Si intensifica l'azione dell'Europa per proteggere e risanare le foreste del pianeta.
La Commissione Europea ha pubblicato una comunicazione di ampia portata in cui vengono delineati nuovi quadri d'azione contro la deforestazione. L'obiettivo è quello di aumentare la salvaguardia delle foreste esistenti, soprattutto quelle primarie, e di accrescere la superficie forestale mondiale, nel rispetto della sostenibilità e della biodiversità.
Il documento intende nello specifico stimolare nuovi interventi di regolamentazione per ridurre la deforestazione causata dai consumi degli Stati membri individuando cinque priorità.
In primo luogo minimizzare l'impronta dei consumi sul suolo e incoraggiare il consumo di prodotti provenienti da catene di approvvigionamento che non contribuiscano alla deforestazione all'interno dell'Unione, attraverso la creazione di una piattaforma che coinvolga i vari portatori di interesse, e il miglioramento dei sistemi di certificazione dei prodotti.
Con l'intento di agire anche dal punto di vista dell'offerta commerciale, l'Unione intende collaborare con i paesi produttori per diminuire la pressione sulle foreste, supportandoli nella creazione di politiche e bioeconomie nazionali sostenibili che aiutino i piccoli agricoltori nella gestione del suolo agricolo e forestale.
Dal punto di vista della cooperazione allo sviluppo l'UE si impegna inoltre a promuovere nei consessi internazionali questo tipo di politiche e garantisce che gli accordi commerciali stipulati con l’Unione prevedano disposizioni per la conservazione delle foreste esistenti e per fermare il degrado forestale.
A livello di finanziamenti sia per quanto riguarda il settore pubblico che per quello privato, la Commissione si impegna anche a incentivare una gestione sostenibile delle foreste esistenti e a favorire la rigenerazione di nuove superfici boschive. Uno degli strumenti prevederà la collaborazione degli Stati membri nella promozione di una finanza verde che incoraggi nuove sovvenzioni.
Con l'obiettivo di supportare una maggiore disponibilità, una più alta qualità e un più facile accesso alle informazioni sulle foreste e sulle catene produttive si propone infine di istituire un Osservatorio Europeo sulla Deforestazione e sul Degrado Forestal e, nell'ottica di garantire un monitoraggio continuo e una misurazione dei cambiamenti sulla superficie forestale globale che permetta a enti pubblici, consumatori e imprese di attuare scelte sostenibili supportate dal controllo della filiera di approvvigionamento. Tra le possibilità vagliate dalla Commissione rientra anche quella di ricorrere in maniera sistematica al sistema di osservazione satellitare Copernicus.
La più recente comunicazione sulla protezione delle foreste si inserisce all'interno di un percorso decennale di lotta al disboscamento che ha visto l’Unione Europea porsi obiettivi ambiziosi quali quello di fermare entro il 2030 la perdita globale di superfici forestali e di dimezzare nello specifico la deforestazione tropicale entro il 2020. Obiettivi che però negli anni hanno trovato difficoltà ad essere raggiunti.
Le foreste del pianeta conservano circa l’80% della biodiversità terrestre e rappresentano una fonte diretta di sostentamento per le comunità locali, pari a un quarto della popolazione mondiale, oltre a rappresentare un valore culturale, sociale e identitario. Inoltre sono una risorsa fondamentale per la lotta contro l’emergenza climatica. Secondo le Nazioni Unite le foreste catturano un terzo delle emissioni prodotte ogni anno dai combustibili fossili e la seconda causa di emissioni è proprio il consumo e i cambiamenti d’uso del suolo dovuti alla deforestazione, che sono responsabili del 12% del totale della anidride carbonica presente in atmosfera.
Per raggiungere gli obiettivi di abbattimento delle emissioni fissati dagli Accordi di Parigi sarà necessario invertire il trend con cui le foreste stanno scomparendo. Fin dagli anni novanta si stima siano andati persi oltre 130 milioni di ettari di foreste, a causa dell’aumento della domanda di alimenti, mangimi, biocarburanti, legname e dall’aumento generale dei consumi soprattutto di materie prime quali soia, olio di palma, carne, caffè e cacao, di cui l’Europa è grande importatrice. Secondo il documento della Commissione, i consumi dell’Unione sarebbero responsabili di circa il 10% della deforestazione su scala globale, questo riconoscimento di responsabilità viene visto così come l’occasione per assumere un ruolo da battistrada nella salvaguardia delle foreste.
Per approfondire leggi la comunicazione Stepping up EU Action to Protect and Restore the World’s Forests
Testo di Giulia Casasole
(Fonte Arpat)
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