lunedì 22 aprile 2013

Cerveteri (RM): "No al biogas" - Massima allerta bioregionale per il disastroso progetto comunale




In una gremita aula consigliare del comune di Cerveteri (RM) si è tenuta il 19 aprile 2013 un'assemblea pubblica avente lo scopo di informare i cittadini sull'imminente apertura di un impianto di biogas per la produzione di energia elettrica da un Megawatt di potenza. 

Presente anche l'ingegnere progettista dell'impianto. I rappresentanti delle associazioni locali hanno espresso con motivazioni più o meno valide il loro dissenso a tale apertura. Il prof. Montanari, noto medico ricercatore a livello nazionale, ha esposto in una sua relazione tutti i danni che potrebbero derivare alla salute umana dal funzionamento di questa centrale. Come associazioni ambientaliste nazionali ne erano presenti solo due, tra cui Accademia Kronos, le altre erano assenti e, soprattutto, per Lega Ambiente qualcuno dei relatori ha sospettato che ci fossero accordi tra i dirigenti dell'impianto a biogas e i vertici dell'associazione e, quindi, la loro assenza ne era la conseguenza. 

Accademia Kronos, attraverso il suo presidente Ennio La Malfa, ha illustrato il problema ambientale a livello planetario per poi calarsi in quello locale. Per Accademia Kronos è in atto una vasta e violenta aggressione del territorio italiano in nome delle energie rinnovabili, un nuovo business per alcuni avventurieri ed ex inquinatori. Si è fatto l'esempio delle torri eoliche cha hanno affollato monti e valli italiane anche e soprattutto dove il vento è costantemente carente. Morale: in molte regioni il bel paesaggio italiano è risultato compromesso da grandi rotori eolici fermi. 

Ora è la volta degli impianti a biogas che solo nella provincia di Roma ne sono previsti altri 100. - Un'operazione di cementificazione che ancora una volta sottrae terreno all'agricoltura e nel contempo inquina l'ambiente. - Per Accademia Kronos, che ovviamente non è contraria all'uso delle energie rinnovabili, ma solo al suo abuso e alle relative speculazioni, occorre dire basta a questa politica di aggressione del territorio e questo stop potrebbe partire proprio da Cerveteri. 

Il presidente La Malfa, rivolto al folto pubblico, ha poi chiesto se questa centrale servisse realmente ai cittadini di Cerveteri. La risposta è stata un tuonante: no! - E allora, ha concluso il presidente di Accademia Kronos rivolto al sindaco, - che cosa stiamo aspettando? Fermiamo tutto in nome della volontà della gente che si oppone non per capriccio ma per il bene della salute umana e dell'ambiente naturale. 


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Commento ricevuto:


Scrive Francesco: “ciao,  anche in Liguria si progettano impianti a biomasse vegetali per "valorizzare" i boschi di cui questa regione è abbastanza ricca. pur avendo anch'io dei dubbi sulla bontà di questi progetti penso che si dovrebbero argomentare le perplessità e l'opposizione a questi impianti con dati e considerazioni "reali" cioè attinenti agli oggetti in esame e non tanto/solo al proprio immaginario culturale. (in questo senso la dichiarazione di montanari sembra isolata e generica quindi insufficiente e motivare un 'no!') . Penso che sarebbe uno sforzo utile per diversi validi e molti motivi -evitare di essere bollati come nimby precludendo il confronto -maggiore forza dialettica e quindi miglior successo delle mobilitazioni -crescita culturale (scusa la pedanteria pedagogica) questo mi piacerebbe trovare su un blog visto che là fuori c'è già la tivù....”

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