In
una gremita aula consigliare del comune di Cerveteri (RM) si è
tenuta il 19 aprile 2013 un'assemblea pubblica avente lo scopo di
informare i cittadini sull'imminente apertura di un impianto di
biogas per la produzione di energia elettrica da un Megawatt di
potenza.
Presente anche l'ingegnere progettista dell'impianto. I
rappresentanti delle associazioni locali hanno espresso con
motivazioni più o meno valide il loro dissenso a tale apertura. Il
prof. Montanari, noto medico ricercatore a livello nazionale, ha
esposto in una sua relazione tutti i danni che potrebbero derivare
alla salute umana dal funzionamento di questa centrale. Come
associazioni ambientaliste nazionali ne erano presenti solo due, tra
cui Accademia Kronos, le altre erano assenti e, soprattutto, per
Lega Ambiente qualcuno dei relatori ha sospettato che ci fossero
accordi tra i dirigenti dell'impianto a biogas e i vertici
dell'associazione e, quindi, la loro assenza ne era la conseguenza.
Accademia Kronos, attraverso il suo presidente Ennio La Malfa, ha
illustrato il problema ambientale a livello planetario per poi
calarsi in quello locale. Per Accademia Kronos è in atto una vasta e
violenta aggressione del territorio italiano in nome delle energie
rinnovabili, un nuovo business per
alcuni avventurieri ed ex inquinatori. Si è fatto l'esempio delle
torri eoliche cha hanno affollato monti e valli italiane anche e
soprattutto dove il vento è costantemente carente. Morale: in molte
regioni il bel paesaggio italiano è risultato compromesso da grandi
rotori eolici fermi.
Ora è la volta degli impianti a biogas che solo
nella provincia di Roma ne sono previsti altri 100. - Un'operazione
di cementificazione che ancora una volta sottrae terreno
all'agricoltura e nel contempo inquina l'ambiente. - Per Accademia
Kronos, che ovviamente non è contraria all'uso delle energie
rinnovabili, ma solo al suo abuso e alle relative speculazioni,
occorre dire basta a questa politica di aggressione del territorio e
questo stop potrebbe partire proprio da Cerveteri.
Il presidente La
Malfa, rivolto al folto pubblico, ha poi chiesto se questa centrale
servisse realmente ai cittadini di Cerveteri. La risposta è stata un
tuonante: no! - E allora, ha concluso il presidente di Accademia
Kronos rivolto al sindaco, - che cosa stiamo aspettando? Fermiamo
tutto in nome della volontà della gente che si oppone non per
capriccio ma per il bene della salute umana e dell'ambiente naturale.
......................
Commento ricevuto:
Scrive Francesco:
“ciao, anche in Liguria si progettano impianti a biomasse
vegetali per "valorizzare" i boschi di cui questa regione è
abbastanza ricca. pur avendo anch'io dei dubbi sulla bontà di questi
progetti penso che si dovrebbero argomentare le perplessità e
l'opposizione a questi impianti con dati e considerazioni "reali"
cioè attinenti agli oggetti in esame e non tanto/solo al proprio
immaginario culturale. (in questo senso la dichiarazione di montanari
sembra isolata e generica quindi insufficiente e motivare un 'no!') .
Penso che sarebbe uno sforzo utile per diversi validi e molti motivi
-evitare di essere bollati come nimby precludendo il confronto
-maggiore forza dialettica e quindi miglior successo delle
mobilitazioni -crescita culturale (scusa la pedanteria
pedagogica) questo mi piacerebbe trovare su un blog visto che là
fuori c'è già la tivù....”
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