Stiamo lavorando, Caterina ed io, alla correzione delle bozze del nuovo libro sull' "Alimentazione Bioregionale" (che uscirà prossimamente).
Qui vorrei raccontarvi cosa ritrae e cosa significa l'immagine della copertina del libro.
Diversi anni fa, quando ancora abitavo a Calcata, organizzai una escursione nella valle del Treja alla ricerca di erbe selvatiche commestibili. Tra i partecipanti c'era anche la giornalista de Il Manifesto, Marinella Correggia, della quale un intervento è contenuto nel libro. Durante la passeggiata ci fermammo in un terreno anticamente chiamato "Gli Orti di Cristo" che dopo essere servito per la sopravvivenza di molti calcatesi (per questo il nome), allorché gli abitanti originari di Calcata si trasferirono al nuovo centro quel terreno fu per anni adibito a discarica comunale.
Malgrado le condizioni disastrose in cui quel bellissimo luogo, terrazzato a più liveli e con numerose grotte al suo interno, era stato ridotto, lo acquisii e lo ribattezzai “Tempio della Spiritualità della Natura”.
Con il lavoro di diversi volontari e il patrocinio della Provincia di Viterbo, pian piano riuscii a "bonificare", nei limiti del possibile, quel luogo che era stato considerato "sacro" e lanciai un’idea buona anche per esaltare valori estetici e bioregionali. In questo “tempio della natura” cercai di riportare in luce un insediamento "naturalistico", con la presenza di vari animali liberi, di alberi da frutto e di piccole coltivazioni bioregionali.
Durante il lavoro di bonifica dalle immondizie accumulate un giorno trovai un bambolotto in plastica, era ancora in buone condizioni e non so perché fosse stato gettato via. Volendo conservarlo ed anche lasciare un simbolo di come l'uomo avesse abbandonato la natura, distruggendola e diventando di plastica anch'esso, posizionai il bambolotto sui rami di un nocciolo come un segnale di ritorno alla vita. Una sorta di nuovo Adamo che riscopre le sue origini nel Paradiso Terrestre ed allo stesso tempo lancia un messaggio simbolico... se l'uomo abbandona e trasgredisce le leggi di natura perde l'anima e diventa un bambolotto di plastica.
Marinella Correggia fu molto toccata dalla simbologia rappresentata da questa scenetta e scattò una foto. E me la consegnò anni dopo durante una recente visita che mi fece a Treia, in occasione di un'altra escursione erboristica svoltasi durante un'edizione della Festa dei Precursori.
Paolo D'Arpini
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