mercoledì 31 agosto 2022

La virtualizzazione digitale e la cancellazione della realtà...


Un modo per significare il momento attuale è osservare cosa ha comportato la svolta imposta dalla volontà di digitalizzazione. Buttata l’unità di misura umanista che ha segnato l’epoca analogica, ovvero la storia moderna fino ad oggi, lo spirito dell’uomo è mortificato. Senza più orizzonti trascendenti, resta con un pugno di mosche a soffrire di un nichilismo esistenziale che lo rende facilmente dominabile se inconsapevole oppure emarginato, se consapevole di non essere più padrone di se stesso. Senza più neppure la forza di aggregazione – che era stata un tratto tipico dell’epoca analogica – vive in enclavi individuali affacciato alla finestra del proprio monitor. L’eros necessario alla sovversione è stato sedato dall’opulenza di tutto: merci, beni, concetti, immagini, informazione, spostamenti. Non ne resta più per la sovversione, idea che vagheggia come una medusa nella corrente.



L’epoca analogica é stata l’epoca a misura d’uomo. Qualunque avvenimento – tentando di far stare dentro tutto – dal progresso tecnologico al degrado politico aveva come unità di misura l’essere umano, il suo pensiero, la sua immaginazione, le sue aspirazioni. Protagora e il suo mondo sono stati brutalmente assassinati. L’uomo non è più misura di tutte le cose. Per quanto l’industria e il capitale avessero i mezzi per orientare quei pensieri, quell’immaginazione e quelle aspirazioni, la loro azione era necessariamente limitata: il mezzo analogico lo imponeva.

Ogni avvenimento, inclusi quelli meravigliosi e impensati dai più, avevano una firma certa che grondava umore umano. I sensi di tutti lo riconoscevano. Ognuno poteva sentirsi tanto rappresentato, quanto corpo unico con quell’idea, quell’impresa, quell’uomo.

Il mondo poteva anche essere lontano e sconosciuto ma era vissuto come disponibile. Ci si rapportava ad esso esattamente come avviene per ogni cosa che consideriamo nostra. I padroni avevano più di noi, ma non avevano noi, il nostro cuore, il nostro corpo, la nostra bieca dedizione. C’era una relazione con l’altro e il lontano che aveva il medesimo tenore di quella con il prossimo e il sodale.

In tutto ciò, l’identità profonda dell’individuo – sebbene già toccata per i lavoratori dell’industrializzazione della produzione e del terziario – godeva di una traccia profonda in cui risiedere, muoversi e percorrere la vita. L’intera comunità era costituita per ognuno che la componeva e la osservava come un’aggregazione di interlocutori che il grande barcone dell’umanità tutti conteneva.

L’avvento del digitale, dopo gli entusiasmi nel suo breve rodaggio, per quanto riguarda le strutture relazionali, ha avuto l’effetto paragonabile ad una bomba atomica simile a quella che ha raso al suolo Hiroshima.

La rete di relazioni analogiche, precedenti all’esplosione, dunque di verità, d’ordine, di concezione e immaginazione è stata rasa al suolo. Tutti i poli di riferimento sono venuti a mancare. Gli alvei delle tradizioni comunitarie sono stati riempiti di scorie, oppure di offerte, vendute come occasioni da cogliere, pubblicizzate come progresso.

In epoca digitale, gli ordini analogici si sono baumaniamente liquefatti. Le identità individuali, sociali, eccetera si sono sciolte sottraendo così la terra storica e biografica da sotto i piedi di ognuno e di ogni comunità. L’allontanamento spirituale dagli ordini della natura si è fatto più che abissale, imponderabile, ingovernabile, inaccessibile. L’alienazione è in agguato diffuso e profuso, la stella polare di se stessi si è spenta. La cui vera, inconfutabile essenza è una corrispondenza di se stessi con norme, leggi e ordini, non più col sentire e il creare. Vaghiamo così nel buio infernale pronti a lotte fratricide, fortuite e provocate. La natura, spiritualmente intesa, non è sostituibile. Chi ci prova non può che ammaliare gli uomini con effimeri incantesimi. Una patologia silente i cui sintomi di rivelano nella ricerca di soddisfazione nel cibo, negli stupefacenti, nel sesso e negli acquisti compulsivi. Sintomi di una carenza di profondità. Un’esperienza necessaria quando dentro di sé non si trova altro che un usa e getta di qualunque tipo, pur di credere d’essere nel giusto.

Per quanto irraggiungibili, i comandanti e padroni dell’epoca analogica mantenevano una dimensione umana. Ora i potentati, strutture private più forti degli stati, in gradi di determinarne, di comprarne, l’orientamento politico non hanno più un volto. La dimensione digitale lo permette. Oltre alla proprietà delle sovranità statali e nazionali già perdute, sottrae anche quelle individuali.

