giovedì 25 febbraio 2021

Un lungo viaggio bioregionale - Racconto di Ferdinando Renzetti

 


...qualche anno fa ho fatto un lungo viaggio bioregionale  proprio in questo periodo, sono partito con l'autobus dalla stazione di Pescara direzione Avellino e ho preso un mini bus fino a Montemarano dove sono rimasto alcuni giorni per il carnevale. Ripreso il mini bus per Avellino, con un autobus sgangherato cigolante sono arrivato a Salerno e con un regionale sono fino a Sapri, un altro regionale mi ha portato a Diamante. Alla stazione è venuta a prendermi Luciana con una panda bianca scassata con le spie dell’acqua e dell’olio accese e odore di benzina nell’abitacolo, sul tettuccio un pallet di legno montato come porta bagagli. 

Sono rimasto una decina di giorni all'Arcipelago Sagarote a restaurare la casetta di terra cruda fatta qualche anno prima assieme a Joio, tra asini cani gatti galli e galline.

Riaccompagnato alla stazione con la stessa panda, regionale per Paola e intercity fino a Lamezia, qui ho incontrato Aligi e Costanza amici permacultori. Bagno alle terme di Caronte.

Siamo andati sui monti a prender acqua dalla sorgente a Soveria Mannelli e a Decollatura a trovare amici in una vecchia segheria. Il giorno dopo regionale per Catanzaro lido e altro regionale fino a Bovalino alla stazione sono venuti a prendermi con una Uno bicolore arrivati poi a Mater Felicia sui colli del paese, qui sono rimasto una settimana per un corso di autocostruzione. L’ultimo giorno siamo andati sull’Aspromonte a Pietra Cappa vicino Platì e San Luca, luogo mitico una specie di ayer rock. 

Partiti in macchina fino a Mammola visita al Musaba luogo d’arte fondato da un artista calabrese poi sui monti a vedere una casa abbandonata e un terreno. 

Arrivati sulla costa a Polistena abbiamo pranzato a casa di Sara, ceramista artista. Partiamo io Sara Aligi e Riccardo arriviamo in serata a Lamezia e bagno notturno alle terme. 

Il giorno dopo regionale per Catanzaro lido e treno per Taranto, lungo la costa Jonica. A Taranto prendo altro treno delle ferrovie del sud est per Martinafranca anche se alla prima stazione ci fanno scendere dal treno e ci portano alla stazione successiva col pullman come servizio sostituitivo. 

Ripreso il treno finalmente arrivo a Martinafranca dove viene a prendermi Francesca col suo gippone e arrivo con lei a Cisternino dove rimango una decina di giorni. seguo per nove giorni, ogni giorno dedicato a una diversa divinità, festeggiamenti di primavera, navaratri, all ashram di Babagi. 

Nel frattempo con Donato Gallo abbiamo costruito assieme ad altri ragazzi una rocket stowe in un trullo. Partito con Donato, sulla multipla, assieme alla fidanzata, la mamma della fidanzata e il cane ci siamo fermati a pranzare e a visitare il centro storico di Corato. nel pomeriggio arriviamo al paese di Rocca Monfina nel grande cratere di vulcano spento, dopo aver salutato la famiglia di Donato e una abbondante merenda rurale, ripartiamo per Fondi dove vivono Lagiò e la madre in un casale molto bello pieno di libri. Una scala di legno che porta al secondo e alla mansarda piano, da la sensazione di stare in barca. Durante la cena frugale abbiamo ascoltato un disco dei Doors, penso el ei wuman con un vecchio giradischi. il giorno dopo regionale per Roma fino stazione Termini, autobus per Campo de Fiori, arrivo in via dei Calzolai dove incontro Mario il poeta e assieme a lui ed altri mostra con artisti di walkscapes-stalker alla città della musica. Tre o quattro giorni di transurbanza diurna notturna con una macchinina Iq per le vie di Roma, a San Lorenzo in particolare. 

Finalmente treno per Pescara e  il mio viaggio giunge al termine. 


Il brano seguente è una specie di riassunto sincretico poetico concettuale di tutto quanto fatto detto e ascoltato in questo lungo viaggio...


ortometria cosmica urbana...
grande inventiva moderna sensibilità legittima nostalgia ideale per creare forme ritmi canzoni e colori con la passione di una volta fra sosia di peter sellers maliziose coriste bulgare monumenti comunisti abbandonati sulle montagne russe il sovrano depresso scoprirà e forse persino qualcosa che aveva dimenticato di se bizzarro sofisticato poliglotta molto divertente omaggio appassionato all’aperitivo biondo che fa impazzire il mondo nel paese della notte il sole che brilla sulle colline di terra nelle quattro direzioni luogo sacro punto di incontro tra cielo e terra a sud: asini a gogo la gallina canta cielo a pecorelle fata paglierina sabbia turchina e mago argillà in: tecno minimal nel paese del sole che brilla ho conosciuto un contadino che si chiama urbano solo a te capitano certe cose l’energia va dove si concentra l’attenzione il mondo è piccolo e vado a cavallo dell’eco-primitivismo: il passato primitivo non e’ altro che la nostalgia di un futuro luminoso a energia molecolare: la condizione umana è un limite apparente per entrare nella spirale dalla periferia verso il centro in equilibrio tra maschile e femminile ex oriente lux ponti termici geometrici vie preferenziali dei flussi energetici pioggia di luce e di suoni viaggio sonoro verso l’armonia bagno di suoni e di luce nell’ascolto semplice di ciò che accade nel nostro corpo fisico energetico spirituale tutto questo in un luogo sacro di silenzio e di pace meditazione no-mind no-dimension nella circostanza stanza circolare dove sentire l’essenza della circonferenza in trascendenza a bhole baba city murgistan meridionale Apulia Mundi sentiero dell’anima nelle indie di quaggiù viaggio guardo sento suono sono in cerca di ispirazione pasthoral in una moderna transumanza sorta di danza urbana incontri e altro in treno autobus e macchine scassate anagricoltura primordiale su base alveolare. arcipelago suono movimento...

Ferdinando Renzetti - ferdinandorenzetti@libero.it





Nessun commento:

Posta un commento