Le associazioni AICS Ambiente, Aics Comitato provinciale di Viterbo, Comitato acqua potabile, Coordinamento nazionale bonifica armi chimiche ringraziano per l’interessameno svolto la presidente della Commissione ambiente del Senato della Repubblica sen. Vilma Moronese.
La senatrice infatti ha svolto “una fitta interlocuzione” con il Ministero della Difesa e ha fornito finalmente informazioni sullo stato della bonifica del centro chimico del lago di Vico. Per la prima volta si è parlato della necessita della bonifica ambientale ed molto valida la richiesta che la senatrice ha fatto perché le aree individuate, con la bonifica ambientale vera, rispondano a requisiti più idonei alla creazione di servizi per la cittadinanza e non ad utilizzi industriali. Complimenti alla senatrice.
Finalmente abbiamo conosciuto una persona che intende interessarsi completamente della soluzione dei problemi e che ha compreso l’importanza di dare valore al recupero di aree compromesse.
Raimondo Chiricozzi
AGGIORNAMENTO SU BONIFICA BELLICA E INQUINAMENTO EX STABILIMENTO MILITARE CHEMICAL CITY
Qualche settimana fa, nel dare aggiornamenti sulla problematica dell'inquinamento del Lago di Vico nel Viterbese, avevo preannunciato che stavo lavorando anche sulla questione segnalatami circa la bonifica bellica e ambientale dell'ex stabilimento militare Chemical City ricadente sempre nel medesimo territorio.
Questo stabilimento, non più operativo da anni ormai, è un ex stabilimento Militare dei Materiali di Difesa N.B.C. (Nucleo, Biologica e Chimica) che aveva sede precisamente nel comune di Ronciglione.
Sono anni che i cittadini attendono la bonifica bellica e ambientale e il problema principale che io ho riscontrato leggendo la documentazione che mi è stata inviata e ascoltando la voce dei comitati è la mancanza di informazioni.
L'ultimo punto fermo e certo è quanto riportato nel verbale della Conferenza dei Servizi, risalente al 23 aprile 2020, incontro tenutosi con la partecipazione della: Prefettura di Viterbo, Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Arpa Lazio, Comuni di Ronciglione e Caprarola, Amministrazione della Difesa.
Unico dato certo risultato da tale incontro risulta essere l'approvazione all'unanimità degli esiti dei risultati della caratterizzazione e l'analisi di rischio effettuate da Arpa Lazio, ma da allora nessuna ulteriore notizia è trapelata.
Quindi ho avviato una fitta interlocuzione con il Ministero della Difesa, che ringrazio vivamente per la disponibilità e la celerità con cui hanno dato riscontro alle mie richieste, e oggi voglio comunicare soprattutto ai cittadini le informazioni che mi sono giunte, così possiamo mettere un punto fermo almeno aggiornato a luglio 2021.
Al Ministero della Difesa ho chiesto aggiornamenti su 3 punti specifici:
• Bonifica Bellica Sistematica
• Bonifica Ambientale
• Tipologia Bonifica Ambientale
Bonifica Bellica Sistematica: Si sta procedendo con la pianificazione dei lavori necessaria ai fini dell'espletamento delle relative gare di appalto. I lavori sono stati suddivisi in tre lotti; attualmente è in corso l’iter tecnico/amministrativo per l’aggiudicazione del primo lotto pilota che avrà una durata presunta nell’ordine di 42 giorni lavorativi e sarà condotto su 12 areole rappresentative dell’intero sito. Tale fase è propedeutica alla progettazione ed esecuzione del secondo e terzo lotto di completamento dell’attività che si svolgeranno presumibilmente nei periodi 2022-2024 e 2024-2026. Ovviamente man mano dovranno essere stanziate le somme necessarie per il secondo e terzo lotto che ad oggi ovviamente non si possono quantificare. La notizia cmq è che la suddetta bonifica bellica sistematica dovrà concludersi entro il 2026.
Bonifica Ambientale: l’Amministrazione Difesa sta elaborando il progetto operativo degli interventi di bonifica ambientale, che prevede:
· la rimozione del terreno contaminato da composti di origine antropica (marker riconducibili agli aggressivi chimici, idrocarburi e Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) individuato in quattro aree già interessate da precedenti interventi di bonifica bellica. Tempistiche stimate per l’intervento nell’ordine di 90 giorni;
· l’eventuale purificazione di acqua di falda contaminata da composti di origine antropica mediante il trattamento denominato “pump and treat”. Tale opzione dovrà tuttavia essere confermata a valle del monitoraggio annuale delle acque di falda tuttora in corso ad opera di ARPA LAZIO. La stima di software predittivi indica una tempistica del trattamento di circa 10 anni (da valutare tuttavia in funzione degli esiti del citato monitoraggio);
· l’eventuale trattamento di fitostabilizzazione per mitigare la concentrazione dei metalli pesanti nell’area. A tal proposito, va sottolineato che sono necessari ulteriori studi (relazione geologica) per determinare se i superamenti della concentrazione dei metalli pesanti nell’area siano riconducibili all’origine vulcanica della zona, anche in considerazione del fatto che i metalli pesanti interessati (es. vanadio, zinco, mercurio, cadmio) non sono parte di molecole costituenti aggressivi chimici. Per ottenere una diminuzione della concentrazione dei metalli pesanti fino a 1,5 metri dal piano campagna è prevista una tempistica di 5 anni circa (da valutare in corso d’opera sulla base dell’efficienza del processo e della rotazione delle colture).
Su questo aspetto, considerato che l'elaborazione del progetto esecutivo degli interventi era già previsto nelle conclusioni della conferenza dei servizi di aprile 2020, sarà mia cura chiedere conto al CETLI NBC che lo dovrà redire a che punto sono e che tempi hanno essendo già trascorso un anno, anche in virtù del fatto che se loro non terminano questo passaggio non si potrà convocare una nuova Conferenza dei Servizi.
Tipologia di Bonifica Ambientale: in sede di Conferenza dei Servizi, svoltasi come già detto in data 23 aprile 2020, è stato evidenziato che l’Amministrazione Difesa ha l’obbligo di garantire che il sito sia conforme ai requisiti previsti per le aree commerciali/industriali, riportati nella colonna B della tabella 1 dell’Allegato 5 al Titolo V della parte IV del D. Lgs. 152/2006 (Norme in materia ambientale).
Su questo aspetto io ho tenuto a precisare che sarebbe opportuno che la bonifica avvenisse tenendo invece conto dei requisiti previsti alla colonna A della tabella 1 dell'Allegato 5 al Titolo V della parte IV del D. Lgs. 152/2006 (requisiti certamente più stringenti) in modo che queste aree possano un giorno essere adibite non ad attività industriali ma al servizio della cittadinanza come la realizzazioni di aree verdi e con attività ricreative e di socializzazione. Mi è stato risposto che una eventuale decisione di questo tipo va presa in sede di conferenza dei servizi.
A mio avviso, seppur abbiamo ottenuto qualche piccola informazione in più, non ritengo che sia accettabile che sia trascorso un anno da aprile 2020 senza aver fatto un passo significativo in avanti.
Pertanto, come scritto in precedenza, sarà mia cura sollecitare in maniera pressante affinché si possa procedere nelle varie operazioni, facendo mie le giuste preoccupazioni dei comitati cittadini mettendo a loro disposizione il mio ruolo istituzionale come è giusto che sia.
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