La potenza di fuoco mediatico dà agio al corso digitale delle cose di avanzare come una fanfara per il centro del paese, tra filari di sorridenti ubbidienti plaudenti.

La moltitudine, ignara del falso progresso, è coriacea e resistente. Le voci di allarme le rimbalzano contro come fanciullesche palline di cerbottana. I veri paladini di quei potentati – sul cui tecnografo sono tracciate le architetture del futuro del mondo – sono proprio quelle inconsapevoli moltitudini. La cui inerzia ha la forza di una colata lavica che tutto travolge, che nulla può fermare. Quello che hanno saputo dimostrare credendo nella scienza, indossando maschere, lavandosi le mani, lasciandosi inoculare, condannando Putin sono dimostrazioni del nero potere digitale.

Sostenuta dalle moltitudini, la repressione, applicata a tutte le espressioni non allineate, conclude il triste excursus del passaggio di proprietà che ha sottratto agli uomini anche la sovranità individuale. In cambio di un diritto al lavoro soggetto a ricatto o di un passaggio di ubbiente carriera.

Lorenzo Merlo



martedì 30 agosto 2022

Mediterraneo. Rifiuti plastici in aumento...

 


La presenza nel Mediterraneo di rifiuti plastici è in costante aumento. Per questo tra gli obiettivi della Marine strategy - Strategia marina predisposta dall'Unione Europea - vi è anche quello di reperire informazioni sui “trend nella quantità, nella distribuzione e, se possibile, nella composizione di microparticelle, c.d. microlitter, ovvero rifiuto solido di dimensione inferiore a 5 mm.

Le microplastiche provengono da diverse fonti:

  • quelle primarie derivano principalmente da prodotti per l’igiene personale (cosmetici, creme, dentifrici ecc.) o sono costituite da materie prime come pellet o polveri di plastica utilizzate per la produzione di materiali plastici
  • quelle secondarie derivano, invece, dalla frammentazione e decomposizione di materiali plastici di dimensioni più grandi in conseguenza dell’azione di onde, vento, sole.


Per microplastiche si intendono frammenti di materiale plastico le cui dimensioni sono comprese tra 330µm e 5 millimetri mentre, per nanoplastiche, quelli con dimensioni comprese tra 0,001 a 0,1 µm (ossia da 1 a 100 nanometri).

Questa problematica secondo l'Unep ha diverse origini:

  • le discariche illegali di rifiuti domestici e industriali e quelle legali mal gestite
  • lo scarso trattamento delle acque reflue e gli sversamenti di acque reflue
  • le cattive abitudini da parte delle persone che utilizzano le spiagge a fini ricreativi o per pesca sportiva
  • l'attività industriale, in particolare le industrie con processi che coinvolgono materiali plastici
  • i trasporti
  • le attività legate alla pesca
  • i contenitori per i rifiuti non adeguatamente coperti e le strutture per il contenimento dei rifiuti non chiuse ermeticamente
  • i rifiuti abbandonati al suolo che gli agenti atmosferi (pioggia o neve o vento) trasportano nei corsi d'acqua.

L'Assemblea delle Nazioni Unite per l'ambiente, a Nairobi nel marzo 2022, ha avviato i lavori per un trattato globale sulla plastica che affronti il problema dell'inquinamento ma anche dell'intero ciclo di vita della plastica, compreso lo smaltimento.




(Stralcio di un articolo Arpat)

lunedì 29 agosto 2022

Speculazione finanziaria... col gas!

 


Anche se i massmedia cercano di legare gli aumenti del gas alla guerra in Ucraina, ciò non risponde a verità. Occorre constatare che – nonostante la guerra e le sanzioni prese dalla UE contro Putin – la riduzione delle quantità di gas dalla Russia all’Italia è iniziata solo a fine maggio per arrivare a un meno 70% alla fine di luglio. Ma all’Italia non è mai mancato il gas e anche lo stesso Draghi al meeting di Comunione e Liberazione ha annunciato che le scorte sono quasi al 90%  e quindi non esistono prospettive di riduzione del gas sia alle imprese che alle famiglie; anzi ha ribadito che se andranno in porto anche  i rigassificatori non ci saranno problemi nemmeno per i prossimi anni. Insomma l’Italia non ha avuto e non avrebbe alcun problema di approvvigionamento.

Ma allora perché i prezzi continuano ad aumentare mettendo in ginocchio intere famiglie e anche le piccole aziende ?

