Paola Giovetti presenta la figura di Rudolf Steiner, padre fondatore dell'Antroposofia attraverso gli atti e i fatti della sua vita e con una scelta attenta di brani delle sue opere. Una guida ed una biografia che permettono di scoprire meglio un personaggio la cui visione spirituale può essere valida, concreta e stimolante ler gli uomini del nostro tempo. Dotato di veggenza naturale e spontanea e di una solida preparazione scientifica, Steiner volle indagare con precisione matematica e massima consapevolezza i campi spirituali di conoscenza ai quali dedicò tutta la sua opera, così che fu contemporaneamente mistico e scienziato.
Grande influenza esercitò su di lui la filosofia della natura di Goethe di cui curò la pubblicazione delle opere scientifiche. Come Goethe, considerava la natura "l’ornamento vivente di Dio" e si opponeva alla tendenza di considerarla un mondo di materia morta.
Steiner non aveva riserve preconcette nei confronti della scienza (egli stesso si considerava uno scienziato) ma gli pareva che la scienza dovesse essere liberata dal materialismo.
Trasferitosi a Berlino, aderì alla Società Teosofica di cui, nel 1902 divenne segretario generale della sezione tedesca anche se mantenne sempre una certa distanza dalle cosmogonìe un po' bizzarre elaborate da Madame H. P. Blavatsky, fondatrice del movimento.
Nel 1913 si staccò dalla Società Teosofica per fondare la Società Antroposofica con sede a Dornach in Svizzera, nel "Goethenaum", un tempio appositamente costruito.
L’Antroposofia si distingue dalla Teosofia per il maggior rilievo conferito alla natura e al destino dell’uomo. Centro della dottrina antroposofica è la distinzione nell’uomo di sette principi: il corpo fisico, il corpo etereo, il corpo astrale, l’io, l’io spirituale, lo spirito vitale, l’uomo-spirito.
Con la morte il corpo fisico si dissolve, mentre quelli etereo e astrale accompagnano l’io in un periodo di sonno profondo che precede una successiva incarnazione. Il ciclo delle rinascite, coinvolgendo l’intero cosmo attraverso millenni di evoluzione, è destinato a concludersi con "L’UNIVERSALE RITORNO ALLO SPIRITO PURO".
Grande influenza esercitò su di lui la filosofia della natura di Goethe di cui curò la pubblicazione delle opere scientifiche. Come Goethe, considerava la natura "l’ornamento vivente di Dio" e si opponeva alla tendenza di considerarla un mondo di materia morta.
Steiner non aveva riserve preconcette nei confronti della scienza (egli stesso si considerava uno scienziato) ma gli pareva che la scienza dovesse essere liberata dal materialismo.
Trasferitosi a Berlino, aderì alla Società Teosofica di cui, nel 1902 divenne segretario generale della sezione tedesca anche se mantenne sempre una certa distanza dalle cosmogonìe un po' bizzarre elaborate da Madame H. P. Blavatsky, fondatrice del movimento.
Nel 1913 si staccò dalla Società Teosofica per fondare la Società Antroposofica con sede a Dornach in Svizzera, nel "Goethenaum", un tempio appositamente costruito.
L’Antroposofia si distingue dalla Teosofia per il maggior rilievo conferito alla natura e al destino dell’uomo. Centro della dottrina antroposofica è la distinzione nell’uomo di sette principi: il corpo fisico, il corpo etereo, il corpo astrale, l’io, l’io spirituale, lo spirito vitale, l’uomo-spirito.
Con la morte il corpo fisico si dissolve, mentre quelli etereo e astrale accompagnano l’io in un periodo di sonno profondo che precede una successiva incarnazione. Il ciclo delle rinascite, coinvolgendo l’intero cosmo attraverso millenni di evoluzione, è destinato a concludersi con "L’UNIVERSALE RITORNO ALLO SPIRITO PURO".
L'Agricoltura e l'Alimentazione Biodinamica, la Medicina Antroposofica, la Pedagogia Steieneriana e le scuole Waldorf, L'Euritmia, la Triarticolazione Sociale, la Triodos Bank sono solo alcuni tra tanti sviluppi della sua opera iniziatica e filosofica che ha posto le basi per uno sviluppo dell'attuale movimento mondiale antroposofico.
Fiorigialli.it - info@fiorigialli.it
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