Finalmente
uno strumento di difesa per tutti quei cittadini che debbono ogni
fine primavera subire i rischi prodotti dai fitofarmaci.
Il 24 maggio 2014 a Viterbo presso l'ordine dei medici si è tenuto un
importante convegno sul rischio salute causato dalla presenza di
arsenico nelle acque del viterbese e dall'uso eccessivo di prodotti
chimici in agricoltura. Alle parole di allarme di medici e scienziati
sull'incidenza di tumori nel viterbese, probabilmente innescati anche
da pesticidi e diserbanti vari, rispondono in questi giorni uomini
scafandrati che irrorano piante e terreni con potenti veleni. Anni ed
anni di azioni di sensibilizzazione da parte non solo degli
ambientalisti, ma degli scienziati non sono serviti a nulla. Veleni a
"go go" vengono sempre di più usati in agricoltura e in
particolare sui noccioleti e da qualche tempo anche sui castagneti
del viterbese. Inevitabili i rischi alla salute non solo per chi
maneggia queste sostanze, ma anche e purtroppo per gli ignari
cittadini che debbono subire passivamente i cosiddetti danni
collaterali. Quindi per i medici riuniti nel convegno a Viterbo
sabato scorso, non c'è da meravigliarsi più di tanto se nel
viterbese i tumori siano diventati una specie di epidemia.
A
questo punto Accademia Kronos vuol ricordare a tutte quelle
amministrazioni comunali che tollerano o in alcuni casi condividono
l'avvelenamento dei suoli e delle acque, che oggi esistono norme e
leggi a tutela della salute dei cittadini. Le recenti normative
comunitarie rendono prioritario il corretto
impiego dei prodotti fitosanitari
per una gestione "sostenibile"
dell'agricoltura. In particolare il D.Lgs.
150/2012,
che ha recepito la Dir.
EU 128/2009 sull'uso sostenibile dei pesticidi,
prevede
la
riduzione
del rischio e dell'impatto dei prodotti fitosanitari sulla salute
umana e sull'ambiente.
Questa
nuova legge
afferma
che
non è più possibile trattare con veleni chimici che possono
provocare la deriva di sostante al di fuori delle proprietà, ovvero
inquinando la terra, i bacini idrici e le abitazioni dei vicini
(anche nelle polveri domestiche si concentrano i pesticidi).
Questo
vuol dire, soprattutto per i noccioleti del viterbese, il divieto
assoluto dell'uso di fitofarmaci nebulizzati, in prossimità di corsi
d'acqua, di abitazioni civili e lungo le vie in cui le persone sono
solite andare in bicicletta, fare jogging o semplici passeggiate a
piedi. In caso di malori causati dalla presenza nell'aria di
sostanze tossiche provenienti da trattamenti fitosanitari impropri,
sappiano i cittadini che possono ricorrere per vie legali nei
confronti non solo degli agricoltori che non hanno rispettato i
limiti imposti dalla legge (almeno 100 metri dalla strada), ma
soprattutto nei confronti dei sindaci che non hanno predisposto
ordinanze specifiche in merito.
Accademia
Kronos a tal proposito informa quei cittadini, vittime di
avvelenamenti da fitofarmaci, che possono contare sugli avvocati
dell'associazione, esperti nel settore risarcimento danni causati da
usi irregolari di prodotti tossici in agricoltura.
Filippo Mariani
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