I VERI MOTIVI SI CHIAMANO SPECULAZIONE. SONO QUESTI :

  • Il gas è una materia prima scambiabile sui mercati finanziari in modo speculativo con prezzi del tutto indipendenti dalla dinamica della quantità esistente e del valore reale del gas;
  • Il prezzo del gas non viene aumentato o diminuito in base ai reali costi di produzione ma nella realtà del “libero” mercato capitalistico esso aumenta (o scende) secondo logiche perverse delle aspettative di quello che succede sui mercati in Italia e nel mondo;
  • Già a dicembre 2021, dunque prima dell’inizio della guerra in Ucraina (il 24 febbraio 2022) con la ripresa produttiva dopo la pandemia da Covid i prezzi del gas avevano subìto una impennata speculativa senza giustificazioni;
  • Nel mese di febbraio, sempre prima della guerra, è continuata la rincorsa all’aumento basata sulle preoccupazioni che si sarebbero chiusi i rubinetti del gas russo;
  • Il prezzo del gas si forma in due modi: a) le aziende energetiche firmano tra loro contratti di fornitura del metano in cui vengono concordati i prezzi di vendita; B) quasi tutto il prezzo del gas europeo viene deciso tramite la società finanziaria che fa capo a Intercontinental Exchange ed è una società finanziaria statunitense fondata nel 2000 che opera sui mercati basati su internet e commercia in futures ed energia e i prodotti finanziari derivati.
  • Oggi in Olanda, alla borsa di Amsterdam dove si forma l’indice di riferimento del prezzo per il gas europeo, la rincorsa è continuata con il gas a oltre 300 euro a megawattora, quando solo un anno fa costava 28 euro. Gli speculatori (uomini in cane e ossa) vivono un momento di “grande orgasmo”ed effettuano  attività finanziarie per proprio conto o per imprenditori del settore energetico, in quanto detengono il potere di determinare il prezzo del gas.
  • Anche oggi – 27 agosto – continua la rincorsa con aumenti speculativi, basati sull’annuncio di Gazprom di un nuovo stop per la manutenzione del  gasdotto Nord Stream.

LA SPECULAZIONE  agisce senza impedimenti di legge, nell’ambito delle direttive “liberiste” europee nel settore energetico che prevedono la massima liberalizzazione del gas. Rispetto ad un anno fa – giugno 2021 – il gas è passato da 28 euro per megawattora a 300 euro.

A giugno 2021 infatti 10 miliardi di metri cubi di gas costavano 3 miliardi di euro, a giugno 2022 costano 18 miliardi di euro, tutti scaricati sui consumatori e le piccole aziende mentre i gruppi energetici come ENI, ENEL, ACEA, AZA, HERA, guadagnano grandi extraprofitti. A esempio l’azienda Eni – privatizzata ma con lo Stato che mantiene il 30% delle azioni – in un anno (giugno 2021/giugno 2022) è passata da 1 miliardo di utili a 7 miliardi. Ma il governo Draghi ha tassato solo il 25% degli extraprofitti (in Francia il 40%): invece andrebbero restituiti tutti ai cittadini che vivono una stagione di “lacrime e sangue” dovendosi accollare bollette stratosferiche mentre moltissimi hanno salari e pensioni di fame.

Sarebbe necessario incrementare i salari e le pensioni medio basse di almeno il 30% mentre  il governo Draghi ai pensionati ha promesso un anticipo di tre mesi del conguaglio del calcolo della perequazione su un’inflazione calcolata all’1,9% quando in realtà tocca il 9%.

Così a ottobre i pensionati che percepiscono fino a un massimo di 2.600 euro lordi mensili si vedranno una pensione incrementata di circa 20/30 euro. Aumenti che comunque scatterebbero a gennaio 22 a copertura 50% dell’inflazione ipotetica: che sia stato applaudito per questo a Rimini dai ciellini?

Oggi In Italia ci sono circa 100.000 piccole aziende con 300.000 dipendenti che a causa dell’aumento mastodontico del gas potrebbero ritenere più conveniente cessare l’attività oppure mettere i dipendenti in cassa integrazione o licenziarli.

Anche la proposta di Draghi di mettere a livello europeo un tetto al prezzo d’acquisto all’ingrosso del gas era ed è un bluff. In realtà le imprese che producono gas avrebbero continuato a vendere in base a prezzi decisi dal mercato in modo speculativo e la differenza tra il “tetto” stabilito e il prezzo di mercato doveva comunque essere pagata alle imprese che acquistano il  gas dalla UE.  Ciò è stato valutato dalla maggioranza dei Paesi UE un aiuto di Stato impraticabile in base alla normativa esistente.

Invece cosa si potrebbe fare ?

