghiera.


ore 16:30 PRESENTAZIONE LIBRO “I RACCONTI DEL PIATTO” di Roberto Ferretti

SPETTACOLI – a partire dalle ore 10:00
  • ore 11:30 “BATTESIMO DELLA SELLA  Spettacolo con i cavalli per bambini, a cura dell’Ass.”Walkirie e Caballeros” di Appignano del Tronto
  • ore 19:00 SBANDIERATORI DELLA CAVALCATA DELL’ASSUNTA DI FERMO – CONTRADA PILA
  • ore 21:00 CONCERTO A LUME DI CANDELA E PROFUMO DI LAVANDAvioloncello e chitarra del Duo Fiore (Camilla e Chiara), con il m° Dante Milozzi (flauto)







Info: 
(B&B La Scentella)
C.da Sant’Antonio, 4
63848 Petritoli (FM)

martedì 21 giugno 2016

I suoli emiliani e romagnoli chiedono attenzione


Il suolo è una risorsa non rinnovabile che svolge numerose funzioni e servizi ecosistemici: le nuove pagine del sito Web della Regione Emilia Romagna dedicate a suolo e pianificazioneapprofondiscono il tema raccontando come il suolo interagisce con le attività umane e come le scelte nell'ambito della pianificazione territoriale possano condizionare pesantemente la disponibilità di questa risorsa, valorizzando o penalizzando i servizi ecosistemici che esso svolge.
Attraverso alcune riflessioni e diversi casi studio elaborati nella Regione in questi anni, vengono offerti alcuni spunti per comprendere le dinamiche ambientali a cui i nostri suoli sono sottoposti, alla luce soprattutto dei grandi cambiamenti di uso del suolo degli ultimi decenni.
La protezione del suolo è un tema molto considerato a livello europeo e l’Unione Europea riconosce il ruolo vitale svolto dal suolo, uno dei tre elementi naturali essenziali per la vita, supporto per un gran numero di attività umane, la sua immensa ricchezza di diversità biologica e variabilità genetica, la sua capacità di immagazzinare, trattenere e filtrare l’acqua ed altre sostanze nonché il suo ruolo chiave per quanto riguarda la produzione di biomassa, alimenti e materie prime.
Nelle pagine Web della Regione Emilia Romagna non mancano poi l'aspetto normativo, il materiale divulgativo per ragazzi e ragazze delle scuole medie e superiori ed il collegamento a contenuti sui social media più diffusi.

(Fonte: Arpat)