Ambiente Bene Comune, Altobello in cammino, AmicoAlbero, Amici Parco S.Giuliano, Comitati Ambiente Cipressina, Boulé, Ca’ Solaro, Cavergnago, Comit4to,
Il sistema di biglietti d'ingresso, concepito come una “soluzione” al turismo di massa, è stato
inficiato dalla mancanza di coinvolgimento dei cittadini e di un processo decisionale trasparente.
Con l'obiettivo di scoraggiare il turismo giornaliero, il sistema che ruota attorno il ticket d'ingresso
coincide – ironia della sorte - con le politiche turistiche che prevedono l'aumento degli arrivi con le navi da crociera e con gli aerei nei prossimi anni.
Preoccupazioni principali:
Violazione della legge: il sistema si basa su una tecnologia di sorveglianza ritenuta illegale dalla
legge italiana.
Violazione della privacy: una sala di controllo intelligente monitora i cittadini e i visitatori 24 ore su 24 utilizzando oltre 700 telecamere, anche a riconoscimento facciale, ed estraendo dati dalle celle telefoniche (posizione, attività, percorsi di origine-destinazione).
Sfruttamento dei dati: raccolta di dati personali che alimentano gli algoritmi delle piattaforme di
intelligenza artificiale e vengono trasferiti su server extra-UE e ceduti a terze parti.
Gestione turistica inefficace: non ci sono prove che indichino che la tassa d'ingresso scoraggerebbe i turisti, ma di sicuro incoraggerà i residenti ad andar via dalla città.
Militarizzazione e segregazione: Venezia si sta trasformando in una città sorvegliata, con controlli e “supervisori” che controllano i movimenti, incidendo così sulla vita quotidiana e sui diritti costituzionali dei residenti.
Questione costituzionale: Il sistema viola potenzialmente il diritto costituzionale di circolazione e
può discriminare in base ai mezzi economici.
Divario digitale: Il requisito dell'ID digitale e delle tecnologie correlate non tiene conto della
popolazione anziana della città, di chi non usa la tecnologie, creando così un divario di accessibilità.
Insomma: Il biglietto d'ingresso a Venezia è un caso di studio di politiche in cui la soluzione proposta aggrava il problema.
MIchele Boato - micheleboato14@gmail.com
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