Sarebbe possibile stabilire in termini politici a livello europeo un tetto, a esempio massimo 100 euro a megawattora (oggi costa 300) per tutti i Paesi che vendono gas, tra cui Russia, Usa, Norvegia, Algeria, Azerbaijan ecc che è considerata una posizione che colpirebbe anche i Paesi amici, soprattutto gli USA che ci forniscono gas liquido a prezzi ancora più alti (secondo i criteri dll’asservimento è politicamente sconveniente mettersi contro gli Stati Uniti).

Va inoltre considerato che  la politica “liberista” di Bruxelles è quella della massima liberalizzazione del  mercato energetico: mettere un limite al prezzo del gas sarebbe considerato un passo indietro. Invece sarebbe un atto necessario ed essenziale  per aiutare i ceti subordinati e bloccare la speculazione.

In questo contesto a livello europeo stanno studiando la possibilità di applicare il tetto solo alla Russia, come ulteriore sanzione, il che provocherebbe di sicuro la chiusura totale del gas russo verso l’Europa, mentre i governi nazionali studiano possibili interventi sul credito d’imposta alle imprese e interventi finalizzati al risparmio energetico che potranno avere solo l’effetto di un brodino caldo ma non quello di fare tornare i prezzi del gas alla normalità.

Ora in Italia soffiano venti speculativi, in considerazione della prospettiva di un nuovo governo dopo il 25 settembre. Infatti la decisione di andare al voto con un sistema elettorale incostituzionale – il “Rosatellum” garantisce a una minoranza di governare – e la decisione di Letta di fare vincere la destra rinunciando a unirsi in coalizione con i 5S (almeno nei collegi uninominali) quasi sicuramente ci porterà ad essere nuovamente governati dalla peggiore risma del ventennio berlusconiano con Meloni, La Russa, Rauti, Berlusconi, Buongiorno, Gasparri, Tremonti, Salvini, Giorgetti, Borghi… i quali già hanno fatto grandi danni al Paese portandolo nel 2011 sull’orlo del fallimento. In più avremo un Parlamento non eletto dal popolo ma dai partiti con gli elettori che possono solo ratificare decisioni già prese dalle segreterie dei partiti senza poter scegliere chi votare.


Siamo quindi in post democrazia. Ma il peggio deve ancora arrivare con ulteriori atti antidemocratici già promessi dalla destra: la repubblica presidenziale (con l’uomo unico al comando) oppure il “sindaco d’Italia” nonché la controriforma della giustizia con la prescrizione dei reati e la non possibilità di appello che è stata promessa da Berlusconi.


Non basta. Mentre aumenta la povertà, salgono le tariffe di gas, luce, acqua, e i prezzi ma diminuiscono i salari e le pensioni: è sicuro che avremo lacrime e sangue per i ceti proletari e subordinati mentre l’orgasmo si allargherà non solo agli speculatori del gas ma a tutti i ricchi che godranno immensamente con la Flat Tax promessa da Salvini e la cancellazione del Reddito di Cittadinanza promessa dalla Meloni: oltre a togliere risorse ai poveri per darle ai ricchi.


In questo quadro il segretario del PD grida: «allarmi! arrivano i fascisti» e chiede il voto utile. Ma utile per cosa? non è forse vero che i sondaggi danno la sua coalizione al 31% e quella della destra al 46% ? non è forse vero che Letta escludendo dalla coalizione il M5S ha di fatto deciso di fare vincere la destra? Penso quindi che il popolo italiano che ancora crede a una sinistra che vuole cambiare la realtà del Paese dovrebbe votare affinché in Parlamento vi sia una rappresentanza corposa e reale alla pseudosinistra del PD…  capace di collegarsi e rappresentare le lotte sociali che si svilupperanno nei prossimi mesi in Italia.

Umberto Franchi - https://www.facebook.com/photo/?fbid=10224755532227815&set=a.1535598802064




Articolo collegato:    http://paolodarpini.blogspot.com/2022/08/piombino-gas-progetto-draconiano-mortale.html

domenica 28 agosto 2022

Praticare l'ecologia profonda (anche al cesso)



L'ecologia profonda ci insegna a non separare il vivente dal non vivente, ci fa capire che tutti viviamo in un contesto di cui siamo parte integrante e che non esiste un "ambiente neutro" separato da noi, del quale poter disporre come fosse una latrina. Anche la cloaca fa parte dell'ambiente e in esso confluisce e influisce. 

