La scienza non è quello che dicono Lorsignori ed i loro sgherri. E questa è appunto la crisi del vecchio paradigma. Come c'insegna la Storia, ogni crisi è accompagnata da sconvolgimenti, anche se apparentemente questi terremoti non riguardano l'elemento che stiamo analizzando.
E' difficile farlo capire ma... una trasformazione della visione del mondo implica sempre una trasformazione, anche violenta, della società. Ciò è accaduto sempre. Basti pensare ai sommovimenti che hanno caratterizzato l'avvento del cristianesimo.
E nulla è più chiaro delle conflittualità che nascono e si sviluppano con la scusa di difendere la salute, e dunque la vita, dei propri simili.
Per quanto riguarda la medicina, il progresso è già avvenuto. I parametri di riferimento non sono più quelli del razionalismo positivista al quale si aggrappa anche la Chiesa. Lo stesso dicasi delle Multinazionali le quali applicano ai propri prodotti i concetti dello scientismo imponendoli ai medici sufficientemente improvvisati e/o corrotti, che non si informano sulla "normale" documentazione "medico-scientifica".
Il "contagio", che dovrebbe servire per consolidare il potere vigente della cultura progressista, che è comunque "razionalista", "positivista" e "determinista".. sotto i colpi della contestazione (questa volta Vera) perde di significato e crollano anche i vecchi concetti di salute e malattia. Come chiunque può capire dalle discussioni del tutto vane che ammanniscono in TV e sui media mainstream, dove nessuno riesce a chiarire l'incertezza di argomenti ormai irrazionali.
Giorgio Vitali
Commento di Guido Montefeltro: “Gli impostori del neo regime tecnico-sanitario, autoproclamatisi detentori dell'unica vera scienza dogmatica da accettarsi acriticamente, non si sono ancora resi conto del sempre più evidente scollamento nelle masse fra realtà e percezione, tipico di tutte le classi dominanti prima del tracollo imminentge del loro potere...”
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