Gli allevamenti intensivi sono luoghi di sofferenza per miliardi di animali destinati al macello - circa 75 miliardi ogni anno in tutto il mondo -. È un sistema che divora risorse preziose del Pianeta (acqua e foreste in primis) e che contribuisce pesantemente al riscaldamento globale e all’inquinamento. Ma perché, allora, dovremmo continuare a sostenerlo?
Avete mai pensato a quanto possa essere inefficiente oltre che distruttivo, questo sistema su scala mondiale? Ecco qualche dato: il modello di produzione intensiva degli allevamenti e della produzione di mangimi impiega circa l’80% della superficie agricola mondiale per ottenere solo il 18% del fabbisogno calorico. In più, a livello globale, generano il 60% delle emissioni di gas serra dell’intero settore agricolo, aggravando così la crisi climatica che sta trasformando in peggio la vita sulla Terra.
Solo in Europa il settore zootecnico è responsabile di quasi il 90% delle emissioni di ammoniaca che l’agricoltura immette nell’atmosfera e dell’80% della dispersione di azoto.
Sono dati che ci preoccupano molto perché hanno conseguenze concrete sulle nostre vite. Ad esempio, gli allevamenti intensivi contribuiscono all’inquinamento di polveri sottili (i pericolosi PM 2,5) che causa migliaia di morti premature ogni anno solo in Italia!
Simona Savini - Greenpeace Italia
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