In tutti quei luoghi si trovava il libro di John Seymour “Per una vita migliore ovvero il libro dell’autosufficienza”, che era uno dei pochissimi testi di riferimento per quella generazione . Per tutti gli anni 80′-90′ una moltitudine di singoli, coppie, gruppi hanno intrapreso quei sentieri per cercare una alternativa al moderno.
Poi è comparsa la "Scommessa della Decrescita" di Serge Latouche che ha dato costrutto filosofico e politico ad un vero e proprio movimento di utopia concreta, poi sono arrivate le Transition Towns e un forte interesse per le pratiche della Permacultura: sia la Transizione che la Permacultura richiedono un grosso lavoro di progettazione e pratica collettiva, non sono sentieri individuali per “allontanarsi” dallo spirito di questo tempo ma progetti di cambiamento collettivo. Sono ad ogni modo teorie e pratiche condivise, per ora, da un numero esiguo di persone (almeno nel nostro paese)
Nel rapporto empatico tra individui, collettività e territorio l’Ecologia Profonda e il Bioregionalismo ci insegnano che Ri-abitare il mondo in cui viviamo significa andare oltre i ‘confini’ che abbiamo tracciato, significa conoscere l’intreccio di relazioni che lega le nostre vite con l’ambiente che ci circonda.
Significa pensare a noi stessi come parte interdipendente del mondo naturale, e, forse ancora più importante, sviluppare un senso del posto che sappia andare oltre il dogma dell’uomo signore e padrone del creato, e allargare invece il senso di comunità con tutti i viventi: umani e non-umani che siano.
Ancora oggi l’autosufficienza è un percorso graduale che ciascuno può intraprendere quale che sia il luogo dove si vive, è l’inizio di un distacco che consente la riappropriazione di memorie, saperi e manualità perdute o dimenticate, ma forse è una meta che non è ancora raggiungibile...
Ancora oggi l’autosufficienza è un percorso graduale che ciascuno può intraprendere quale che sia il luogo dove si vive, è l’inizio di un distacco che consente la riappropriazione di memorie, saperi e manualità perdute o dimenticate, ma forse è una meta che non è ancora raggiungibile...
Nel frattempo teniamoci legati alla ricerca di una parziale autosufficienza, alla semplicità volontaria e alla diminuzione del tempo di lavoro necessario per vivere con una visione di vita improntata all’Ecologia Profonda e al Bioregionalismo.
Selvatici
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