giovedì 12 novembre 2015

Specie vegetali aliene minacciano la biodiversità europea



Su richiesta della Commissione Europea, ISPRA ha realizzato, in
collaborazione con il gruppo specialistico sulle specie invasive
dell’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura),
un’analisi degli impatti delle specie invasive sulla biodiversità
Europea.

Lo studio rappresenta un contributo alla analisi di medio termine
sullo stato di implementazione della Strategia Europea sulla
Biodiversità 2010-2020, ed è stato realizzato incrociando i dati
relativi alle specie invasive contenuti nel Global Invasive Species
Database, ospitato da ISPRA, con le Liste Rosse dell’IUCN.

I risultati dell’indagine evidenziano che le specie invasive
rappresentano la terza più grave minaccia per la biodiversità Europea.
Una specie su 5 di quelle a rischio di estinzione è infatti
direttamente minacciata da specie invasive, che mettono in pericolo
145 specie a rischio critico di estinzione, 112 in pericolo e 128
vulnerabili.

Il principale meccanismo di impatto delle specie alloctone invasive è
la competizione, seguito dal pascolo e dalla predazione.

Alcune specie invasive causano impatti su un numero elevato di specie
autoctone; per esempio il Carpobrotus, pianta di origine sudafricana
importata in Europa a scopo ornamentale, minaccia ben 13 specie
europee, mettendo in pericolo i delicati ecosistemi dunali della
regione.

Un risultato interessante dello studio è anche che non c’è piena
rispondenza tra le specie minacciate di estinzione e di quelle
protette dalle Direttive Comunitarie. Solo il 43,5% delle specie
incluse negli allegati della Direttiva Uccelli e della Direttiva
Habitat sono a rischio di estinzione, e molte specie gravemente
minacciate non sono tutelate dalle norme comunitarie.

Fonte Arpat

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