Tra un po' si apriranno in Regione Lazio le "consultazioni" per decidere il calendario venatorio 2017/18. E' facile immaginare che si proseguirà con la tendenza degli ultimi anni a concedere ai cacciatori una stagione con preaperture ai primi di settembre e chiusura il 10 febbraio, mentre la stagione "canonica" sarebbe 18 settembre -31 gennaio. Pochi giorni in più si dirà... pazienza.
E no! perché nei giorni di preapertura di agosto, in cui in teoria si potrebbero cacciare pochissime specie, i cacciatori sparano a tutto, e il cielo è ancora pieno di migratori! Nei giorni di febbraio la vigliaccata è quella di colpire animali stremati dall'inverno e anche qui il rispetto delle prescrizioni sulle specie cacciabili è nullo. Considerate anche che la Forestale e le Polizie Provinciali non ci sono più e il gioco è fatto.
Vi chiedo di far partire (con il copia e incolla) la mail sottostante e di diffonderla. Ci sono gli indirizzi mail.
Potete modificarla come volete ma MI RACCOMANDO! usate toni educati e costruttivi!
Grazie, pensiamo ai nostri amici alati che meritano la comprensione che il mondo politico nega loro sempre , sempre di più!
Francesco Mantero - f.mantero@libero.it
Lettera consigliata:
al Presidente della Regione Lazio
On Nicola Zingaretti
all' assessore Assessore Agricoltura, Caccia e Pesca
Regione Lazio
Carlo Hausmann
Mauro Buschini
Oggetto: chiedo che non venga allungato il calendario venatorio
Signor Presidente, Signori Assessori
Da alcuni anni la Regione Lazio sta concedendo nei calendari venatori delle giornate di preapertura e la posticipazione della chiusura della caccia al 10 febbraio.
Come cittadino ed elettore mi oppongo fermamente ad una eventuale, analoga decisione per il calendario venatorio 2017/18.
Le specie animali sono ogni anno più minacciate dai cambiamenti climatici e dalle trasformazioni del territorio. I loro habitat scompaiono, sia qui che nei paesi dove svernano i migratori e noi di fronte a questo drammatico stato di cose non possiamo rispondere con un aumento del periodo destinato alla loro persecuzione. La situazione sul nostro territorio è inoltre resa più problematica dallo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Provinciale che sta determinando in tutto il Paese una forte carenza di controlli a vantaggio dei tanti che non rispettano le norme venatorie. Lo scorso anno durante la preapertura sul litorale romano furono recuperati dei rapaci feriti da chi evidentemente non tiene in nessun conto leggi e regolamenti. C'è poi da considerare il disturbo incessante che la gente che vive sul territorio subisce per lunghi mesi, ai quali verrebbero ad aggiungersi ulteriori giornate di stress e disagio nello svolgimento delle normali attività.
Signor Presidente, Signori assessori, da cittadino cosciente del valore della fauna selvatica in un rapporto più costruttivo con la natura che ci circonda vi chiedo di NON CONSENTIRE preaperture venatorie e la posticipazione della chiusura al 10 marzo per la prossima stagione venatoria.
Distinti saluti
Nome, cognome, città
“Ho aderito anch'io a questa campagna a favore degli animali...”
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