L'Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) sostiene, nel rapporto “SOER 2015 — The European environment — state and outlook 2015", che se l'Europa vuole raggiungere gli obiettivi prefissati nel 7o Programma di azione ambientale “vivere bene entro i limiti del nostro pianeta” dovrà trasformare radicalmente i sistemi legati al cibo, all'energia, alla mobilità e all'ambiente costruito.
È importante però tener presente che il cambiamento ambientale globale sarà influenzato in modo significativo nei prossimi decenni da una varietà di megatrend globali - su larga scala, ad alto impatto e spesso interdipendenti dal punto di vista sociale, economico, politico, tecnologico.
In SOER 2015, l'EEA ha individuato ed analizzato 11 megatrends globali rilevanti per il futuro dell'Europa, fra cui l'aumento dell'inquinamento ambientale, i cambiamenti climatici, l'accelerazione del cambiamento tecnologico, l'aumento delle pressioni sugli ecosistemi bioregionali.
Anche se le tendenze globali sono normalmente al di là della capacità di una nazione di influenzarle direttamente, esse rappresentano comunque sfide molto reali, per questo l'EEA ha deciso di stringere una forte cooperazione con la propria rete di partenariato EIONET di informazione ed osservazione ambientale, per colmare le lacune nelle conoscenze attuali attraverso due attività principali:
- valutazione dei passaggi verso la sostenibilità e le innovazioni di nicchia nei paesi Eionet. Il gruppo di lavoro dedicato ha già pubblicato il report “Sustainability transitions: now for the log term” ed elaborato un apposito questionario online che è stato somministrato a tutti i centri tematici di riferimento dei 39 paesi aderenti al network EIONET;
- esplorazione delle ricadute dei megatrends globali sull'ambiente e sulle politiche ambientali a livello nazionale.
Il report appena edito dall'EEA ”Mapping Europe's environmental future: understanding the impacts of global megatrends at the national level: method tool kit” sviluppa questo secondo filone di studio illustrando la logica per identificare le implicazioni dei megatrends a livello regionale, nazionale o europeo; inoltre vuole spronare gli stati membri a produrre propri studi nazionali. Nel far ciò descrive il contesto, le ragioni per cui comprendere le tendenze globali sia così importante e suggerisce la metodologia per farlo.
(Fonte: Arpat)
Commento di Massimo Marchi:
RispondiElimina"... non credo sia possibile ..è vero che ci vuole una rivoluzione economica ma prima ci vuole una rivoluzione sociale per avere un modo di fare economia ecocompatibile... la comprensione del problema e l'accettazione di cambiare avviene solo se ci sono delle persone che lo vogliono fare e che sono disposti a perdere tempo soldi e a lottare per un cambiamento, la rivoluzione per l'ambiente dovrebbe avere la portata di una rivoluzione alla "francese" questa rivoluzione ha fatto uscire l'europa dalle monarchie e ha dato le basi dello stato moderno ma in realtà è stata la rivoluzione di provare a PENSARE in modo diverso... Per fare questo tutto il settecento ha fatto da preparazione ..tanto tempo... Ma per l'ambiente non c'è più tempo anche perché in questi ultimi vent'anni le cose sono andare in senso contrario e non hanno smesso di avere questa direzione. Quando capiremo che dovremo cambiare sarà troppo tardi, non si potrà cambiare con i surrogati perché ci rimarranno solo questi dopo che il pianeta sara pieno dei nostri scarti. La gente pensa solo a divertirsi e a mantenere alto il suo stile di vita, chi pensa in questo modo sono in forte maggioranza. Basti solo pensare che il "terzo mondo" è affamato di benessere da "sogno americano" nel 1990 la FRITTATA l'abbiamo fatta noi andando in Cina e India, dove andavano ancora in bicicletta. Poi l'America e l'Europa hanno portato i capitali per fare tanta e tante industrie inquinanti, si vede che quello che avevano in occidente non bastava, infatti il capitale deve sempre essere in perenne espansione se no muore, esso campa di competizione continua, una specie di guerra ... ma per non fare arrivare il socialismo prima ci faranno morire tutti di immondizia"