E' questo un Papa che mi piace
sempre di più, prima per la sua semplicità e solarità nell'interfacciarsi con
la gente e poi per le sue dichiarazioni coraggiose contro i falsi sistemi social
-politici e finanziari del pianeta.
Le affermazioni che mi sono rimaste più
impresse sono state quelle legate all'analisi e al giudizio del nostro mondo
consumistico e finanziario. "Dio non ha creato il danaro.. esso è opera
dell'uomo ed esso ci rende schiavi....." La seconda affermazione è stata
più forte, quella di venerdì scorso in occasione di un incontro con le comunità
religiose internazionali e con i giovani scout: "Siamo circondati da
interessi non vicini all'uomo, dal denaro..... è ora di ribellarsi!!"
E' allora che aspettiamo, usciamo da questi
vincoli che ci soffocano, che portano l'uomo ad aggredire altri uomini, a
suicidarsi perché oppresso da debiti, a vedere la natura continuamente
violentata e intere foreste distrutte per far spazio a pascoli per produrre più
carne per i vari McDonald's, ecc. ecc. .... Possibile che deve essere un Papa a
suggerirci di dire BASTA!
Oggi i
nostri politici al governo continuano ad impantanarsi sempre di più, affondano
nella melma del disastro annunciato, nel tentativo di rispettare i diktat della
finanza internazionale, delle banche europee, sempre più ingorde, e degli
interessi di nazioni più "furbe"e autoritarie.
Questi politici mi fanno
in un certo senso tenerezza, ma anche tanta rabbia. Possibile che non abbiano
ancora capito che in questo modo stiamo entrando in un buco nero da cui poi non
riusciremo più ad uscirne se non con una vera e propria risposta energica delle
masse popolari esasperate? E allora?
Possibile che non esista un piano B per uscire fuori da quest'incubo?
Il Papa
ci ha dato un suggerimento: - Dire basta al commissariamento delle nostre anime
da parte del "Dinero". Non
dobbiamo più aspettare e illuderci che politici "illuminati" uno di
questi giorni a Roma dicano basta! Su questo il Papa è stato chiaro, il
"Basta" deve dirlo ogni uomo, partendo prima dall'intimo della sua
anima per poi tradurlo nella forza del suo corpo. Se l'uomo vuol tornare a
vivere con dignità, a sperare in un domani, a garantire ai propri figli e
nipoti un pianeta su cui vivere, deve per prima cosa imparare a mettere da
parte i suoi piccoli interessi quotidiani e tornare a capire che anche lui è un
elemento, anche se piccolo, ma importante perché appartiene ad un'entità più
grande che è l'umanità. Se l'umanità soccombe, soccombe anche il piccolo uomo.
Qualcosa allora si può e si
deve fare, qualcosa di estremamente importante: una "Rivoluzione Culturale", una grande
mobilitazione di popolo, iniziando dalla nostra vecchia Europa. Servono azioni
concrete capaci di ribaltare la pressione soffocante e umiliante voluta e costruita
su ognuno di noi dagli interessi di pochi "signori della morte"
attraverso le loro lobbies politiche e finanziarie. Vere e proprie
"sette" che agiscono non per il bene delle nazioni e dei popoli, ma
solo per il loro egoistico tornaconto.
Serve, quindi, organizzare una grande
marcia pacifica verso il cuore dell'Europa politica. Una mobilitazione
straordinaria in cui noi tutti si possa giungere fino a Bruxelles per chiedere
ai dirigenti dell'EU di bloccare l'Europa delle banche e dell'euro e costruire invece,
da subito, l'Europa dei popoli. Un'Europa capace di salvare l'uomo, la sua
intelligenza, la sua cultura e la sua sensibilità.
Questo grande Papa ci ha dato
un suggerimento: "..o ci ribelliamo ora al denaro e a tutte le sue mere strutture
di sostegno o perdiamo per sempre la nostra dignità di essere umani".
E
allora che si cominci ad organizzare un grande movimento capace di portarci
fino al Parlamento Europeo, iniziando dal profondo sud italiano, dalle isole
dell'Egeo e dalle coste atlantiche del
Portogallo e tutto questo per far capire ai nostri politici europei che le
nostre nazioni non sono fatte solo di banche e di interessi finanziari, ma
soprattutto di esseri umani. Sarà questa un altra voce nel deserto? Non lo so!
Voglio solo sperare che qualcuno inizi a riflettere su quanto sta accadendoci e
a pensare di fare qualcosa di concreto per uscire da quest'incubo. Infondo
tutte le grandi rivoluzioni culturali dell'uomo, piccole o grandi, sono partite
da una semplice idea.....
Ennio la Malfa
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