Ho letto di una performance svoltasi a Reggio Emilia dove una piazza è stata coperta con pezze colorate che mi ha fatto tornare alla mente un breve trattato di antropologia del paesaggio che ho scritto parecchi anni fa dal quale poi avevo tratto una breve presentazione per un avvenimento come quello di Reggio Emilia in dimensioni minori svoltosi nel paese di Spoltore vicino Pescara.
COPERTE COLORATE
Il paesaggio è il substrato di un codice collettivo, una enorme opera realizzata nel tempo dalla natura e dagli uomini, una enorme coperta colorata cucita usando lane colorate filate di vario spessore, stoffe variopinte di grandezze differenti con un risultato finale basato su grana e porosità. Toccando questa coperta, anche ad occhi chiusi, siamo stupiti dalla piacevole sensazione di diversità fluida che scorre al nostro tatto. Appunto come quelle grandi coperte colorate realizzate dalle donne usando stoffe e lane di tutti i generi, avanzate o riciclate da altre lavorazioni. L’opera finale è di grande sensazione anche per la vista, stupefacente l’effetto di questo capolavoro artigianale che potremmo definire di genere etnico e tipologia esotico meridionale. Naturalmente se volessimo analizzare l’opera nelle sue componenti potremmo analizzare lane e stoffe, una per una, colore consistenza e qualità, cercando di risalire a dove e come sono state realizzate, la provenienza dei materiali, la colorazione come è stata effettuata, se collegata a tradizioni e storie particolari, ed altro.
Per il paesaggio come per la coperta possiamo prendere in esame ogni singolo elemento strutturale per una sua più facile lettura e percorrere con lo sguardo campiture grana e porosità. Occorre tenere alla mentechepuòessere A+B+C=DeancheA:B=C :De A + B - C = D oppure a - C + b = D ecc, non basta fare la somma degli elementi per avere la struttura unitaria, organizzare e ottimizzare le strutture componenti l’unità per una visione totale del tutto; A B C D. Poi il dinamismo delle singole unità A è più veloce di b che può essere più resistente, CCCcc è molto intenso anche se dDd è più marcato. Altro aspetto importante è il livello di trasmissibilità dei concetti. A ha un onda concentrica ampia e di breve intensità B un onda media e di maggior durata C un onda breve e molto intensa D ha un onda con l’eco. Tutte le componenti prese in esame interagiscono tra di loro si sovrappongono in modo orizzontale e verticale, nel tempo e nello spazio. Occorre stabilire dove vogliamo fermarci a livello micro e a livello macro nel processo di conoscenza, il rischio è quello di perdere il contatto con la realtà. Ora stendiamoci su di un prato e copriamoci con questa stupenda coperta multicolore e multiforme e volgiamo lo sguardo ai fili d’erba ai fiori alle farfalle al sole alla luna alle stelle e ai moti cosmici, Buonanotte!
CARATTERI DEL PAESAGGIO
SUPERFICIE: CAMPITURE GRANA POROSITA’
FLUSSI DINAMICI
FENOMENI STORICI: DENSITA’ E DURATA
FENOMENI CULTURALI: INTENSITA’ E TRASMISSIBILITA’
FENOMENI NATURALI: QUALITA’ E QUANTITA
Intreccio fatale - L’ARAZZO - La Strada è Donna!
L’iniziativa vede protagoniste le donne del corso di arazzo durante la rassegna artistica i colori del territorio. “La strada è donna” sarà una azione simbolica, una performance artistica collettiva rappresentata in una piazza di Spoltore, consistente nel cucire assieme i piccoli arazzi realizzati dalle donne durante il laboratorio trimestrale. Sarà realizzato un grande arazzo collettivo che verrà esposto nei giorni seguenti della rassegna. Il riporto fotografico realizzato durante l’evento rappresenterà il documento di tale iniziativa. La performance potrà essere riproposta in altre manifestazioni culturali mediante la proiezione delle foto e l’esposizione del grande arazzo stesso, se richiesto. L’arazzo multicolore che sarà realizzato richiamerà l’antropizzato e variegato paesaggio spoltorese che si può ammirare dai diversi punti di vista sparsi per il paese. Il paesaggio è il substrato di un codice collettivo, una grande opera collettiva realizzata nel tempo e nello spazio dalla natura e dagli uomini. Una enorme coperta colorata denominata “i colori del territorio”. Una coperta colorata cucita assieme usando lane filate di di vario spessore, variopinte pezze di grandezze differenti, con un risultato finale basato su grana e porosità. Toccando questa coperta ad occhi chiusi, saremo stupiti dalla piacevole sensazione di diversità fluida che scorre sotto il nostro tatto.
L’opera finale è di grande sensazione per la vista, stupefacente l’effetto di questo capolavoro artigianale etnico meridionale. Ora stendiamoci su un prato copriamoci con questa stupenda coperta multicolore e variegata dei colori del territorio e volgiamo lo sguardo ai fili d’erba ai fiori alle farfalle al ronzio di grilli cicale e altri insetti, al sole alla luna alle stelle e ai moti cosmici.
"E li grill cià candat bonanott coccia pilat!
spuldore lu quattr d’april di lu dumileott"
(firdinand rinzitt)