A proposito, sapete qual è il luogo che maggiormente crea inquinamento nella casa? E’ lo stesso luogo di cui nessuno può fare a meno ma che causa il maggior consumo di acqua pulita e rilascia il maggior numero di tossine e sostanze venefiche nell’habitat: il gabinetto… È lì che si consuma la maggiore quantità di energia, tra bagni, lavatrici, asciugacapelli, water closet, etc…

Continuando sul discorso dell'ecologia profonda occorre dire che questa parola non denota una "ideologia prefissata" con sue regole specifiche di comportamento. La pratica ecologica è basata sulla capacità di intendere la posizione in cui ci si trova, partendo dalla nostra condizione interiore, nell'ambiente e nel contesto sociale, fluendo quindi nel processo vitale, in approfondimento della consapevolezza della comune appartenenza. Nell'ecologia profonda non si agisce per convincere gli altri ma perché la nostra azione rappresenta una valenza personale e collettiva e ne rivela il significato attraverso l'esemplificazione. Se credi veramente in un progetto, non devi lottare per imporlo, ma dimostrare attraverso il tuo comportamento la sua bontà, le anime in sintonia saranno spontaneamente coinvolte, potrete procedere insieme verso la sua realizzazione evitando soluzioni che dividono o contrappongono, come la vittoria o la sconfitta.

Paolo D'Arpini




 





Post Scriptum: 
“In nessuna circostanza il saggio deve turbare le menti delle persone ignoranti attaccate alle azioni. Al contrario, impegnandosi continuamente in attività, l’Essere Illuminato deve creare nell’ignorante il desiderio per le buone azioni”. (Bagavadhgita)

Ricordo una divertente storiella zen in cui si narra di un contadino che chiamò un prete per svolgere una cerimonia di benedizioni alla sua famiglia. Il monaco stava per iniziare il rito quando l’uomo gli chiese se ne avrebbe avuto beneficio anche la sua consorte che era deceduta qualche tempo prima. “Certamente – assicurò il prete - tutti gli esseri senzienti vivi o morti ne trarranno beneficio” – “Tutti... proprio tutti?” Indagò ancora il contadino, e il monaco: “Tutti gli esseri condividono la natura di Buddha e quindi tutti saranno beneficiati e ricordati nella funzione”. E il contadino: "Ma... veramente  vorrei che almeno fosse escluso il mio vicino che mi sta molto antipatico…”

Ecco fatto, noi compiamo opere di bene ma riteniamo che debbano essere rivolte solo verso chi ci sta a cuore o perlomeno non ci è antipatico… È possibile questa separazione nel contesto dei viventi? Ovviamente no…
(P.D'A.)

sabato 27 agosto 2022

Stop ai grandi eventi su spiagge e siti naturali...

 


In estate, spiagge e siti naturali sono presi d’assalto da decine di migliaia di persone, durante i numerosi eventi musicali che causano un fortissimo danno ambientale. 

Eppure nell’Articolo 9 della Costituzione, si riporta che la Repubblica “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.

ALLORA PERCHÉ DISTRUGGIAMO SPIAGGE E SITI NATURALI?

Tutte le coste italiane, sabbiose o rocciose che siano, sono aree preziose per la biodiversità, ma subiscono una fortissima pressione antropica soprattutto d’estate. I mega eventi in spiaggia aggravano notevolmente la già precaria conservazione di questi siti e sono fonte di gravissimo disturbo per la fauna selvatica in riproduzione. Inoltre i tagli di siepi e alberi, la distruzione delle dune, l’inquinamento acustico e da smog e i rifiuti che finiscono in mare, danneggiano l’ambiente, mettendo a rischio le specie in nidificazione come fratino o tartarughe marine.

ECOSISTEMI DELICATI E PREZIOSI

Spiagge e litorali rappresentano ambienti fragili e dinamici e sono importanti aree di transizione tra la terraferma e il mare. Oltre a ospitare preziosi ecosistemi, sono aree filtro che proteggono il mare dall’inquinamento dell’entroterra e l’entroterra dall’azione erosiva del mare e dalla risalita dell’acqua salata nelle falde di acqua dolce. Soltanto la sabbia, che spesso diamo per scontato, impiega millenni a formarsi!

L’AMBIENTE URLA: “NON NEL MIO NOME”

Non esistono concerti ecosostenibili in spiagge o aree naturali, anzi, questi sono spesso il frutto di decisioni, anche politiche, che violano gli stessi valori di sostenibilità e tutela ambientale declamati tra le loro finalità.

Le tanto annunciate attività di pulizia post-evento dei rifiuti abbandonati in spiaggia, che rischiano di finire per sempre in mare, non bastano di certo a ripristinare l’equilibrio preesistente. Basti pensare all’abbattimento preventivo di alberi per la creazione di parcheggi o al calpestio che compromette il prezioso ecosistema dunale.

I CONCERTI SI DEVONO SVOLGERE IN LUOGHI IDONEI

Gli habitat preziosi come le spiagge devono essere realmente tutelati: per questo chiediamo che siano introdotte al più presto norme che vietino pratiche pericolose e ingiuste, dal momento che esistono luoghi storicamente deputati allo svolgimento di spettacoli, come arene e stadi.



