Come dire: "Avete le piattole? Tagliatevi le palle..." (Saul Arpino)
Non serve a nulla distruggere gli ulivi, la Xilella, come tutte le altre patologie dell'ulivo, dovute all'abbandono e all'uso indiscriminato di disseccanti, antilombrichi !!! (ovviamente vietati) e pesticidi, si curano con un programma di gestione Agroeco-Biologica degli uliveti secolari, come dimostrano le aziende biologiche della zona, che non manifestano sintomi di xilella ne di altre batteriosi o parassiti a livello patologico di danno economico
E' necessario attivare al più presto u programma dimostrativo di innovazione Agroecologica in Olivicoltura (mis 124 del PSR Puglia) e / o supportato dai fondi della rete Rurale Nazionale de MIPAAF, al quale parallelamente affiancare misure agroambientali ad hoc a sostegno dell'Ulivicoltura Biologica, con fondi aggiuntivi per gli ulivi secolari
L'Europa non può imporre alla regione Puglia di distruggere i propri Ulivi, simbolo millenario di civiltà e cultura.
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Xylella fastidiosa, l’Ue ha deciso. Nel Salento altri uliveti a ferro e fuoco.
I punti di partenza sono i comunicati stampa diffusi ieri dalla rappresentanza in Italia della Commissione Europea e dalla stessa Commissione Europea, che nel dispaccio riassuntivo delle sue decisioni ha dedicato un paragrafo alla Xylella. Tutti e due i comunicati dicono la stessa cosa: approvate misure per contrastare il batterio e per prevenire la sua diffusione.
Per capire di quali misure concretamente si tratti, bisogna leggere un terzo comunicato stampa, diffuso dalla Regione Puglia. In sostanza, restrizioni agli spostamenti di alcune varietà di piante cresciute in vivai situati nelle zone infette dalla Xylella e nelle limitrofe zone tampone. Inoltre – e qui cominciamo ad avvicinarci al punto – “per la zona focolaio è prevista la eliminazione delle piante infette e la distruzione in situ del materiale che potrebbe contribuire alla diffusione del batterio”.
Ma dove sono le “zone focolaio” in cui gli ulivi malati saranno abbattuti? Come dice il comunicato stampa, esse sono state individuate il 18 aprile scorso da una determinazione regionale. Essa peraltro rimanda ad un “Allegato A” in cui le aree vengono finalmente definite, e che è disponibile soltanto scaricando sul proprio computer la versione integrale del bollettino ufficiale numero 59 della Regione Puglia.
Forum Ambiente Salute forumambientesalute@gmail.com
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