lunedì 16 gennaio 2012
Regione Marche, San Benedetto del Tronto - No allo stoccaggio del gas... sì all'economia sostenibile!
La fiaccolata organizzata a San Benedetto del Tronto contro la centrale di stoccaggio del gas ha avuto una grande partecipazione di cittadini.
I nostri amministratori, giunta regionale in testa, stanno svendendo il nostro territorio alle grandi multinazionali dell'energia.
Si vogliono costruire rigassificatori, depositi di stoccaggio, turbogas e tutto ciò che fa business, con costi economici ed ambientali altissimi, opere assolutamente inutili, pericolose e soprattutto sovradimensionate rispetto al fabbisogno energetico regionale, come documentato anche dal PEAR. Perchè?
Perchè una assurda legge assicura loro comunque l'acquisto dell'80% dell'energia prodotta.
E chi paga?
Naturalmente noi cittadini.
Stoccaggio gas in sotterraneo a San Benedetto del Tronto di Felice Di Maro Oltre mille cittadini hanno partecipato alla Fiaccolata “No Gas” a San Benedetto del Tronto. Forte si è gridato «Il gas non lo vogliamo» e anche «Sì ad un ambiente sostenibile» e «L'economia turistica è un bene comune» mentre l'interrogativo «Cosa lasciamo ai nostri figli?» non è stato solo uno slogan ma un impegno di ricerca che giovani e anziani hanno inteso assumere partendo dal No a questa centrale di stoccaggio gas in sotterraneo in zona Agraria che in un'area urbanizzata e a un chilometro dalla Sentina, isola protetta.
Dal palco è stato letto un documento della conferenza dei comitati di quartiere che hanno organizzato la manifestazione. E, si è invitato a continuare la raccolta delle firme, ne sono state protocollate già 3380. Si tratta di un Invito/Diffida rivolto al Sindaco, al Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, al Presidente della giunta regionale delle Marche, e al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: il punto 6 chiede di non procedere al rilascio dell'autorizzazione senza che siano coinvolti nell'informazione e nella concertazione le istituzioni e le popolazioni dei comuni interessati dagli impatti delle attività. Si chiede un consiglio comunale aperto ai cittadini dove ognuno possa liberamente parlare.
Chi scrive è sempre in attesa che l'ing. Liliana Panei, dirigente del Ministero dello sviluppo economico (Divisione VII – Stoccaggio gas naturale e anidride carbonica) ritorni a San Benedetto del Tronto e spieghi quali garanzia questo impianto di stoccaggio gas in sotterraneo che si vuole costruire può dare che fughe di gas nell'ambiente non non ce ne saranno mai.
Naturalmente la si ringrazia per l'attenzione che ha mostrato nel rispondere ad una mail con la quale ha espresso la sua disponibilità, certo virtuale. Diversamente, l'amministratore delegato della Gas Plus non ha risposto. Per lui evidentemente valgono le pratiche di relazioni non con i cittadini ma improntate solo ad incontrare Sindaco e assessori. Non si capisce perché la stampa ha più vole sottolineato che la Gas Plus voleva aprire punti di informazione in città.
Sindaco e assessori sono responsabili di aver organizzato un incontro truccato il 23 dicembre del 2011. L'incontro presentato come momento della verità tra il rappresentante del Ministero dello sviluppo economico (ing. Liliana Panei), amministratore delegato della Gas Plus, e la commissione istituita dal comune si è svolto in una sala blindata da polizia e carabinieri e solo ai membri della commissione è stato permesso intervenire: l'amministratore delegato della Gas Plus non si è presentato. Come cittadini abbiamo potuto solo ascoltare, questa è la democrazia grazie al sindaco ed anche alle forze politiche della sua maggioranza.
Ma la commissione del sindaco, composta da assessori, consiglieri comunali, rappresentanti delle forze politiche non presenti in consiglio e professionisti, a chi crede di prendere in giro. Quali documenti ha prodotto fino ad oggi e perché chi ne fa parte ed è favorevole alla costruzione di questo impianto non promuove lui, e in prima persona, un'assemblea pubblica anche senza dibattito, e invece va disturbare quelle che si fanno per il No facendo il provocatore squallido. A San Benedetto del Tronto, attualmente, la provocazione, mirata ai temi delle ragioni del No e personalizzata è lo strumento privilegiato di coloro che sono favorevoli alla costruzione di questo impianto.
All'incontro del 23 dicembre l'assessore della regione Marche, Donati, ha detto che il gassificatore di falconara marittima è un modello. Questo gassificatore rappresenta la vergogna delle Marche. Rilanciamo nella regione Marche le ragioni per dire No al gas sia in sotterraneo e sia in serbatoi vicino al mare e industrie di raffinazione. Liste Civiche Marche
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