Castelraimondo - Cementificio SACCI
Lettera aperta ai sindaci della provincia di Macerata
Gent.mo Sig.
Sindaco, mi permetto di
sottoporre alla sua attenzione una questione dirompente che interessa
la nostra comunità ma più in generale buona parte del territorio
della nostra Provincia di Macerata. Si tratta dell’autorizzazione rilasciata
dalla regione Marche, con il silenzio della nostra Provincia alla
proprietà del cementificio SACCI di Castelraimondo nel bruciare 300
tonnellate di rifiuti al giorno, (centomila tonnellate l’anno) CIO'
NON SOLO PER PRODURRE CEMENTO.
Il sottoscritto in qualità di
consigliere provinciale lo scorso 25.01.2013 aveva presentato una
mozione di sfiducia sull’operato del presidente della Provincia
PETTINARI che aveva subìto le pressioni della Regione Marche
nell’avallare questa scelta.
Recentemente la
Regione Marche, nel nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti
presentato il 18.09.2013, ha certificato che l’autorizzazione
rilasciata al cementificio ha valenza interregionale. Infatti potrà
bruciare 100'000 tonnellate di CSS a fronte delle 60’000 prodotte
ogni anno dall’intera Regione Marche!
(per chi volesse approfondire vedi pag. 49 del documento: http://www.ambiente.marche.it/Ambiente/Rifiuti.aspx).
(per chi volesse approfondire vedi pag. 49 del documento: http://www.ambiente.marche.it/Ambiente/Rifiuti.aspx).
Il 7 novembre 2013 ho
presentato un'interrogazione urgente in consiglio provinciale. Alcuni
interrogativi ci sorgono spontanei:
- contemporaneamente si autorizza una società privata nel far bruciare nel proprio sito quantità infinitamente superiori a quelle del COSMARI;
- la Regione del presidente SPACCA anche in questa occasione sta portando avanti a tappe forzate un’operazione non condivisa con il territorio ma calata dall’alto, della serie vedi le precedenti telenovele sull’elettrodotto 380mila volt, sulle centrali turbogas, sulle centrali biogas, dove in qualche caso si è dovuta interessare anche la Procura della Repubblica ...
Il nostro
presidente SPACCA ed il suo sodale PETTINARI ci dovrebbero spiegare
con semplicità cosa significa incenerire e bruciare il famoso CSS,
un nome di tre lettere che dice tutto e nulla…
Per essere
ancora più chiari:
- perché se brucio CSS nel nord Europa posso stare tranquillo mentre se lo faccio in Italia la cosa diventa angosciante per le popolazioni?
- perché per il “fornitore” di rifiuti (CSS) è sufficiente accompagnare la sua “monnezza”, le sue “ecoballe” da un’autocertificazione che ne certifichi la “bontà” e ciò legittima i rifiuti ad essere bruciati?
- e se il fornitore di rifiuti , tanto per fare un esempio, viene da Napoli o da Caserta e certifica che il suo CSS è idoneo ad essere bruciato, è sicuro che le popolazioni si devono fidare ciecamente ?
- ma andando ancora oltre: i cittadini si possono fidare di ARPAM, che non ha mai predisposto un controllo sull'inquinamento del sito di Castelraimondo (terreno, acque, falde e vegetazione) in trenta anni di attività industriale del cementificio per poi scoprire gli effetti, quando magari è troppo tardi?
Purtroppo cari
sindaci i tempi che viviamo sono bui, nessuno difende le popolazioni
locali, la straordinaria qualità del nostro territorio, il diritto
di vivere tranquillamente ed in sicurezza la propria esistenza.
Nessuno si cura
dell’entroterra. Gli interessi di pochissimi hanno il sopravvento
su quelli della stragrande maggioranza; la nostra comunità, il
nostro territorio è preda dello sciacallo di turno, non esiste
difesa!
E’ giunto il
momento che tutte le persone più sagge e lungimiranti si facciano
carico del problema ma anche che ogni singolo cittadino di qualsiasi
estrazione politica, si impegni e faccia la sua parte nel difendere
il suo territorio.
Perché nessuno
vuole un nuovo caso ILVA come a Taranto.
Cordialmente
Luigi
Zura-Puntaroni
Capogruppo
Lega Nord Marche in Provincia di Macerata
Mobile:
335.6102320
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