Il 3 maggio 2014 sono
stato all'incontro di presentazione della lista di Franco Capponi che
concorre come sindaco al comune di Treia.
Ero stato invitato da Laura, la
moglie di uno dei candidati, alla quale avevo affidato un mio
libricino indiano di canti, essendo lei una rilegatrice, che
abbisognava di urgenti riparazioni in seguito all'uso pluriennale che
l'aveva reso una specie di straccetto di carta.
Debbo dire che sono
rimasto piacevolmente meravigliato del lavoro di restauro svolto da
Laura. Il libro adesso sembra quasi nuovo. Ma a proposito di libri
debbo anche fare una similitudine fra il nome della lista che si
chiama “Treia 2020 Capponi sindaco” ed il libro di Peter Boom
(con cui collaborai alla stesura) intitolato “2020 il nuovo
messia”. Strano neh?
Nella prefazione da me scritta dicevo di Peter
“Nel libro l'autore insegue una filosofia “dionisiaca”, in cui
la forza della natura è sovrana ed incontrollabile. Egli vede
infatti questa società consumista come un cadavere, dal cui humus
far rinascere la vita”. (vedi: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2012/11/2020-il-nuovo-messia-arriva-giusto-in.html)
Beh, nel programma della lista Treia 2020 non si vuole arrivare a questo punto però ho notato con piacere che grande interesse è stato rivolto agli aspetti ambientali ed alla ecologizzazione della struttura comunitaria. Ad esempio è stato detto di un progetto di mercatino a km 0 con prodotti agricoli e artigianali locali, della formazione di un eco-villaggio, di una riduzione dei consumi energetici, di un recupero e valorizzazione degli immobili storici, della costituzione di case famiglia per anziani e di agri-nido per bambini, etc. Questi temi sembravano essere presenti anche nel cuore dei vari candidati consiglieri comunali che si sono succeduti a parlare autopresentandosi.
Beh, nel programma della lista Treia 2020 non si vuole arrivare a questo punto però ho notato con piacere che grande interesse è stato rivolto agli aspetti ambientali ed alla ecologizzazione della struttura comunitaria. Ad esempio è stato detto di un progetto di mercatino a km 0 con prodotti agricoli e artigianali locali, della formazione di un eco-villaggio, di una riduzione dei consumi energetici, di un recupero e valorizzazione degli immobili storici, della costituzione di case famiglia per anziani e di agri-nido per bambini, etc. Questi temi sembravano essere presenti anche nel cuore dei vari candidati consiglieri comunali che si sono succeduti a parlare autopresentandosi.
Ma come
sempre succede le cose più significative vengono dette a
conclusione della parte ufficiale. Riunito attorno al tavolo del
rinfresco (a dire il vero un po' carente di cibi vegetariani) il
popolo si è lasciato andare a più intime confidenze. Così ho
potuto scambiare quattro chiacchiere sul funzionamento dell'impianto termico con il tecnico che era venuto a montare la caldaia a casa di Caterina,
poi ho discusso della situazione interna del PD con Adriano, poi con
Giovanni ho parlato del campo di bocce e del servizio di taxi
condiviso per chi non ha la macchina, abbiamo accennato a progetti
culturali e scolastici con Edi...
Dopo un po' (in disparte) David mi si è
avvicinato per commentare i miei scritti sulla situazione politica
di Treia (vedi
http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/04/il-cavallo-di-treia-del-25-maggio-2014.html)
aggiungendo: “Sei un vero democristiano ti tieni sempre in bilico
senza prendere una posizione assoluta.. ma chi è quel Lucifero a cui
fai cenno?”
Ed io gli ho risposto: “E' la tendenza a parlar male della gente, a dividere la società in buoni e cattivi, creando fratture insanabili nella comunità, insomma è il perseguire il proprio interesse a tutti i costi a scapito degli altri”. Laura che era lì con noi annuiva silenziosamente ed anche Davide ci ha pensato un po' su e poi è stato risucchiato dall'incrociarsi degli astanti e dai convenevoli con quelli che ci gironzolavano attorno.
Ed io gli ho risposto: “E' la tendenza a parlar male della gente, a dividere la società in buoni e cattivi, creando fratture insanabili nella comunità, insomma è il perseguire il proprio interesse a tutti i costi a scapito degli altri”. Laura che era lì con noi annuiva silenziosamente ed anche Davide ci ha pensato un po' su e poi è stato risucchiato dall'incrociarsi degli astanti e dai convenevoli con quelli che ci gironzolavano attorno.
Mentre mi accomiatavo quasi alla chetichella -come al mio solito- mi
son trovato a riflettere sugli strani meccanismi della democrazia e
del potere. La democrazia necessariamente prevede che ci siano
divisioni e concorrenza fra le parti e che infine vinca la parte che
ottiene maggiori consensi. Ma è questo benefico per la società? E
questo un modo per soddisfare le reali esigenze di tutta la società?
Forse un beneficio è possibile solo se una volta conclusa la competizione
elettorale chi vince è capace di superare le differenze di parte e
svolgere una funzione utile a tutti.
Mi auguro che questo avvenga
anche qui a Treia!
Paolo D'Arpini
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