L’unico modo per contrastare l’inquinamento del mare è essere coscienti e attivi in prima persona, facendo quei piccoli gesti, anche semplici, che diventano però decisivi, una volta moltiplicati nel tempo.
Questo il messaggio lanciato dall'associazione Marevivo con #EmergenSea, la nuova campagna di sensibilizzazione e informazione a bordo di navi, nelle marine, sugli stabilimenti balneari, presso i club velici, il cui claim è “Ognuno di noi può fare qualcosa per difendere il mare”. Raccogliere e riciclare sono infatti gesti di responsabilità che contribuiscono a salvare il nostro mare.
Ogni anno, nel mondo, vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastica e, secondo diversi studi, si stima che oltre il 10% finisca in mare. È come se, ogni minuto, un camion versasse il suo contenuto di rifiuti nelle acque. Si prevede che nel 2050 le tonnellate prodotte diventeranno 400 milioni.
Ogni giorno, 200 milioni di mozziconi di sigarette, che impiegano fino a 5 anni per decomporsi, vengono gettati nell’ambiente.
L’anidride carbonica prodotta da un giorno di condizionatore è pari a quella che producono tre corse di un autobus in una grande città e spesso si lascia con leggerezza il climatizzatore acceso anche quando non si occupano le stanze.
Sono dati che possono sconfortare, invece Marevivo, impegnata a contrastare l’inquinamento dal 1985 e che, in questi mesi, sta portando avanti una campagna contro la marine litter “Mare mostro”, non vuole arrendersi, anzi rilancia. Quest’estate arriva #EmergenSea per mettere in evidenza come i rifiuti possono diventare una risorsa.
“RICICLA, RIDUCI, RIUSA” è uno degli slogan utilizzati nel video prodotto.
Lo stesso messaggio è presente nel materiale informativo distribuito a bordo delle navi e negli esercizi aderenti all’iniziativa. Vengono evidenziati i piccoli gesti e comportamenti virtuosi da tenere per contribuire a salvaguardare l’ambiente e il mare:
- Gettare i rifiuti solo dove è consentito e non disperderli nell’ambiente
- Riciclare e recuperare
- Risparmiare le risorse
- Consumare in maniera responsabile
- Avere comportamenti corretti in spiaggia rispettando la Natura
Attualmente nel mondo solo il 14% della plastica viene riciclato, quando non lo facciamo il 32% della plastica prodotta finisce nel nostro ecosistema.
“Solo attuando un’economia circolare, con azioni concrete come quelle del recupero e del riciclo di tutti i rifiuti prodotti della nostra civiltà, si potrà sperare di arrestare l’inquinamento che sta distruggendo il nostro mare, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’uomo sul pianeta” - ha spiegato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, presentando la campagna - Il mare infatti è il polmone blu della Terra, produce l'80% dell'ossigeno e assorbe 1/3 dell'anidride carbonica, solo quando è in buona salute".
A bordo delle navi e dei traghetti e nelle marine che aderiscono sarà possibile trovare i materiali informativi e su alcune imbarcazioni, inoltre, saranno presenti macchine compattatrici per bottiglie di plastica e lattine che separano e compattano i materiali rendendoli pronti per il riciclo. In questo modo si faciliterà lo smaltimento dei prodotti che potranno essere più agevolmente conferiti a seconda delle situazioni, direttamente ai Comuni o alle industrie di trasformazione, contribuendo ad eliminare il rischio della loro dispersione nell’ambiente.
Fonte: Arpat
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