Nota: In estate spiagge e siti naturali sono presi d’assalto da decine di migliaia di persone, durante i numerosi eventi musicali che causano un fortissimo danno ambientale. Oggi più che mai questi siti vanno tutelati e le persone responsabilizzate sul comportamento verso la natura, se sei d’accordo puoi firmare la seguente petizione: https://www.change.org/p/no-ai-grandi-eventi-su-spiagge-e-siti-naturali  

Con l'adesione della Rete Bioregionale Italiana... 

mercoledì 24 agosto 2022

Acque reflue. Un batterio per "amico"...?

 


Un batterio per trattare le acque reflue ad alta concentrazione di sale e azoto: come riporta Agi è quello che stanno studiando un gruppo di ricercatori dell’università di Tiangong e dell’Università di Nankai, Cina, ha lavorato all’utilizzo di un batterio per trattare acque reflue ad alta concentrazione di sale e azoto.

 L’azoto nelle acque reflue ipersaline prodotte da varie industrie causa una grave minaccia per l’Ambiente e l’accumulo di azoto ammoniacale spesso si traduce in un’eccessiva moltiplicazione delle alghe e porta alla diminuzione dell’ossigeno disciolto e alla morte degli organismi superiori. 

Nel frattempo, i nitriti e la nitrosammina nell’acqua minacciano seriamente la salute e la sicurezza della vita di esseri umani, animali e microbi...


(Fonte: https://www.nelcuore.org/?p=61870)

martedì 23 agosto 2022

Agricoltura contadina - Il Parlamento Italiano perde un’altra occasione verso la Sovranità Alimentare...

 


La PDL per l’Agricoltura Contadina approvata nel maggio 2021 senza opposizione alla Camera dei Deputati è decaduta perché il Senato non ha saputo convertirla in legge.

Dopo oltre 12 mesi ferma in Commissione Agricoltura, la fine anticipata della legislatura ha quindi dato il colpo di grazia alla PDL che secondo noi avrebbe dovuto passare senza indugi.

L’occasione storica persa è gravissima. Le crisi climatica, economica e sociale richiedono una capacità di visione ampia che il Senato non ha avuto: nessuna possibilità per centinaia di migliaia di piccole aziende contadine, che durante la pandemia hanno dimostrato maggiore capacità di resilienza, di venire riconosciute come componenti fondamentali della catena alimentare.

L’Agricoltura Contadina è maggioritaria in Italia, ma manca una legislazione adeguata che la inquadri all’interno delle diverse agricolture presenti, riconoscendo dignità e diritti a chi vi opera per la Sicurezza e la Sovranità Alimentare del Paese a vantaggio di tutta la collettività.

Una grave carenza legislativa, che contribuisce alla sistematica sparizione delle aziende agricole di piccole dimensioni (diminuite di 2/3 negli ultimi 38 anni, aggiunge migliaia di ettari agricoli al latifondo improduttivo o all’abbandono, favorisce la proliferazione di specie selvatiche che danneggiano colture e invadono spazi urbani minacciandoli di pericolose zoonosi.

La PDL individuava un utilizzo razionale ed efficace delle terre abbandonate favorendo il reddito di migliaia di piccoli produttori, in linea con la Dichiarazione sui Diritti dei contadini e di altre persone che lavorano nelle aree rurali dell’ONU e in occasione della decade delle Nazioni Unite dedicata all’agricoltura familiare.

Il Senato ha preferito dare priorità ad altre leggi che si pongono in potenziale conflitto con normativa europea e disciplina sulla concorrenza; non favoriscono la transizione ecologica delle produzioni agricole; non premiamo chi partica modelli di produzione agroecologici e favorisce la biodiversità animale e vegetale, la diversificazione e gli avvicendamenti colturali, la tutela e la conservazione del territorio nei suoi aspetti ambientali e paesaggistici; non attribuiscono il giusto riconoscimento a chi trasforma le materie prime aziendali con metodologie tradizionali di uso locale privilegiando forme di economia solidale e partecipata.

Continueremo a impegnarci in tutti i modi e in tutte le sedi affinché le nostre lotte convincano tutti parlamentari a varare finalmente una legge che riconosca a contadini e contadine quella dignità e quei diritti che chiediamo con forza da tanti anni per l’ottenimento della Sovranità Alimentare!

Campagna Popolare per una Legge che riconosca l’Agricoltura Contadina in Italia


Contatti: info@agricolturacontadina.org

lunedì 22 agosto 2022

Dagli USA arriva il gas liquefatto... per amore o per forza!


