Ogni storia bioregionale che noi raccontiamo emette quella forza che la pervade nella volontà di rispettare tutto ciò che è ancora vivo. Le nostre esperienze personali vissute concordano sull'importanza di mantenere o salvare territori che hanno perso col tempo la loro identità perché nessuno li cura più.
Alcuni fra i bioregionalisti sono dei ri-abitatori che hanno cambiato stile di vita per ritornare ai ritmi naturali del lavoro della terra. Per loro è fondamentale descrivere un percorso lungo e laborioso che li ha portati, dopo anni e tante fatiche, a raccogliere i frutti, a far prosperare gli orti e pascolare gli animali che animano i prati.
È ritornato il linguaggio della
selvaticità, il richiamo profondo delle radici che ci collegano
attraverso i mondi sotterranei e cosmici.
Siamo nel bel mezzo, con i
piedi per terra, visibili e invisibili, immobili e mobili, nella rete
senza inizio e senza fine, immersi in una danza rivolta alla Terra.
Difenderla è il grido di tutti noi viventi, piante, rocce e animali.
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