Ecco qui la causa. E i “nostri” continuano a spargere scie chimiche in cielo, forse nella speranza di ridurre l'inquinamento globale (?), quando invece esso è causato dall’energia nucleare di centrali, bombe e navi nucleari sparse per il pianeta, nonché dagli allevamenti di animali da macello e da formaggio.
Ecco la spiegazione:
I livelli di radioattività misurati al largo di Fukushima sono ancora elevati, tra 10 e 100 volte superiori al normale al largo della costa occidentale degli Stati Uniti e lo sforzo per diminuire la quantità di materiali radioattivi che ancora inquinano l’oceano è in corso.
E’ stato costruito un muro di ghiaccio intorno alla centrale profondo 30 metri; lo hanno finito, peccato che l’acqua arriva fino 200 metri sotto i reattori. Ciononostante sperano di arrivare al 50% in meno di quantitativo di acqua radioattiva, pari oggi a 300 tonnellate giornaliere). Molti tecnici dubitano che possa funzionare.
Fino a che punto si è diffusa la radiazione?
Dall’altra parte del Pacifico, in California, è stanno anche sperimentando una valanga di insolito spiaggiamento di mammiferi marini. Negli ultimi mesi, un numero insolitamente elevato di balene si è spiaggiato sulla costa della California. Ai primi di luglio, i residenti di San Francisco hanno scoperto un delfino spiaggiato, leoni ed elefanti marini. Nel frattempo, un numero record di cuccioli di leoni marini affamati è stato trovato da San Francisco a San Diego.
La spiegazione ufficiale per lo spiaggiamento del leone marino e per alcuni degli altri mammiferi marini morti è una scarsità di cibo causata da acque oceaniche insolitamente calde, anche se gli scienziati rimangono dubbiosi sulla causa immediata delle anormalmente alte temperature
In pratica, l’intero oceano pacifico è diventato radioattivo. Ricordate l’Apocalisse, in cui si dice “un terzo delle acqua sarà contaminato”. E il Giappone settentrionale dovrebbe essere evacuato, cioè 50 milioni di persone da spostare. Se dovesse arrivare un altro terremoto (e arriverà) le 15.000 barre radioattive tuttora stoccate lì renderebbero l’intero Giappone invivibile.
Nel mondo ci sono:
450 centrali nucleari con più di 40 anni di attività
120 sottomarini nucleari, alcuni dismessi nel mare di Bering al nord della Russia, vicino al polo nord
100 per la ricerca
oltre 15.000 bombe nucleari sparse qua e là-
Di tutto questo i mass media tacciono.
“Siamo salvi perché qualcosa nel paese della tecnologia non ha funzionato”. Si chiude così il docufilm dal sapore apocalittico ‘Fukushima – A Nuclear Story’, in onda in prima visione assoluta venerdì 11 marzo alle 21 su Sky Cinema Cult HD (canale 314 di Sky), Sky TG24 HD (canali 100 e 500 di Sky) e su Sky TG24 (canale 50 del DTT). Cosa racconta il documentario? Ripercorre il disastro nucleare attraverso gli occhi e la voce di Pio d’Emilia, corrispondente di SkyTG24 che vive in Giappone da più di 30 anni, il primo giornalista straniero ad essere entrato nella cosiddetta ‘zona proibita’ e a raggiungere la centrale nucleare. Un racconto puntuale di quello che successe, e sarebbe potuto succedere, in quella terribile giornata di marzo quando il terremoto di Sendai di magnitudo 9,0, con epicentro in mare, e il successivo tsunami colpirono il Giappone settentrionale al largo della costa della regione di Thoku.
Ciao F.
Ciao, Marco
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