L’energia è un campo di battaglia


L’imposizione in Europa del GNL americano significa certamente garantire grosse iniezioni di profitti per le compagnie statunitensi dei combustibili fossili, che tradizionalmente determinano – negli States come altrove – le politiche dei governi di ogni colore. Ma non si trattava solo di questo.

Nella guerra globale l’energia è un campo di battaglia, e gli europei dovevano decidere da quale parte del campo schierarsi. Decidere se difendere l’egemonia americana rinunciando al gas russo, anche a costo di colpire le proprie popolazioni e i propri settori industriali, dilatare il debito pubblico e mandare in recessione le proprie economie.

Nel giugno 2017 – ben prima, dunque, che le truppe russe marciassero su Kiev – il Senato degli Stati Uniti votava a stragrande maggioranza l’approvazione di un disegno di legge che consentiva, fra l’altro, di sanzionare chi forniva capitali, servizi o altro sostegno a progetti per la costruzione, espansione, manutenzione di oleodotti o gasdotti per l’esportazione di energia russa. Il provvedimento rappresentava un attacco non troppo velato al gasdotto Nord Stream/2 (all’epoca già in costruzione), strategico per garantire l’approvvigionamento dell’industria tedesca in vista della dismissione delle centrali nucleari in Germania e dell’abbandono del carbone.

Ufficialmente, le pressioni per rinunciare al gas russo venivano esercitate ‘per il bene degli europei’, per salvaguardarli dal potenziale uso delle forniture di gas come forma di pressione o rappresaglia (“energy weapon”) da parte di Putin.
Si citava a riguardo, come orrido precedente, la decisione presa da Gazprom nel 2014, dopo piazza Maidan, di annullare le agevolazioni sul prezzo del gas destinato all’Ucraina, contrattate in precedenza con l’ex presidente Viktor Yanukovych.
In quell’occasione il prezzo del gas per l’Ucraina salì da 268,5 $ a 485 $ per migliaio di metri cubi (mcm).

Oggi che il prezzo europeo sul mercato libero del gas definito all’ hub di Amsterdam ha raggiunto i 2.500 $ per mcm nessuno grida contro il suo utilizzo come “energy weapon” da parte degli speculatori finanziari e delle imprese dei combustibili fossili.

Altro motivo di apprensione dell’amministrazione U.S.A. riguardava l’effetto potenzialmente dissuasivo che le abbondanti forniture di gas russo all’Europa potevano avere rispetto a nuovi investimenti nello sviluppo del GNL.

In Francia nel 2016 la Commission de Regulation de l’Energie aveva negato – analizzando le forniture già esistenti – la necessità economica di un nuovo gasdotto di interconnessione attraverso i Pirenei, capace di collegare la grande capacità di rigassificazione di GNL della Spagna con il più ampio mercato europeo.

Fatti del genere non dovevano più accadere se si voleva che il GNL americano fluisse copioso attraverso la U.E., e a maggior ragione dopo che l’accordo fra Trump e Juncker cominciò a produrre i suoi effetti.

Da quell’incontro del luglio 2018 fino al gennaio 2022 le esportazioni di GNL USA verso l’Unione Europea sono cresciute di 22 volte.

Nel 2020 gli Stati Uniti sono diventati il primo fornitore in Europa di gas liquefatto.




(Stralcio di un articolo di Alexik su Carmilla - Fonte secondaria: La bottega del Barbieri)


domenica 21 agosto 2022

Il vuoto e le sue dimensioni - Dal 26 al 28 agosto 2022, seminario in presenza ed online, a Monteroni d'Arbia (Siena)

 




All'interno dell'annuale Summer Quantum Physics and Psychology, giunto al suo quinto appuntamento, si propone questo seminario-convegno sul tema del vuoto.
 
Il “vuoto”… cosa associamo a questa parola che, di per sé, rimanda ad un'assenza? Lo stesso pensarla ci pone di fronte ad un paradosso. Che pure ci tocca e talvolta ci turba anche profondamente come la negazione di ogni forma di esistenza e quindi di vita.
 
Dalla fisica sappiamo che, di per sé, non esiste e che, al massimo, possiamo parlare di un vuoto “relativo” di materia negli spazi interstellari, non occupato da ammassi di materia-energia. Le ricerche recenti ci dicono tuttavia che la maggior parte della materia cosmica è di materia-energia “oscura” delle quale possiamo desumere solo indirettamente l’esistenza ma che, dell’esistenza stessa, rappresenta come la premessa, il background per quando inconoscibile direttamente e quindi sconosciuto. Il centro stesso della nostra galassia, la Via Lattea, sarebbe abitato da un enorme buco nero, chiamato Sagittarius, in grado di annichilire strepitosi ammassi di materia se solo entrassero nella sua orbita gravitazionale.
 
