Qualcuno dei nostri lettori obietta: “Siete sempre lì a denunciare questo o quel sopruso, questa o quella legge porcata, etc. etc. Ma quali sono le vostre proposte alternative?”
Domanda di Roberto Ficini: “Hanno in mano il potere legislativo, il potere coercitivo e il potere finanziario. Hai qualche idea per mandarli a casa che sia meno drastica di quello che sta succedendo nel mondo arabo? Io non ne vedo e comunque se anche li mandiamo a zappare la terra chi verrà dovrà sempre andare dai banchieri a elemosinare soldi per la nazione, soldi che dovremo restituire con gli interessi e la storia ricomincerà con altri camerieri dei banchieri e noi sempre a fare gli schiavi…”
Risposta e qualche consiglio. Tutto comincia sempre da piccole cose! Per esempio bandisci le droghe (e simili) dalle tue compere; usa la medicina alternativa il più possibile (metà delle malattie sono inventate); compra solo italiano e se possibile solo bioregionale; impara a riconoscere le erbe commestibili ed officinali che sono gratuite in natura; usa il meno possibile la moneta, comincia a donare il tuo tempo e prima o poi qualcuno te lo restituirà; chiudi i conti correnti nelle grandi banche e spostali in quelle piccole di credito cooperativo locale e tratta sempre le condizioni magari con l'aiuto di un avvocato amico; manda lettere ed email sui temi ambientali a tutti i giornali, a tutti i partiti, a tutte le istituzioni continuamente ed ogni giorno; cominci a fare denunce su denunce, abbandona il telefonino, spegni la tv e non comprare i prodotti che pubblicizza; riduci i consumi; usa il meno possibile l’auto o addirittura rinunciaci; informati informa e divulga…
Il nostro è un potere soffice, che si insinua pian piano nelle pieghe della società, ma dobbiamo crederci… E forse un giorno ci ritroveremo, milioni di bioregionalisti vegetariani e nonviolenti, a circondare il parlamento finché i deputati non decidono veramente di cambiare politica e sistema economico, come la sovranità monetaria ad esempio.
Paolo D’Arpini, Rete Bioregionale Italiana
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