Forse il mestiere più antico del mondo è con molta probabilità il raccoglitore/trice di erbe spontanee. Gli studiosi di Antropologia e di Etnobotanica datano a circa 20 mila anni fa la nascita dell’agricoltura, ma prima di quest’ultima e per diversi millenni l’uomo si è cibato principalmente di erbe spontanee, bacche, radici, semi, tuberi, ecc…, che trovava in una natura pressoché incontaminata.
Con il tempo abbiamo dimenticato che le piante non sono solo quelle coltivate nell’orto e nei frutteti, abituati come siamo a trovarle aggiustate in bell’ordine, quasi fossero di plastica, sui banchi dei moderni supermercati. Ma sono anche e soprattutto quelle che crescono in modo spontaneo, cioè quelle selvatiche, meglio se raccolte in terreni meno inquinati.
Rispetto alle generazioni dei nostri progenitori, che sapevano molto bene cosa voleva dire “andar per erbe”, stiamo perdendo questo inestimabile patrimonio di conoscenze naturali e culturali. Oggi riscoprire la ricchezza delle piante ci permette di riconquistare quel contatto con la natura assolutamente necessario per la salute della Terra e per il nostro benessere. Libro consigliato: Erbario di Barbanera.
Michele Meomartino
Commento di Ferdinando Renzetti:
In Calabria, alcune tribù nomadi in transizione, mi hanno regalato una piantina di sempervivum, sul vaso di terracotta, con un pennarello nero, hanno scritto questa dedica:
X Ferdi il poeta
che viaggia senza meta
xchè sempre si ricordi
dei prati verdi
delle corse di una bambina
dell'enula, dell'inula
e della ditricchia profumatina
delle erbe odorose
del vero senso delle cose
naufrago sull'isola
una barca di legno
di tutto ciò che ancora è degno
un coniglio dal muso nero
un topo affranto
una foglia d'amaranto
poi davvero... che incanto
Ciao Michele ....ma è verissimo, le erbe i fiori conservano tutte le loro qualità alla massima potenza quando sono allo stato selvatico e in luoghi più lontani possibili dalla cosiddetta civiltà. Lo ha appurato anche il dottor Bach con i suoi fiori che raccomanda di raccogliere solo fiori selvatici e in luoghi più incontaminati possibile...poi nutrimento e cura sono collegati indissolubilmente e perciò all'alimentazione è collegata la salute psicofisica dell'essere umano. Un abbraccio Michele, un saluto a tutti.
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