Realtà esterna-fisica, ed interna-psichica, ancora una volta e forse in modo singolarmente speculare, si rispecchiano sul tema del vuoto che evoca anche in noi quell’horror vacui capace di inghiottirci come un attacco di panico, agorafobico, abbandonico o in un delirio di annichilimento … sempre in agguato se ci viene a mancare un grouding adeguato a sostenere la ontologica incertezza dell’esser-ci. A meno che un’eroica scelta di un “surrender” alla ineluttabilità del vuoto stesso, come esplorato nella millenaria pratica meditativa dell’Oriente nelle sue varie forme, non ci consenta di immergerci in spazi coscienziali di pura essenza anche se poveri di “oggetti della coscienza”.
 
Su queste “dimensioni” tratte da discipline lontane ma convergenti come fisica, metafisica, filosofia, psicologia, mistica, mitologia e… quotidiana esperienza dell’essere-al-mondo ci confronteremo quest’anno alternando presentazioni teoriche a pratiche meditative ed esperienze di vita e di professione secondo questo programma:

 
VENERDÌ 26 - Apertura dei lavori
- ore 10,00:
 Riccardo Zerbetto: Prajapati, Chaos e il vuoto fertile: da S. Friedlaender a F. Perls
 
Prima sessione: Fisica quantistica, stati di coscienza e pratica meditativa
- ore 11,00: Coordina e introduce Bruno Neri (ingegnere informatico): il vuoto, il nulla e la morte nella tradizione del buddhismo tibetano
- a seguire: Condivisione e laboratorio esperienziale sul tema con un contributo tra gli altri di Paolo d’Arpini, filosofo e scrittore su: Buddhismo zen e spiritualità laica e di Elena Vlacos su esperienze clinico-meditative in tema di Mindfullnes

Seconda sessione: Vuoto cosmico, tra materia oscura e buchi neri
- ore 15,00: Giuseppe Vitiello (fisico quantistico): Spazio-Tempo curvo, il vuoto e la sua geometria
- a seguire: Vari contributi, condivisione e laboratorio esperienziale sul tema. Tra gi altri: Lorenzo Merlo su Vuoto Quantico in mente-materia-energia
- ore 20,00: Pausa cena
- a seguire: Tango olistico come percorso esperienziale-corporeo di esplorazione della polarità attivo-recettivo

 SABATO 27
Terza sessione:
 Il vuoto tra filosofia e musica: suoni, silenzi, parole e vibrazioni

- ore 8,30: Sessione di meditazione Vipassana
- ore 10,00: Francesco Pappagall: L’articolazione del vuoto: pratiche di ascolto obliquo dal kirana gharana all'Hemi-Sync
- ore 11,00: Vari contributi, condivisione e laboratorio esperienziale sul tema. Tra gli altri: Massimo Habib su Gli antecedenti dalla “Indifferenza creativa” di S. Friedlaender al “vuoto fertile” in Gestalt e Giacomo De Luca: Vuoto e forma all’interno del Madhyamaka
 
Quarta sessione: Per una rilettura della psicopatologia alla luce del vuoto esistenziale
- ore 15,00: Riccardo Zerbetto: Quella privazione originaria (Penia per Platone) generatrice di Eros e … Pathos
- a seguire: Vari contributi, condivisione e laboratorio esperienziale sul tema. Tra gli altri: 
  Tania Re su Panico psichedelico e dissoluzione dell’ego
  Sara Daas su Pratica di anapana: il respiro come strumento di assorbimento profondo
  Gabriele Penazzi su Neurofenomenologia delle pratiche di decostruzione del senso dell’io
  Disha Daniela Santabbondio su Almaas e la teoria dei buchi neri
- ore 20,00:  Pausa cena
- a seguire: Sleeping Concert” con Francesco Pappagallo (musicista e filosofo)

DOMENICA 28 - Giornata conclusiva del convegno
- ore 8,30: meditazione interpersonale di Claudio Naranjo
- a seguire: Io e il vuoto:Condivisione sulla personale esperienza tra horror vacui e “accudimento” del vuoto creativo coordinato da Paolo d'Arpini.

Coordinamento scientifico-organizzativo: Riccardo Zerbetto

Segreteria organizzativa: Rocco Trevis Merlo rocco.trevis@gmail.com
 
Destinatari: psicologi, psicoterapeuti, psichiatri ed anche coloro che operano nello spazio della relazione di aiuto. Persone interessato al tema.
 
Modalità di svolgimento: in presenza ed online

 

Podere Noceto - Monteroni d'Arbia (Siena)