All'inizio di settembre di quest'anno si è tenuta la festa islamica di Id al-adha, celebrata dalle comunità musulmane di tutto il mondo. La tradizione vuole che durante questa festa – che ricorda la prova superata da Abramo quando Dio gli chiese di sacrificare suo figlio Isacco – venga offerto in sacrificio un ovino, un bovino, un caprino oppure un camelide.
Durante la festa del sacrificio – celebrata ogni anno nel mese lunare di Dhu l Hijja, durante il quale si tiene il pellegrinaggio alla Mecca – milioni di animali vengono uccisi dai fedeli osservanti. Una ricorrenza che con il crescere dalla comunità islamica nel nostro Paese è sempre più frequente anche in Italia.
La festa islamica, però, genera ogni anno perplessità sia dal punto di vista igienico sanitario che da quello dei diritti degli animali: capita spesso che nei cortili delle case vengano allestiti macelli improvvisati dove gli animali vengono sgozzati.
Cosa dice la legge Nel nostro paese, un decreto legislativo del 1998 prevede che l’animale prima di essere ucciso debba essere stordito, in modo da evitare inutili sofferenze aggiunte. Tuttavia, il decreto concede la deroga alle macellazioni rituali, siano esse kosher per gli ebrei oppure halal per i fedeli islamici, durante le quali all’animale viene recisa la giugulare in modo da far defluire tutto il sangue, considerato impuro.
Anche in Europa il regolamento 1009/2009 vieta la macellazione con sgozzamento. In Polonia, Danimarca e in alcuni stati federali di Austria e Svizzera questa è vietata mentre Norvegia, Svezia, Islanda e Liechtenstein hanno già posto limitazioni alla macellazione rituale religiosa.
Marta Frigerio
(Fonte: A.K. Informa n. 35)
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Mio commentino: “Rammento
agli animalisti ed ecologisti che il sistema dello sgozzamento senza
stordimento è comune sia agli ebrei che ai musulmani ed è presente una
petizione
https://www.change.org/p/al-governo-ed-al-parlamento-italiano-abrogare-subito-la-macellazione-rituale-nessuno-puo-arrogarsi-il-diritto-di-imporre-la-propria-cultura-ad-un-popolo-ospitante-ed-avverso-a-tali-barbare-tradizioni?tk=nQ-mMNrLPQiaaJjZBLX_W2Jn2zzbMVI-_vTIoPSN_tc&utm_source=petition_update&utm_medium=email per interdire questi riti cruenti. Potete firmarla se
lo ritenete giusto.” (Paolo D'Arpini)
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